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Aspetti generali (Gli Insetti del Metauro nel basso e m...

Heteroptera ed Omoptera (Gli Insetti del Metauro nel ba...

Ortotteroidei (Gli Insetti del Metauro nel basso e medio corso sino alla confluenza col Candigliano)


Ordine BLATTARIA

Ectobius vittiventris (A. Costa, 1847)
Ordine Blattaria, Famiglia Ectobiidae
Femmina lunga 8,5-10,5 mm, maschio 9-11 mm. Corpo piatto, cedevole al tatto, solitamente di color ocra ma a volte molto più scuro. Capo triangolare, completamente coperto dal pronoto; pronoto lucido, subtriangolare, largo, con i vertici arrotondati e traslucido. Tegmine lievemente coriacee, traslucide, con nervature evidenti; ali sviluppate, lunghe quanto le tegmine, adatte al volo, con banda brunita che decorre lungo tutta la lunghezza. Femori e tibie con lunghe ed evidenti spine, posizionate sul lato interno ed esterno sulle tibie e solo internamente sui femori; le spine sul lato esterno delle tibie sono poste su due file in modo alternato.
DISTRIBUZIONE: diffusa in tutta la Penisola ed in Sicilia.
NELLA ZONA DI STUDIO: comune sui cespugli.
ECOLOGIA, ETOLOGIA: specie estremamente mobile, se disturbata si mimetizza velocemente tra le erbe o le foglie effettuando brevi voli. Solitamente rinvenuta sopra arbusti o tra le alte erbe di ambienti ombreggiati e freschi.

Ordine MANTODEA

Mantis religiosa Linné, 1758
Ordine Mantodea, Famiglia Mantidae
Femmina lunga 43-77 mm, maschio 41-63 mm. Corpo allungato, pronoto estremamente articolato. Capo triangolare; occhi portati ai lati del capo, estremamente distanziati per avere una visione stereoscopica; pronoto lungo, leggermente appiattito dorso-ventralmente, allargato all’altezza dell’inserzione delle zampe anteriori ed in quel punto finemente dentellato almeno nella femmina. Tegmine grandi, ricoprenti tutto o quasi l’addome, lievemente coriacee; ali grandi, ben sviluppate, adatte al volo. Zampe anteriori tipicamente raptatorie con macchia ellissoidale nella porzione interna, zampe mediane lunghe e posteriori sottili.
DISTRIBUZIONE: in Italia è presente in tutte le Regioni, Isole comprese.
NELLA ZONA DI STUDIO: comune in tutta l’area.
ECOLOGIA, ETOLOGIA: specie spiccatamente predatrice, cacciatrice d’agguato, staziona sugli steli delle erbe o tra i cespugli. Nel periodo dell’accoppiamento, se particolarmente debilitata, si nutre del maschio che la feconda, garantendo un maggior successo riproduttivo ad entrambi. Se disturbata da animali di notevole dimensione tenta la fuga o di difendersi con le zampe raptatorie anteriori; tuttavia presenta anche un particolare comportamento terrifico se molestata da uccelli, mostrando di scatto all’aggressore le macchie ovoidali (terrifiche) poste nelle zampe anteriori e dilatando le elitre e le ali in modo altrettanto repentino, producendo un fruscio simile al sibilo di un serpente.

Ordine ISOPTERA

Kalotermes flavicollis (Fabricius, 1793)
Ordine Isoptera, Famiglia Kalotermitidae
Sessuati: lunghezza 6-8 mm. Corpo cilindrico. Colore bruno-nerastro; pronoto giallo-aranciato; estremità delle zampe e delle antenne giallo-chiare. Antenne formate da 16-18 articoli; occhi grandi e arrotondati. Pronoto largo circa quanto il capo, subrettangolare, non ristretto posteriormente; ali brune lunghe circa 10 mm e, a riposo, sorpassanti abbondantemente l’apice dell’addome. Zampe snelle; tarsi di 5 articoli. Regina con addome non ipertrofico. Soldati: lunghezza 5-8 mm. Colore biancastro; pronoto e capo giallo-arancio. Capo, visto da sopra di forma rettangolare, molto più largo che lungo; mandibole lunghe circa quanto metà del capo, dentate al margine interno, ricurve e nerastre; antenne formate da 13 articoli. Ali assenti. Pronoto come nei sessuati. Pseudoergati: sono le ninfe delle forme alate e le neanidi dei soldati. Lunghezza 3-4 mm. Colore avorio con capo beige. Ali assenti.
DISTRIBUZIONE: Europa meridionale, a Est fino a Ucraina, Moldavia e Caucaso. Italia peninsulare, Sicilia e Sardegna.
ECOLOGIA: colonie poco numerose. Si rinviene frequentemente sotto le cortecce di alberi deperienti, poco comune.
OSSERVAZIONI: aspetto inconfondibile ma si può confondere con Reticulitermes lucifugus (Rossi, 1792) in cui il pronoto è fortemente ristretto posterirmente e gli alati sono di colore scuro uniforme e con pronoto più stretto del capo (1).

Ordine ORTHOPTERA

Phaneroptera nana nana Fieber, 1853
Ordine Orthoptera, Famiglia Tettigoniidae
Femmina lunga 15-18 mm, maschio 12-15 mm. Corpo snello, più alto che largo. Capo breve, alto quanto il torace, occhi globosi e sporgenti; pronoto con disco e zone laterali piane le quali si raccordano tra loro con un angolo a spigoli arrotondati. Tegmine verdi, poco oltrepassanti le ginocchia posteriori, nervature evidenti leggermente più chiare, con aspetto generale simile ad una foglia di salice; ali verdi, notevolmente oltrepassanti le tegmine, ben ripiegate e strette a riposo.
DISTRIBUZIONE: in tutt’Italia, Isole comprese.
NELLA ZONA DI STUDIO: comune in tutta l’area.
ECOLOGIA, ETOLOGIA: legata alle zone ecotonali tra bosco e prato, si rinviene su arbusti o sulle fronde più basse degli alberi; se disturbata effettua voli rettilinei fino al più vicino arbusto.

Xiphidion discolor discolor (Thunberg, 1815)
Ordine Orthoptera, Famiglia Tettigoniidae
Femmina lunga 13-18 mm, maschio 12-18 mm. Corpo più alto che largo, lucido, cedevole al tatto. Capo prominente, vertice e occipite formanti un evidente angolo acuto, occhi globosi e sporgenti; pronoto rivolto all’indietro, leggermente ricoprente l’addome, zona laterale e del disco del pronoto priva di angoli o carene. Tegmine ricoprenti meno della metà della porzione laterale dell’addome, oltrepassanti le ginocchia posteriori.
DISTRIBUZIONE: su tutto il territorio italiano, Isole comprese.
NELLA ZONA DI STUDIO: specie relativamente abbondante soprattutto in prossimità della foce.
ECOLOGIA, ETOLOGIA: legata ad ambienti umidi, si rinviene sugli steli delle alte erbe che caratterizzano il sottobosco dei boschi ripariali; la specie si mimetizza agevolmente, sia per la colorazione che per la capacità di porsi nella porzione opposta dello stelo rispetto all’eventuale predatore. Quest’ultimo stratagemma non è tipico, ma si riscontra in maniera più o meno elaborata anche in altre specie.

Ruspolia nitidula (Scopoli, 1786)
Ordine Orthoptera, Famiglia Tettigoniidae
Femmina lunga 24-33 mm, maschio 20-30 mm. Corpo allungato, compresso lateralmente, cedevole al tatto, con colorazione uniforme in tutto il corpo, variabile dal marrone al verde. Capo acuminato, vertice ed occipite formanti un caratteristico cono arrotondato rivolto in avanti, occhi relativamente minuti, globosi e sporgenti, quasi emisferici; pronoto debolmente rugoso, porzione posteriore rivolta verso l’addome e ricoprente la prima parte di esso. Tegmine debolmente coriacee; quando sono ripiegate la loro porzione laterale e quella apicale formano alla base un angolo retto mentre all’apice un angolo acutissimo; ali leggermente più brevi delle tegmine.
DISTRIBUZIONE: in Italia è comune in tutto il territorio, Isole comprese.
NELLA ZONA DI STUDIO: capillarmente distribuita ma mai comune.
ECOLOGIA, ETOLOGIA: specie tipica di ambienti umidi con vegetazione igrofila, anche se è possibile incontrarla in zone asciutte relativamente lontane dall’acqua. Assieme a Pteronemobius concolor caratterizza con il suo canto, potente e continuo, le nottate lungo le rive del Metauro.

Tettigonia viridissima Linné, 1758
Ordine Orthoptera, Famiglia Tettigoniidae
Femmina lunga 58-74 mm, maschio 28-36 mm. Corpo di grandi dimensioni, più alto che largo; colorazione generalmente verde, con porzione dorsale a volte caratterizzata da una banda più o meno marrone. Capo grande, munito di robustissime mandibole, occipite e fronte formanti un angolo debolmente acuto, porzione del vertice sporgente, occhi globosi, sporgenti; pronoto grande con pieghe evidenti, superficie laterale connessa al disco con una piega e formanti tra loro un angolo quasi retto. Tegmine sviluppatissime, oltrepassanti le ginocchia posteriori, con evidenti nervature che decorrono su tutta la loro superficie e che per aspetto, dimensione e colore mimetizzano l’animale tra le foglie e gli steli.
DISTRIBUZIONE: in Italia è presente su tutto il territorio, Isole comprese.
NELLA ZONA DI STUDIO: poco comune in tutta l’area.
ECOLOGIA, ETOLOGIA: durante il periodo di ninfa frequenta pascoli soleggiati o cespugliosi e nello stadio adulto le chiome degli alberi dove completa il suo ciclo vitale. Dieta spiccatamente zoofaga in tutte le fasi del suo sviluppo.

Yersinella raymondi (Yersin, 1860)
Ordine Orthoptera, Famiglia Tettigoniidae
Femmina lunga 12-16 mm, maschio 12-16 mm. Corpo compresso lateralmente, cedevole al tatto; banda laterale scura che decorre lungo tutto il corpo; capo leggermente più largo del pronoto; pronoto lucido, curvo, ricoprente la prima porzione dell’addome, con disco che si raccorda alle zone laterali senza angoli; tegmine squamittere, traslucide, ricoperte per metà dal pronoto.
DISTRIBUZIONE: in Italia è probabilmente diffusa in tutte le Regioni.
NELLA ZONA DI STUDIO: comune in tutta la zona.
ECOLOGIA, ETOLOGIA: specie termofila, tipica di cespugli ai lati del bosco o in radure ben soleggiate all’interno di arbusteti; il maschio durante il periodo dell’accoppiamento predilige ambienti con erbe alte e dense per effettuare il richiamo.

Rhacocleis germanica (Herrich-Schaffer, 1840)
Ordine Orthoptera, Famiglia Tettigoniidae
Femmina lunga 15-17 mm, maschio 14-20 mm. Corpo tozzo, cedevole al tatto. Capo corto, fronte e occipite formanti un angolo acuto; pronoto con porzione posteriore ricoprente la porzione iniziale dell’addome; la zona del disco e le zone laterali si raccordano senza angoli. Banda concolore nella porzione apicale del corpo che dal capo raggiunge l’estremità dell’addome. Zampe notevolmente sviluppate, femori posteriori allargati e tondeggianti nella porzione basale, uniformemente sottili nella porzione apicale.
DISTRIBUZIONE: tutta Italia, Isole escluse.
NELLA ZONA DI STUDIO: comune, soprattutto nei pressi di arbusti.
ECOLOGIA, ETOLOGIA: specie tipica di ambienti cespugliosi più o meno soleggiati, della porzione ecotonale tra il bosco ripariale e le zone aperte rurali; solitamente la specie frequenta la porzione più bassa dei cespugli e predilige i bordi dei roveti.

Pteronemobius concolor (Walker, 1871)
Ordine Orthoptera, Famiglia Gryllidae
Femmina lunga 7-10 mm, maschio 5-7 mm. Corpo piccolo, subcilindrico, tozzo, cedevole al tatto, scuro. Capo arrotondato e leggermente rivolto in avanti; pronoto con carena mediana e laterale, visibile per una differente colorazione; antenne portate in avanti; tegmine traslucide, lunghe 2/3 dell’addome, con apice troncato.
DISTRIBUZIONE: in Italia è diffusa in tutto il territorio.
NELLA ZONA DI STUDIO: molto comune in tutta l’area.
ECOLOGIA, ETOLOGIA: specie legata esclusivamente alla presenza d’acqua e di vegetazione ripariale. Nel periodo estivo rappresenta uno dei suoni principali udibili al fiume, talmente presente che è difficile accorgersene; durante il giorno è possibile scovare numerosi individui all’interno o presso cespugli e su massi di grandi dimensioni posti nell’alveo fluviale.

Oecanthus pellucens (Scopoli, 1763)
Ordine Orthoptera, Famiglia Oecanthidae
Femmina lunga 14-20 mm, maschio 10-13 mm. Corpo compresso dorso-ventralmente, cedevole al tatto, con evidentissime tegmine traslucide, colorazione nocciola chiaro tendente al crema, a volte marrone. Capo ed antenne rivolte in avanti; occhi laterali debolmente sporgenti, apparato masticatore e palpi anch’essi portati in avanti; pronoto appiattito con regione del disco subrettangolare, porzioni laterali brevi; tegmine lunghe come l’addome, traslucide, con porzione superiore piana e nervature principali riconoscibili; zampe sottili e traslucide, femore posteriore debolmente ingrossato alla base.
DISTRIBUZIONE: in Italia è presente in tutto il territorio.
NELLA ZONA DI STUDIO: comune in tutta l’area.
ECOLOGIA, ETOLOGIA: termofila, vive essenzialmente sugli arbusti e sugli alberi radi negli incolti e nelle alte erbe ben soleggiate.

Arachnocephalus vestitus Costa, 1855
Ordine Orthoptera, Famiglia Gryllidae
Femmina lunga 9-11 mm, maschio 8-11 mm. Corpo piccolo, subcilindrico, cedevole al tatto, ricoperto da minute squame, colorazione variabile dal marrone all’argenteo. Capo ed antenne rivolti in avanti; pronoto subrettangolare ed appiattito. Squame minutissime, con forma variabile dal rotondo all’allungato con nervatura centrale e porzione terminale tronca; addome sacciforme, completamente ricoperto da squame, con segmenti addominali riconoscibili per la presenza di squame più dense ed allungate; cerci estremamente allungati e fittamente ricoperti di peli in tutta la superficie.
DISTRIBUZIONE: presente in tutta la Penisola, Isole comprese, fino ai piedi delle Prealpi Venete.
NELLA ZONA DI STUDIO: comune in tutta l’area.
ECOLOGIA, ETOLOGIA: termofila, vive essenzialmente negli incolti su arbusti, alberi radi e alte erbe ben soleggiate; spesso si rinviene negli stessi ambienti di Oecanthus pellucens.

Gryllotalpa gryllotalpa (Linné, 1758)
Ordine Orthoptera, Famiglia Gryllotalpidae
In Italia esistono almeno otto specie che appartengono al Genere Gryllotalpa, tre delle quali esclusive delle Isole maggiori; il Genere presenta una discreta variabilita’ morfologica intraspecifica, rendendo la determinazione specifica difficile e confusa, per tali motivi si e’ scelta la specie Gryllotalpa gryllotalpa la quale e’ la piu’ citata in bibliografia. Femmina lunga 35-45 mm, maschio 40-50 mm. Corpo vellutato, subcilindrico, cedevole al tatto, addome notevolmente mobile rispetto al pronoto, colorazione generalmente variabile dal nocciola al marrone scuro con porzione inferiore sempre piu’ chiara della superiore; capo debolmente rivolto in avanti, con occipite e fronte che formano un angolo ottuso, apparato masticatore portato in avanti, palpi di grandi dimensioni ed ultimo articolo globoso all’apice; pronoto grande, avvolgente ed ovale; tegmine ricoprenti meno della meta’ dell’addome, subtriangolari, debolmente coriacee con evidenti nervature alari; ali oltrepassanti le tegmine, grandi, adatte al volo; addome cilindrico, con segmenti grandi; zampe anteriori modificate per lo scavo, brevi e tozze, con robusti speroni rivolti in avanti.
DISTRIBUZIONE: presente in tutta Italia, Sicilia esclusa.
NELLA ZONA DI STUDIO: comune in tutta l’area.
ECOLOGIA, ETOLOGIA: specie spiccatamente geofila, predilige ambienti con terreni soffici ed un certo grado d’umidita’ nei quali scava gallerie alla ricerca di insetti e radici. Se durante la ricerca sotterranea incontra un terreno troppo duro per essere scavato, l’insetto fuoriesce dal terreno e l’oltrepassa caminandoci sopra, per cui è probabile incontrarla lungo sentieri.

Pezotettix giornae (Rossi, 1794) (= P. giornai)
Ordine Orthoptera, Famiglia Catantopidae
Femmina lunga 12-18 mm, maschio 11-15 mm. Corpo tozzo, raccorciato. Capo leggermente più largo del pronoto, regione occipitale convessa; pronoto più largo nella porzione posteriore, carena mediana evidente la quale prosegue lungo tutto l’addome; tegmine brevi, ovoidali ed appuntite all’apice, lunghe quanto i femori anteriori; zampe posteriori con femore tozzo, largo circa ¼ della sua lunghezza.
DISTRIBUZIONE: in Italia è presente su tutto il territorio, Isole comprese.
NELLA ZONA DI STUDIO: molto comune in tutta l’area.
ECOLOGIA, ETOLOGIA: specie ad ampia valenza ecologica, si rinviene in prati, lungo i bordi dei campi e dentro le città anche nei mesi di settembre e ottobre, periodo nel quale effettua l’accoppiamento.

Anacridium aegyptium (Linné, 1758)
Ordine Orthoptera, Famiglia Catantopidae
Femmina lunga 46-70 mm, maschio 30-56 mm. Corpo grande, robusto, allungato, più alto che largo, coriaceo, di color variabile dal brunito al grigio ed in alcuni casi tendente al nero. Capo con evidente peluria, regione della fronte pronunciata e distinta; occhi allungati dorso-ventralmente, sporgenti, con evidenti bande chiare decorrenti dall’alto verso il basso; pronoto ricoperto da una sottile e lunga peluria, suddiviso in due porzioni, l’anteriore più stretta della posteriore, ricoprente la base delle tegmine, carena mediana notevolmente pronunciata. Tegmine oltrepassanti le ginocchia posteriori, nervature evidentissime atte a sorreggere il peso dell’animale durante il volo.
DISTRIBUZIONE: in Italia segnalata per quasi tutte le Regioni.
NELLA ZONA DI STUDIO: presente in tutta l’area, ma sempre poco comune.
ECOLOGIA, ETOLOGIA: specie mai gregaria, di ambienti caldi e soleggianti, fitofaga, svernante. Gli individui adulti scelgono come ripari invernali luoghi poco ventilati all’interno di fessure e spesso si trovano dentro le abitazioni o sugli scuri delle finestre aggrappati in posizione verticale. Ottima volatrice.

Aiolopus strepens (Latreille, 1804)
Ordine Orthoptera, Famiglia Acrididae
Femmina lunga 23-32 mm, maschio 18-24 mm. Corpo snello, più alto che largo. Capo con fronte prominente; pronoto con porzione anteriore più stretta della posteriore; carena mediana evidente anche se poco pronunciata, zona del disco e laterale formanti un angolo evidente solo nella porzione posteriore. Tegmine oltrepassanti le ginocchia posteriori, strette e superiormente rettilinee. Grande macchia irregolare nera sulla porzione terminale, preceduta da altre macchie nere; generalmente altre due intervallate da porzioni verdi traslucide; ali debolmente cerulee nella porzione basale, con bordo brunito nella porzione apicale.
DISTRIBUZIONE: in Italia è presente su tutto il territorio, Isole comprese.
NELLA ZONA DI STUDIO: molto comune nelle aree con cespugli radi.
ECOLOGIA, ETOLOGIA: predilige ambienti aperti ben soleggiati circondati da alberi o arbusti nei quali si rifugia, ma anche l’alveo fluviale vicino a piante come Bidens sp. Specie svernante, rimane attiva anche nei mesi invernali durante le brevi giornate soleggiate.

Glyptobothrus brunneus (Thunberg, 1815)
Ordine Orthoptera, Famiglia Acrididae
Femmina lunga 19-25 mm, maschio 14-18 mm. Corpo più alto che largo, colorazione particolarmente variabile. Capo con fronte ed occipite formanti un angolo acuto prominente in avanti; pronoto leggermente più stretto nella porzione anteriore, carene laterali convergenti verso il centro, carena mediana evidente ma poco pronunciata; tegmine più lunghe delle ginocchia posteriori, apice arrotondato.
DISTRIBUZIONE: in Italia è presente in tutte le Regioni, Isole comprese.
NELLA ZONA DI STUDIO: comune in tutta l’area, specialmente in spazi aperti.
ECOLOGIA, ETOLOGIA: presenta un’ampia valenza ecologica e sebbene prediliga ambienti aperti, non è raro incontrarla in piccole radure soleggiate al centro di boschi.

Ordine PHASMODEA

Bacillus rossius (Rossi, 1788)
Ordine Phasmatodea, Famiglia Bacillidae
Femmina lunga 68-102 mm, maschio 68-82 mm. Corpo notevolmente allungato, cilindrico. Capo piccolo, rivolto in avanti, leggermente flesso verso la zona ventrale; occhi piccoli, emisferici; antenne brevi, formate da più di 20 articoli; pronoto allungato, anch’esso cilindrico; addome lungo, cilindrico; la lunghezza complessiva del capo e del pronoto rappresenta circa i 4/5 della lunghezza dell’addome. Zampe anteriori con femore alla base rossastro ed in parte ricoprente il capo. Inconfondibile per le notevoli dimensioni e per la fisionomia generale.
DISTRIBUZIONE: in Italia è presente in tutte le Regioni, Isole comprese.
NELLA ZONA DI STUDIO: comune in tutta l’area di studio. Osservato nel gennaio 2016 anche nell'alto Bacino del Metauro (Gola del Burano, LELI, com. pers.).
ECOLOGIA, ETOLOGIA: specie di ambienti secchi e soleggiati. Di abitudini arbusticole, predilige le piante di rovo e ginestra.

Ordine DERMAPTERA

Apterygida albipennis (Megerle in Charpentier, 1825)
Ordine Dermaptera, Famiglia Forficulidae
Femmina 8-9,5 mm, maschio 6-10 mm. Corpo snello, più largo che alto. Capo cuoriforme, rivolto in avanti, rosso-brunito; pronoto largo come i 2/3 del capo, colorazione bronzea; addome bruno rossiccio, zampe giallastre. Nei maschi cerci lunghi, quasi paralleli, giallastri, con apice ricurvo a volte più scuro, con dente mediano a volte assente; femmina con cerci brevi e poco ricurvi se non all’apice. Tegmine brevi, troncate, traslucide.
DISTRIBUZIONE: nota in tutta la Penisola, Isole escluse.
NELLA ZONA DI STUDIO: rinvenuta esclusivamente a Fossombrone in loc. Ghilardino (GUBELLINI, com. pers.), si presume localmente comune.
ECOLOGIA, ETOLOGIA: specie legata ad arbusti e cespugli, vive in luoghi che presentano un buon grado di copertura arborea oppure nascosta nella lettiera. La specie effettua cure parentali.

Forficula auricularia Linné, 1758
Ordine Dermaptera, Famiglia Forficulidae
Femmina lunga 9,5-17 mm, maschio 10-16 mm. Corpo allungato, più largo che alto. Capo cuoriforme, rivolto in avanti, rosso-brunito; pronoto e tegmine a colorazione bronzea; addome bruno-rossiccio. Le zampe presentano tutte le varietà del giallo. Cerci gialli alla base e più o meno scuri all’apice, con struttura generale che presenta una notevole variabilità per forma e colorazione: nella femmina sono brevi, poco ricurvi e privi di dentellatura, nel maschio sono presenti pronunciate dentellature interne solitamente scure. Tegmine brevi, troncate all’apice, traslucide, ricoprenti solo i primi segmenti addominali; ali ben sviluppate, adatte al volo, a riposo ripiegate tre volte sotto le tegmine.
DISTRIBUZIONE: presente in tutta Italia.
NELLA ZONA DI STUDIO: comune in tutta l’area.
ECOLOGIA, ETOLOGIA: tipica di interstizi e zone poco soleggiate che rimangono umide per lunghi periodi; onnivora, si nutre di sostanze vegetali varie o preda piccoli invertebrati utilizzando i cerci per immobilizzare la preda. Effettua cure parentali e costruisce un nido sotto oggetti di medie e grandi dimensioni appoggiati al terreno.

NOTE
(1) Le Termiti sono specie sociali caratteristiche per le differenti forme presenti nelle colonie. In particolare si possono distinguere individui sessuati e individui sterili. Gli individui sessuati sono di due tipi: sessuati alati, designati re e regina, e riproduttori atteri che possono sostituire re e regina nel caso di una loro scomparsa (reali di sostituzione). Gli individui sterili sono in realtà forme sessuate con organi genitali precocemente atrofizzati e sono dei due sessi. Si distinguono operaie, che hanno l’aspetto di larva e soldati, ben riconoscibili per lo sviluppo notevole del capo. In Kalotermes flavicollis le operaie sono assenti e i loro compiti sono assunti dagli pseudoergati.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 08.04.2012
    Ultima modifica: 30.01.2016

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