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Il T. Meta da Borgo Pace a Lamoli (itinerari - TUR)

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Il T. Meta da Lamoli al Fosso del Salaiolo (itinerari - TUR)


Il T. Meta da Lamoli al Fosso del Salaiolo (2° tratto itinerario Torrente Meta da Borgo Pace al Fosso del Salaiolo)

Ultima verifica itinerario: 1996

Usciti da Lamoli, dopo meno di un chilometro incontriamo sulla sinistra Ca Pezzoli, bel gruppo di case in pietra dalle quali inizia la strada bianca circondata da boschi che risale il Fosso Lissola, affluente del Meta.

Dopo circa mezzo chilometro si può parcheggiare l'auto in uno spiazzo, poco a monte del quale un viottolo attraversa il torrente e giunge ad una sorgente solfurea. Volendo, si può proseguire per la strada lungo il Fosso Lissola e poi per la mulattiera che sale sul Col di Travaia a 900 m di quota (sentiero CAI n.82).

Tornati alla strada statale, ci dirigiamo verso Bocca Trabaria, fermandoci quando sulla destra troviamo l'indicazione per il "Lago del Sole", un laghetto artificiale usato per la pesca sportiva e alimentato da un tributario di sinistra del T. Meta. Dalla statale prendiamo una strada bianca che scende in breve sino al T. Meta, in corrispondenza di Casa La Sega, anticamente segheria azionata ad acqua. Si può risalire il torrente camminando nell'alveo, suggestivo per i lastroni spezzati di arenaria, varie cascatelle ed alberi incombenti. Nelle acque limpide si incontrano la Rana appenninica e il Gambero di fiume.

Tornati alla strada principale, troviamo più avanti, sulla nostra destra, l'unico bosco di Abete bianco della Provincia di Pesaro e Urbino: l'Abetina di Fonte Abeti, estesa 24 ettari e protetta come area floristica. Un sentiero risale il ripido pendio, passando tra gli imponenti e dritti tronchi degli abeti. Nell'area floristica sono presenti nel sottobosco varie specie erbacee rare nelle Marche, come Cardamine chelidonia, Impatiens noli-tangere, Stachys alpina, Centaurea montana, Luzula nivea e Cerastium sylvaticum. La fauna di questa zona montuosa annovera il Cinghiale, il Capriolo, lo Scoiattolo, il Picchio verde, la Poiana, l'Allocco, la Ballerina gialla, la Ballerina bianca, il Codirosso spazzacamino, la Ghiandaia, il Ciuffolotto, varie Cince, il Merlo acquaiolo nei ruscelli e occasionalmente in autunno-inverno il Beccofrusone.

Riprendendo la strada statale, dopo aver superato alcuni tornanti si può parcheggiare presso una curva per visitare un'altra area floristica, quella della sorgente del Fosso del Salaiolo, posta sulle pendici settentrionali del M. S. Antonio (m 1169). Un sentiero costeggia il fossatello tra pascoli, lembi di faggeta e macchie di Lamponi e di rovi, sino a giungere al crinale dove corre il confine con l'Umbria. Tra le specie rare presenti si segnalano Chrysoplenium alternifolium, Petasites albus e Arisarum proboscideum.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 01.10.2004

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