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RIPRODUZIONE DEL CORRIERE PICCOLO (CHARADRIUS DUBIUS) I...

Nido del Corriere piccolo e note sul comportamento

Fenologia, distribuzione e habitat del Corriere piccolo


Da: DIONISI V., 1999 - Riproduzione del Corriere piccolo (Charadrius dubius) in Provincia di Pesaro e Urbino. In: "La Valle del Metauro - Banca dati sugli aspetti naturali e antropici del bacino del Metauro", http//www.lavalledelmetauro.it. Ed. Associazione Naturalistica Argonauta e Comune di Fano, Fano (PU).

Fenologia, distribuzione e habitat del Corriere piccolo

Stato fenologico del Corriere piccolo nelle Marche: M reg, W irr, B (PANDOLFI & FRUGIS 1987).

Sia FALCONIERI DI CARPEGNA (1892) che GASPARINI (1894) lo ritenevano nidificante nel territorio della provincia e della regione, anche se non comune.

Nella Provincia di Pesaro e Urbino è più comune nel passo primaverile, durante il quale si spinge pure nell'entroterra; nidifica regolarmente mentre non ci sono segnalazioni relative alla presenza della specie in inverno. Giunge regolarmente nella provincia di Pesaro e Urbino intorno alla metà del mese di marzo (di solito il 1° avvistamento stagionale avviene tra il 14 e il 17 marzo). Nidifica da aprile a luglio. Le nidificazioni nei greti dei corsi d'acqua iniziano a fine aprile (prima di tale periodo buona parte dei ghiaieti fanno ancora parte dell'alveo bagnato). I primi involi sono stati rilevati nella seconda decade di giugno.

Un individuo inanellato a Lipsia (ex Germania orientale) è stato rinvenuto a Fano il 10-3-1971 (OLIVA in POGGIANI e DIONISI 1988).

Nella stagione riproduttiva 1998 sono state rilevate 12 nidificazioni certe di Corriere piccolo, 7 probabili e 3 eventuali. La stima attuale dell'intera popolazione del territorio della Provincia di Pesaro e Urbino è di circa 30-35 coppie. Sono state rilevate nidificazioni certe lungo i corsi dei fiumi Cesano e Metauro. Secondo il PAI il Corriere piccolo risulta nidificante probabile negli altri principali corsi d'acqua della provincia: Conca, Marecchia e Foglia (DIONISI 1995). L'unico sito di nidificazione lungo la costa è quello rilevato presso la foce del Cesano a poche decine di metri dalla barra di foce; i siti più interni rilevati sono posti a circa 20 km dalla costa (50 m s.l.m.).

La specie oltre ad habitat naturali e seminaturali (greti dei fiumi) occupa habitat artificiali. Per quanto riguarda le preferenze ambientali del Corriere piccolo in Provincia di Pesaro e Urbino, l'ambiente di gran lunga più utilizzato per la nidificazione è costituito da quello fluviale (greti ghiaiosi) seguito dalle cave di ghiaia (sia quelle attive sia quelle abbandonate con le parti emerse non ancora occupate dalla vegetazione), le vasche di decantazione degli impianti di depurazione (Zuccherificio di Fano), le aree dei frantoi e altre aree sottoposte a sbancamenti di terra (e quindi privi di fitta vegetazione erbacea). Nei greti fluviali le coppie nidificanti per la deposizione hanno utilizzato un substrato costituito da ghiaia (e ciottoli sparsi); negli altri habitat sono stati utilizzati anche substrati costituiti da argilla e limo. Tutti i siti prescelti sono risultati "aperti" e con vegetazione erbacea assente o molto rada.

Lungo i corsi d'acqua il Corriere piccolo appare diffuso e abbastanza frequente laddove i greti fluviali si allargano creando estesi ghiaieti e con una notevole diversità morfologica (alveo irregolare, tracciato non rettilineo e profilo delle sponde variabile); in questi habitat si è notato che la specie predilige gli angoli più "appartati". La specie preferisce nidificare nel tratto del greto ghiaioso, libero dalla vegetazione, posto più in alto rispetto al livello dell'alveo di magra.

La vegetazione fitta, se presente, è posta ad alcuni metri di distanza; solitamente nelle nidificazioni lungo i fiumi la vegetazione più prossima è quella consistente nella fascia di Saliceto in forma arbustiva o arborea (boscaglia).

Normalmente i siti riproduttivi sono posti in vicinanza di acque dolci (corsi d'acqua, cave allagate, pozze, acquitrini). La distanza media del nido dal corso d'acqua è di circa 10 m, anche se non sono mancate nidificazione a oltre 100 m dall'acqua (frantoi, aree dismesse di frantoi).

Confrontando i siti riproduttivi rilevati nell'indagine con quelli delle precedenti stagioni riproduttive si può notare che il Corriere piccolo riesce ad adattarsi alla rapida evoluzione degli ambienti sia fluviale che antropizzati (le aree di un ex-frantoio e dell'acquitrino realizzato presso il Laboratorio di ecologia all'aperto Stagno Urbani sono state utilizzate dal Corriere piccolo fino a che non è cresciuta una fitta vegetazione erbacea). Nel corso degli anni gli stessi greti fluviali subiscono modifiche sia per gli interventi umani (opere di regimazione) sia per fenomeni naturali (erosioni e crescita della vegetazione erbacea, arbustiva e arborea).


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.09.1999
    Ultima modifica: 03.09.2004

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