Opere specialistiche
Falesia morta del Colle Ardizio
Febbraio 1982, collina dirupata a S.E. di Fosso Sejore.
Le colline dirupate verso il mare tra Pesaro e Fano costituiscono una falesia morta, ossia non più soggetta all'azione erosiva del mare che l'ha prodotta.
Sono interrotte a circa metà distanza tra le due città dalla valle del Fosso Sejore. Verso S.E. rispetto a quest'ultimo, il pendio culmina con i 101 m di Tomba Martinozzi e mostra allo scoperto strati arenacei giallastri del Pliocene Inferiore. Dove la pendenza si fa meno accentuata crescono cespuglieti di Ginestra e di Rovo, lembi di bosco e fitti popolamenti di Canna del Reno. Analoga vegetazione ricopre la falesia morta da Fosso Sejore a Pesaro, più consistente come estensione e come altezza, raggiungendo con il M. Ardizio i 141 m di quota.
Purtroppo questo ambiente è sacrificato dalla presenza della S.S. Adriatica che ne percorre tutta la base, e da varie costruzioni anche sulle parti sommitali.
Febbraio 1982, Colle Ardizio a Pesaro.
Questa bella parete di arenaria segnata dagli agenti atmosferici è situata all'ingresso di Pesaro, nel punto dove la S.S. Adriatica scavalca la ferrovia.
Si riconoscono i segni degli strati orizzontali e una serie di erosioni alveolari.
Febbraio 1982, Colle Ardizio a Pesaro.
Avvicinandosi alla parete di arenaria, si vedono dettagli relativi alla maniera di sedimentazione degli strati di sabbia originari, nel Pliocene Inferiore, evidenziati dalla diversa erodibilità delle parti.
Febbraio 1982, Colle Ardizio a Pesaro.
Sono visibili due concrezioni, sporgenti perché più dure rispetto al resto della parete arenaria, che si suppone si originino ad opera di un cemento carbonatico depositato dalle soluzioni circolanti attorno a centri di cristalizzazione.
Quando queste concrezioni si rinvengono staccate per erosione, a volte anche in forma di ovoidi perfettamente regolari, prendono il nome di "cògoli".
Dettaglio scheda
-
Data di redazione: 01.01.2004
Ultima modifica: 24.07.2004




Nessun documento correlato.