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Pesaro e dintorni negli aspetti naturali: Flora e vegetazione - Generalità


PESARO E DINTORNI NEGLI ASPETTI NATURALI

Flora e vegetazione - Generalità
Prima di addentrarci negli argomenti attinenti - sia separatamente, sia congiuntamente - alla Flora e alla Vegetazione, è opportuno chiarire il significato di questi due termini, la cui accezione è così spesso fraintesa nel linguaggio comune, tanto che vengono impropriamente usati il più delle volte l’uno in luogo dell’altro, quasi fossero sinonimi.

La Flora è il complesso delle entità vegetali presenti in un territorio, considerate dal punto di vista della sistematica e della corologia; in altre parole, si tratta delle Famiglie, dei Generi, delle Specie, Sottospecie e Varietà di piante - sia autoctone (o indigene, o native, insediate naturalmente e stabilmente), sia esotiche (vale a dire introdotte intenzionalmente o accidentalmente dall’uomo in zone estranee alla loro naturale area di distribuzione) - che si trovano in quel determinato territorio. Lo studio della Flora è quindi essenzialmente rivolto alla classificazione e catalogazione delle piante indigene, coltivate, o avventizie nell’area presa in esame, ed all’accertamento della loro distribuzione geografica attuale.

La Vegetazione di un territorio è invece la totale popolazione vegetale, considerata nei suoi rapporti con l’ambiente. Usando anche qui altre parole, si tratta del tappeto o manto vegetale che ricopre il suolo; tappeto o manto il cui aspetto più appariscente è quello relativo alla fisionomia del paesaggio, e che risulta costituito da un mosaico di convivenze, ciascuna delle quali possiede caratteri suoi propri, conferitigli dalle forme delle diverse specie che concorrono a costituirla. Lo studio della Vegetazione prende dunque in esame non le singole entità, ma l’intero complesso biologico nei suoi rapporti con l’ambiente, e l’organizzarsi dei suoi componenti in convivenze, in associazioni di individui.

Se noi diciamo che nel Pesarese si trova un certo numero di specie di Quercia, di Salice, di Rosa, di Trifoglio, di Festuca, e via dicendo, aggiungendo che una parte di esse ha una distribuzione geografica europea, un’altra mediterranea, un’altra ancora eurasiatica, ecc., è evidente che stiamo parlando della Flora del nostro territorio. Se invece diciamo che qui da noi esistono vari tipi di bosco, di arbusteto, di prateria, ecc., e prendiamo in considerazione gli elementi e le associazioni vegetali che concorrono alla loro formazione, nonché i modi nei quali questo concorso si verifica, è altrettanto evidente che stiamo parlando della Vegetazione.

Chiuso il lungo, ma necessario preambolo, guardiamo sommariamente che cosa offre il circondario pesarese alla nostra attenzione in fatto di aspetti floristici e vegetazionali; in tempi successivi esamineremo caso per caso i più interessanti ed appariscenti fra essi.

In verità, l’affermare che il manto vegetale del Pesarese presenta aspetti di particolare valore è - salvo rare eccezioni - piuttosto azzardato. Duemila e più anni di azione umana sempre più pressante hanno fatto scomparire pressoché totalmente dalla maggior parte del territorio quella che era la vegetazione originaria; una vegetazione la cui fisionomia doveva essere principalmente caratterizzata da fitte selve secolari di querce e di altri alberi a foglia caduca (ce ne hanno tramandato il ricordo gli accenni degli storici romani, e i documenti relativi al primo Medioevo), con probabile netta predominanza della Farnia nelle zone planiziari, della Rovere e delle Roverelle in quelle collinari. E’ poi assai verosimile che lungo la valle del Foglia ed il suo litorale esistessero inoltre più o meno vaste aree ricoperte da vegetazione palustre e sub-palustre, da macchie arbustive, da vegetazione erbacea e fruticosa anche di tipo steppico ed altro ancora.

Oggi di tutto questo non resta pressoché nulla: l’azione dell’uomo ha distrutto l'antico assetto naturale, sostituendolo con un altro quasi completamente artificiale. Dei boschi, delle praterie, delle steppe litoranee, della vegetazione palustre, e di quant’altro poteva ancora esistere almeno in parte qualche secolo addietro (e in alcuni casi esisteva sino a non molti decenni or sono), non rimangono che pallide vestigia e modestissimi lembi relitti, sempre più o meno profondamente alterati, e resi quasi irriconoscibili a confronto del loro aspetto originario, vestigia e lembi sulla base dei quali è appena possibile ipotizzare su quella che doveva essere nel territorio la primitiva distribuzione delle varie specie e delle diverse formazioni vegetazionali. Al paesaggio naturale si è sostituito nel corso del tempo un paesaggio culturale nella maggior parte di tipo rurale, e - perlomeno nelle aree di fondovalle - in via di costante e rapida evoluzione verso un tipo urbano a insediamenti moderni ed aree industriali.

Parallelamente alla degradazione della vegetazione, anche la flora ha subito nel tempo un impoverimento assai accentuato; avremo occasione più avanti di accennare a quali e quante siano le specie scomparse dal Pesarese negli ultimi centocinquanta armi, ed è solo possibile ipotizzare sul numero di quelle che sono venute meno in precedenza, durante i periodi nei quali si verificarono le maggiori e fondamentali modificazioni ambientali.

Cercheremo comunque di far risaltare gli aspetti e i valori di quel poco che è rimasto, muovendo dalla riva del mare per risalire alle parti più interne del territorio, esamineremo la vegetazione e la flora del litorale e delle falesie, dell’alveo e della pianura del Foglia, delle valli minori e dei colli, dedicando maggior attenzione a quanto ancora presenta caratteri di spontaneità, ma senza trascurare del tutto ciò che è dovuto all’azione dell’uomo; ci addentreremo nei luoghi più reconditi e meno antropizzati del circondario, ove ancora si conserva qualche cosa di abbastanza naturale, ma osserveremo anche quel che si trova nelle aree da lungo tempo sottoposte a coltivazione (per lo più agraria, talvolta forestale od ornamentale), poiché queste pure - anche se di naturale hanno poco o nulla - fanno parte del paesaggio vegetale del nostro territorio, ed hanno una propria flora, e propri tipi di vegetazione.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 23.08.2010
    Ultima modifica: 23.08.2010

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