Opere specialistiche
La vegetazione dei Monti del Furlo (Flora e vegetazione dei Monti del Furlo)
La vegetazione dei Monti del Furlo
Tenuto conto dell'origine delle specie vegetali e, naturalmente, delle loro esigenze ecologiche, è naturale aspettarsi che ogni individuo di ogni singola specie si insedi preferibilmente nel luogo ove i vari fattori pedologici, di esposizione, umidità, ecc., siano ottimali per esso.
Per questo motivo specie diverse con ecologia identica o assai simile vivono l'una accanto all'altra oppure si formano popolazioni più o meno vaste della stessa specie in ambienti idonei, mentre altrove, della stessa pianta si trovano pochi individui isolati o nessuno. Naturalmente è solo la presenza di esigenze ecologiche identiche che riunisce tanti individui di una o più specie in un certo tipo di vegetazione.
E' altresì evidente che alcune piante sono più specializzate ed esigenti e possono vivere solo in particolari nicchie ecologiche, mentre altre, più adattabili, possono prosperare in diversi ambienti purché vi sia la presenza costante di certi requisiti (per esempio un certo grado di umidità, un substrato roccioso, ecc.), altre ancora, praticamente ubiquiste, possono insediarsi quasi ovunque, dal livello del mare alle montagne.
La quota può influire sulle esigenze ecologiche di numerose specie; per esempio piante che a una certa quota si comportano da sciafile (cioè esigono un certo grado di umidità e protezione dai raggi solari per cui normalmente vivono in bosco), a quote maggiori possono abitare i pascoli. In questo caso la maggiore frescura e la superiore piovosità della montagna compensano l'umidità e l'ombra dell'ambiente nemorale.
I termini Faggeta, Lecceta, Querceto, con i quali si designano alcuni comuni tipi di bosco, sono famigliari a tanti e per tanti è intuitivo il significato implicito di tali termini, cioè che la Faggeta è un bosco di Faggi, la Lecceta un bosco di Lecci, ecc.
Altrettanto e ancor più conosciuti e usati sono le parole prato e pascolo anche se quasi nessuno, che non sia un botanico, è in grado di riconoscere, se non superficialmente per il senso di rigoglio o aridità che danno, un Brometo da un Cinosureto (tipi di pascolo rispettivamente asciutto e fresco, caratterizzati dall'abbondanza di due Graminacee, Bromus erectus o Cynosurus cristatus).
In tutti i tipi di vegetazione vi sono una o più specie dominanti (nella Faggeta il Faggio, nel Querceto asciutto la Roverella) che danno l'impronta caratteristica della formazione vegetale e, accanto a esse, tutta una serie di specie arbustive, arboree ed erbacee che talvolta sono esclusive di certi tipi di vegetazione perché è solo lì che trovano le condizioni ecologiche ottimali per la loro esistenza, più spesso entrano a far parte di formazioni vegetali differenti.
Comunque sia, mai formazioni vegetali differenti, arboree, arbustive o erbacee che siano, hanno composizione floristica uguale. Prendiamo ora in considerazione i principali tipi di vegetazione e le più interessanti e significative specie che li caratterizzano.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2000
Ultima modifica: 04.09.2004
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