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La vegetazione dei Monti del Furlo (Flora e vegetazione...

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Flora e vegetazione ripariali dei Monti del Furlo (Flora e vegetazione dei Monti del Furlo)


Il Fiume Metauro, il Fiume Candigliano, i torrenti, i ruscelli hanno una flora e una vegetazione che non si discostano da quelle degli altri corsi d'acqua della Provincia di Pesaro e Urbino. Il numero delle specie e l'abbondanza della vegetazione dipendono direttamente dall'ampiezza dell'alveo e dalla pendenza delle rive. Quando l'alveo si fa stretto e le rive sono ripide le piante ripicole si riducono a uno stretto nastro verde in prossimità dell'acqua, e se la riva è sostituita da una parete di roccia, scompaiono completamente lasciando il posto a poche specie tipicamente o occasionalmente rupicole come Ceterach officinarum, la Parietaria (Parietaria judaica), la Dulcamara (Solanum dulcamara), ecc. Quando l'alveo è ampio e le rive pianeggianti questi ambienti ospitano un gran numero di piante arboree, arbustive ed erbacee. Vi troviamo le idrofite che stanno, almeno parzialmente, immerse nell'acqua, numerose specie igrofile e mesofile in parte tipiche della vegetazione ripariale, in parte provenienti dai boschi circostanti oppure, per fluitazione, da zone più a monte, infine una notevole schiera di nitrofile e ruderali. Queste due ultime categorie abbondano ovunque vi sia accumulo di sostanze organiche (specie in prossimità di scarichi urbani, allevamenti di bestiame, ecc.) e negli ambienti disturbati ove manca la concorrenza di una fitta vegetazione indigena. Fra queste specie che trovano negli alvei dei corsi d'acqua, ricchi di spazio e annualmente ripuliti dalle piene, un ambiente ideale, numerose piante sono esotiche e casuali.

Fra le esotiche naturalizzate due esempi notevoli sono rappresentati da una Graminacea, Paspalum distichum e da una Composita, Bidens frondosa. La prima è una pianta neotropicale che nei nostri fiumi, come nel resto dei fiumi italiani, è diventata una delle specie erbacee più abbondanti formando densi tappeti erbosi in prossimità delle rive e addirittura dentro l'acqua. Bidens frondosa invece è nota a tutti coloro che sono stati almeno una volta lungo un greto, in autunno, per la sua copiosa produzione di «loppe», frutti secchi, piccoli, piatti e nerastri, provvisti di due appendici spinulose grazie alle quali possono attaccarsi tenacemente agli abiti.

Tutte le specie ripariali, a seconda delle loro esigenze in fatto di umidità e della loro mole, tendono a distribuirsi in fasce di vegetazione parallele al corso d'acqua.

La fascia più esterna, nel letto di piena, è formata dal Pioppeto. In esso riconosciamo, fra gli alberi, il Pioppo nero (Populus nigra) anche con la sua cultivar italica, pianta che seppure caratteristica di questo tipo di vegetazione è probabilmente, in gran parte, di origine colturale, e ancora il Pioppo bianco (Populus alba), qualche Roverella, l'Ontano nero, il Tiglio (Tilia platyphyllos), l'Olmo, il Salice bianco (Salix alba); fra gli arbusti e i piccoli alberi: il Biancospino, la Fusaggine, la Vitalba, il Ligustro, più raramente la Stafilea, molto comuni i Rovi. Nel sottobosco vivono numerose specie erbacee: la Coda di cavallo (Equisetum telmateia), vari Ranuncoli (Ranunculus velutinus, R. nemorosus, R. ficaria), la Garofanaia (Geum urbanum), il Cinquefoglio (Potentilla reptans), varie Leguminose (Melilotus alba, Securigera varia, ecc.), l'Altea (Althaea officinalis), lpericacee (Hypericum tetrapterum), Enoteracee (Circaea lutetiana, Epilobium hirsutum), numerose Ombrellifere (Chaerophyllum temulentum, Anthriscus sylvestris, Aegopodium podagraria, l'Angelica (Angelica sylvestris), Tommasinia verticillaris, ecc.), Lysimachia nummularia e L. punctata fra le Primulacee, le Campanelle (Calystegía sepium subsp. sepium), Symphytum tuberosum e S. bulbosum tra le Boraginacee, varie Labiate (Lamium maculatum, Stachys sylvatica, la Brunella (Prunella vulgaris), ecc.), numerose Composite (Pulicaria dysenterica, l'Artemisia (Artemisia verlotiorum), il Farfaraccio (Petasites hybridus), Senecio erraticus, ecc.) e molte altre.

Spostandoci verso il centro dell'alveo incontriamo il Saliceto costituito da varie specie di Salice, prevalentemente Salice bianco e Salice rosso e in second'ordine Salice da ceste (Salix triandra subsp. discolor) e Salice di ripa. Più raramente si trovano anche il Salicone (Salix caprea) e S. apennina, specie meno legate all'acqua dei precedenti e diffuse anche in luoghi meno freschi. Lo strato erbaceo, molto povero se il Saliceto è fitto, è composto da varie specie presenti nel Pioppeto e da altre che vivono sul greto e lungo il corso d'acqua. Le alluvioni delle rive sono costituite da ciottoli di varie dimensioni e, soprattutto nelle anse tranquille e attorno alle pozze, da più o meno abbondanti depositi di limo e sabbia. La flora erbacea dei greti è, fra le altre, costituita da numerose specie annuali che germinano, si accrescono, fioriscono e muoiono nell'arco di un anno.

Fra le ghiaie numerose specie, per lo più banali, si contendono i punti più pingui; ricordiamo: numerose Poligonacee (Polygonum aviculare, Persicaria mitis, P. hydropiper, P. maculosa, P. lapathifolia), Rumex obtusifolius, R. conglomeratus, ecc.), Chenopodiacee, Euforbiacee (Euphorbia platyphyllos), la Verbena (Verbena officinalis), le Mente (M. suaveolens, ecc.), fra le Scrofulariacee Chaenorhinum minus e C. litorale, numerose Composite (Aster squamatus, i Ceppittoni (Dittrichia viscosa), Bidens tripartita e B. frondosa, il Topinambur, la Lappola (Xanthium italicum), ecc.), varie Graminacee fra cui Schedonorus arundinaceus , Agrostis stolonifera, Polypogon viride, Molinia arundinacea, il Giavone (Echinochloa crusgalli), ecc.

Nel punto di contatto fra l'acqua e la riva vive un elevato numero di piante fortemente igrofile e specializzate: il Crescione d'acqua, la Menta d'acqua (Mentha aquatica), la Beccabunga (Veronica beccabunga), Veronica anagallis-aquatica, la Salcerella (Lythrum salicaria), vari Giunchi (Juncus inflexus, J. effusus, J. articulatus), varie Graminacee (l'interessante Leersia oryzoides, pianta assai simile al Riso, Agrostis stolonifera, Glyceria notata, Paspalum paspalodes, la Cannuccia), Cyperus longus. Nei punti sabbiosi e limacciosi sono più frequenti la Tifa (Typha latifolia), Cyperus fuscus, talvolta Juncus bufonius. Immerse addirittura nell'acqua troviamo Zannichellia palustris, delicata e fluttuante erba rassomigliante a una Graminacea, ma appartenente alla famiglia delle Zannichelliacee.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2000
    Ultima modifica: 20.10.2010

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