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LE GARZAIE DEL METAURO (2003-2006), di Christian Cavalieri


Versione digitale dell'opera: CAVALIERI C., 2007 - Le garzaie (pagg. 259-264). In: POGGIANI L., DIONISI V. e GUBELLINI L. (a cura di) - Boschi di fiume - Ambiente, flora e fauna dei boschi ripariali del Metauro. Ed. Provincia di Pesaro e Urbino, Pesaro.

LA GARZAIA DI CALMAZZO

Descrizione del sito
La garzaia, formata interamente da nidi di Airone cenerino (Ardea cinerea), è ubicata su di un’ansa del Candigliano poco prima della confluenza col Metauro, tra la Gola del Furlo e Calmazzo (Comune di Fossombrone). La colonia si è insediata in un tratto di bosco ripariale costituito prevalentemente da esemplari maturi di Pioppo nero (Populus nigra) affacciati sulla riva del fiume.

Metodo di censimento e caratteristiche della colonia
I rilevamenti sono iniziati ogni anno alla fine di gennaio per poi continuare sino al mese di luglio. Le osservazioni hanno avuto luogo ogni 20 giorni circa e sono state effettuate tramite cannocchiale a 60 ingrandimenti dalla vicina strada asfaltata. Siamo riusciti a rilevare tutti i nidi costruiti nelle varie annate (nel periodo invernale) e quelli utilizzati durante la stagione riproduttiva.
Il censimento effettuato nel 2006 ha portato a questi risultati:
numero nidi di Airone cenerino 23-25.
La colonia si è insediata in quest’ansa del fiume grazie alla sua inacessibilità, dovuta alla presenza di una cava attiva alle sue spalle, da una fitta fascia di rovo e frontalmente dall’ostacolo creato dal Candigliano, in questo tratto con acque piuttosto profonde. Inoltre il bosco ripariale integro e con esemplari adulti lo rende particolarmente adatto alla nidificazione dell’Airone cenerino rispetto ad altri ardeidi. I nidi sono collocati ad una altezza media che va dai 10 ai 15 metri, anche se alcuni hanno nidificato ad altezza inferiore. Gli Aironi cenerini sono presenti in zona tutto l’anno, ma nel periodo post riproduttivo si distribuiscono anche lungo il resto delll’asta fluviale. L’inizio della nidificazione è piuttosto precoce rispetto agli altri ardeidi e dipende dalle condizioni climatiche stagionali: in alcune annate la risistemazione del nido e la deposizione delle uova avvengono già alla fine di gennaio mentre in altre tra febbraio e marzo. I primi giovani si involano nel mese di maggio. La colonia, come accennato, è monospecifica, anche se negli ultimi anni è frequentata spesso da alcuni esemplari di Airone bianco maggiore (Casmerodius albus) che però non hanno sinora mai nidificato.

Storia della colonia
I primi dati risalgono al 2003, ma la colonia era presente già da qualche hanno, come dimostravano i vecchi nidi presenti. Nel primo anno di nidificazione rilevato abbiamo osservato almeno 9-10 nidi, con un numero medio di pulli pari a 3-4 esemplari per nido. Successivamente c’è stato un consistente incremento, passando a circa 25 nidi e per ora la colonia sembra essersi stabilizzata su questo numero.

Problemi di conservazione e proposte di salvaguardia
Pur non essendo l’area, grazie alle caratteristiche ambientali e vegetazionali precedentemente descritte, facilmente raggiungibile, non ha alcuna forma di tutela: per questo crediamo sia necessario inserirla nella vicina Riserva Naturale Statale della Gola del Furlo che ne garantirebbe un maggior controllo. Sarà inoltre da evitare qualsiasi forma di alterazione del bosco in cui è collocata la colonia.

Un caso isolato di nidificazione di Airone cenerino è stato accertato nel marzo 2004 nell’invaso di Tavernelle in prossimità della diga, 14 km a valle della garzaia di Calmazzo. Si trattava di un nido con individuo in cova in un isolotto coperto da bosco ripariale piuttosto giovane, con Salice bianco prevalente. Per la difficoltà di osservazione non si è potuto accertare se esistevano altri nidi. Nel 2005 non è stato individuato alcun nido.

LA GARZAIA DI STERPETI

Descrizione del sito
La garzaia è situata in un’area privata contigua al Fiume Metauro, nel Comune di Montefelcino, entro una ZPS (zona di protezione speciale). Si è insediata in un bosco ripariale facente parte di una ex cava di estrazione della ghiaia, ormai dismessa da alcuni decenni. La ex cava è composta da uno stagno di circa 1 ettaro con scarsa vegetazione igrofila e da uno stagno di circa 0,5 ettari completamente circondato da una fitta fascia di bosco ripariale e di vegetazione igrofila. Lo stagno più esteso ha acque con una profondità media sopra il metro, utilizzato per l’attività venatoria, mentre l’altro presenta acque poco profonde. L’area umida in caso di piena entra in comunicazione con il fiume. Le piena eccezionale del 2005 ha causato modifiche al bosco ripariale, provocando un leggero spostamento della colonia.
La colonia è composta da due specie di ardeidi: la Nitticora (Nycticorax nycticorax) e la Garzetta (Egretta garzetta).

Metodo di censimento e caratteristiche della colonia
Per censire il numero di nidi presenti nell’area è stato necessario eseguire dei rilevamenti con inizio nei mesi invernali per poi proseguire sino ai mesi estivi. Siamo così riusciti a stabilire il numero di nidi complessivo (nel periodo invernale) e quello dei nidi utilizzati nel periodo riproduttivo (in primavera - estate). I rilevamenti nel periodo riproduttivo sono stati effettuati ogni tre settimane a partire dal mese di aprile e sono terminati a metà estate.
Il censimento effettuato nel 2006 ha portato a questi risultati:
numero nidi di Nitticora 15
numero nidi di Garzetta 5
La colonia si è insediata in questo punto per le caratteristiche ambientali piuttosto favorevoli: tratti di bosco ripariale completamente circondati dall’acqua, fascia di vegetazione arbustiva molto intricata che rende difficoltoso l’accesso, campi coltivati tutt’intorno e una fonte alimentare (pesci in modo particolare) come il fiume Metauro. I nidi sono collocati ad un’altezza variabile che va da 5 a 10 metri, su Salice bianco (Salix alba) e Pioppo nero (Populus nigra). A causa di un parziale disturbo antropico la localizzazione dei nidi è variata con il passare degli anni, spostandosi da una fascia esterna facilmente raggiungibile ad una più interna dove l’intrico della vegetazione garantisce una maggiore protezione. I primi individui arrivano in zona a fine marzo-primi di aprile e i giovani si involano dalla fine di giugno a metà luglio. Successivamente si sparpagliano lungo il Metauro anche a diversi chilometri di distanza.

Storia della colonia
Le prime segnalazioni riguardanti la garzaia sono giunte da persone del posto e risalgono al 2003: si parlava di strani animali simili come colorazione ai gabbiani, che emettevano suoni nasali e che probabilmente stavano riproducendosi nell’area precedentemente descritta. Dopo un sopralluogo, alcuni soci dell’Associazione Naturalistica Argonauta hanno capito che si trattava di una colonia di ardeidi che contava 9-10 nidi di Nitticora e 1-2 di Garzetta. La colonia era sicuramente presente da almeno 1-2 anni dato che sono stati censiti nel periodo invernale vecchi nidi che risalivano ad anni precedenti al 2003. Negli anni a seguire l’incremento dei nidi è stato costante, anche se l’aumento degli esemplari nidificanti è poco consistente.

Problemi di conservazione e proposte di salvaguardia
Attualmente la garzaia non è adeguatamente protetta, anche se la zona in cui si è insediata non è molto frequentata. I maggiori pericoli, che richiedono interventi di salvaguardia, sono:
- distruzione del bosco ripariale;
- riapertura di sentieri che si avvicinano troppo al sito di nidificazione, con conseguente disturbo antropico;
- interramento del tratto di cava in cui insiste la colonia.
Per aumentare la tutela della garzaia, si potrebbe sia procedere all’acquisto dell’area da parte di un ente pubblico, sia istituire un’oasi faunistica in un territorio più ampio, comprendente il tratto di Metauro da Tavernelle verso monte sino alla confluenza col T. Tarugo.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 28.11.2012
    Ultima modifica: 28.11.2012

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