Opere specialistiche
Aspetti generali (Gli Insetti del Metauro nel basso e medio corso sino alla confluenza col Candigliano)
Gli Insetti del Metauro nel basso e medio corso sino alla confluenza col Candigliano: aspetti generali
Trattare degli Insetti che vivono nei boschi ripariali del Fiume Metauro è cosa assai ardua. Infatti la molteplicità di ambienti e microhabitat permette la vita ad un numero straordinario di specie appartenenti ai più diversi ordini.
Alcuni di questi Insetti possono essere facilmente rintracciati anche da un osservatore non particolarmente attento, altri possono essere trovati solo utilizzando ricerche accurate e specializzate.
Nel loro insieme, per la varietà di forme, colori, ecologia, etologia rappresentano uno spaccato minimo, approssimativo e superficiale, ma nel contempo significativo, di un mondo silenzioso e affascinante di piccoli organismi che riescono a colonizzare ogni nicchia ecologica di ambienti che subiscono continuamente l'invadente influenza dell'uomo.
Specie xilofaghe
Numerose specie di insetti xilofagi hanno larve che scavano il legno di alberi e arbusti, in particolare di Salici e Pioppi che sono le specie forestali di gran lunga più abbondanti. Si ricordano i Coleotteri Bostrichidi, Buprestidi, Lucanidi e Cerambicidi. Non è raro osservare vaganti sulla corteccia di Pioppi e Salici i grandi Cerambicidi come Aromia moschata, Lamia textor, Morimus asper e Saperda carcharias e il Buprestide Dicerca aenea. Non è raro poi imbattersi in Kalotermes flavicollis, Termite che costituisce piccole colonie che non superano i 1500 individui. Alcune specie, come i grandi Cerambicidi, attaccano il legno vivo, mentre altre prediligono quello morto o marcescente.
Specie subcorticicole
Numerose specie vivono sotto le cortecce delle piante nutrendosi di funghi, rodendo il legno o cacciando altri Artropodi. Oltre a numerose specie di altri invertebrati come Crostacei, Molluschi Gasteropodi, Isopodi, Chilopodi, Miriapodi e Aracnidi, sono presenti tantissime specie di Insetti. In particolare è facile osservare Insetti primitivi e atteri come i Tisanuri Machilidi, poi Forbicine (Dermatteri), Emitteri, tanti Coleotteri come Isteridi, Tenebrionidi, Cucuiidi, Silvanidi, Coliididi, ecc. In questo particolare habitat non è raro imbattersi in specie che hanno acquisito una straordinaria morfologia adatta a vivere in ambienti tanto angusti: corpi estremamente piatti (come nell'Emittero Aneurus laevis o nei Coleotteri Isteridi Hololepta plana e Platylomalus complanatus) che permettono di insinuarsi negli spazi più stretti. Sotto le cortecce poi vivono numerose altre specie, che pur non essendo caratteristiche di questi ambienti, in essi trovano rifugio o calore; nel periodo freddo si affollano numerose specie che qui ritrovano ambienti relativamente asciutti e protetti; è il caso di Emitteri come Rhaphigaster nebulosa, del Coleottero Silfide Phosphuga atrata o di numerose specie di Carabidi che nel periodo caldo abitano il terreno e che risalgono spesso in massa gli alberi in autunno. Sotto le cortecce è facile osservare i cunicoli scavati dagli Scolitidi e formanti curiose incisioni fitte e ramificate.
Specie fitofaghe e arboricole
Anche le fronde degli alberi ospitano tanti Insetti: molti di essi sono fitofagi come Chrysomela populi, Byctiscus populi e Altica tamaricis, che si nutrono delle foglie di Pioppi o Salici, altre sono temibili predatrici e si muovono sui rami degli alberi in cerca di prede come Calosoma sycophanta, molto rara in questi ambienti. Tante specie vivono sulle specie erbacee o arbustive nutrendosi delle foglie o cacciando altri Insetti. Fra i Rincoti si trovano numerosi Miridi, Pentatomidi, Coreidi, Ligeidi, Cicadidi, Membracidi, Cercopidi e Cicadellidi, ecc. Infatti è facile incontrare la Cicalina bufalo (Ceresa bubalus) membracide originario dell'America settentrionale; Dictyophara europaea (Dictiofaridi), l'esotica Metcalfa pruinosa, ecc. Fra i Coleotteri sono presenti Curculionidi, Coccinellidi, Crisomelidi, Bruchidi, ecc. è facile incontrare anche la piccola blatta Ectobius vittiventris, la Mantide religiosa (Mantis religiosa) od Ortotteri come Phaneroptera nana, Yersinella raymondi o il delicato Oecanthus pellucens e le Forbicine dei generi Forficula e Apterygida. Sui Rovi vive l'Insetto stecco (Bacillus rossius). Nelle radure non è raro osservare agili Ortotteri come Aiolopus strepens e Gomphocerus rufus. I teneri germogli e le foglie sono colonizzate da tantissimi Afidi (Emitteri Sternorinchi), preda preferita delle Crisope (ordine Neurotteri). Su foglie o rami è facile anche osservare numerosi bruchi di Lepidotteri. Gli adulti delle specie notturne durante il giorno rimangono posati sui vegetali, mentre quelli delle specie diurne, in particolare i Ropaloceri, durante il giorno si osservano soprattutto in prati, radure e luoghi erbosi, svolazzanti o posati sui fiori. Si possono ricordare Esperidi come il Tagete (Erynnis tages) e il Silvano (Ochlodes sylvanus), Pieridi come la Cavolaia maggiore (Pieris brassicae), il Pieride del navone (Pieris napi) e l'Aurora (Anthocharis cardamines), Licenidi come l'Icaro (Polyommatus icarus) e l'Argo bronzeo (Lycaena phlaeas), Ninfalidi come l'Atalanta (Vanessa atalanta), Satiridi come l'Egeria (Pararge aegeria) e la Megera (Lasiommata megera). Sui fiori o zigzagante nell'aria c'è poi uno stuolo numeroso e ronzante di Ditteri delle famiglie più diverse. Fra le tantissime altre specie si osservano specie curiose per forma e colore come la Panorpa o Mosca scorpione (Panorpa sp., ordine Mecotteri) caratteristica per l'apice dell'addome del maschio rivolto all'insù come l'addome dello Scorpione.
Specie terricole
Moltissime specie vivono sul terreno e si nascondono alla base degli alberi, sotto detriti vegetali e sotto pietre. Molte di esse spesso nei periodi freddi risalgono gli alberi nascondendosi sotto le cortecce, soprattutto se queste sono staccate dal legno, umide e hanno accumulato humus o detriti organici. Sono soprattutto Carabidi, che in maggioranza si muovono col buio alla ricerca di prede. Essi sono presenti in grande numero e sono raramente caratteristici dei boschi riparali. Infatti tranne qualche specie, come Laemostenus venustus e pochissime altre, si tratta di specie ad ampia valenza ecologica che vivono in abbondanza anche lunghe le rive del fiume o in ambienti umidi in genere. Si possono poi osservare numerosissimi Stafilinidi che corrono agili fra i detriti vegetali; fra essi non sfuggono all'attenzione, per la loro vistosa livrea, i Paederus rossi e bluastri (o neri), i grandi Ocypus e una quantita notevole di altre specie spesso piccolissime. Si osservano anche tanti Emitteri, piccole specie di Pselafidi, Scidmenidi, Emitteri, Crostacei come gli Onischi, Elateridi, ecc.
Specie endogee
Un mondo misterioso e nascosto di Insetti vive nel sottosuolo, vagante nei minuscoli cunicoli del terreno. L'osservazione di questi organismi è assai difficile e la raccolta è possibile solamente setacciando il terreno soprattutto in vicinanza dei tronchi e delle radici di alberi e arbusti. Oltre a numerose specie terricole che si rifugiano in profondità, ad esempio varie di specie di Carabidi, la fauna endogena ospita tante specie curiose e specializzate. Lungo i boschi ripariali non sono numerose, ma spesso specializzate e assai curiose. Si possono trovare Pselafidi, Scydmenidi come i Cephennium e lo straordinario Leptomastax hypogea, Colididi con Anommatus diecki, Curculionidi, Formicidi (Ponera coarctata, Myrmecina graminicola), ecc. Alcune di queste specie, adattate perfettamente al buio ambiente ipogeo, hanno pigmentazione ridotta, occhi minutissimi o assenti e sono prive di ali.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 17.11.2011
Ultima modifica: 24.11.2012
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