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La vegetazione dei Monti del Furlo (Flora e vegetazione...

Gruppi corologici (Flora e vegetazione dei Monti del Furlo)


Per tentare di chiarire come le vicende geoclimatiche (di cui s'è già detto) e la lunga storia delle Flore nell'Appennino hanno influito sul popolamento vegetale di questi monti, occorre individuare la probabile origine delle oltre mille specie di piante presenti raggruppandole, a seconda della loro distribuzione, in gruppi corologici.

Naturalmente le odierne condizioni climatiche determinano il prevalere di quei gruppi che, per le loro esigenze ecologiche, trovano in questi luoghi ottimali condizioni di vita.

I numerosi gruppi corologici, normalmente presi in considerazione dai fitogeografi, vengono qui per semplicità riuniti in 12 soltanto.

SPECIE MEDITERRANEE E SUBMEDITERRANEE - 29,4%

Rappresentano la componente principale. Sono specie il cui areale gravita attorno al bacino del Mediterraneo. Le prime sono più strettamente legate ai territori circummediterranei, talvolta limitatamente a una porzione di essi (nordmediterranee, sudmediterranee, ecc.) le seconde occupano un areale più vasto penetrando più o meno profondamente all'interno dell'Eurasia o dell'Africa.

Per esempio l'Erica arborea è presente nell'area mediterranea, ma anche nell'Africa orientale.

Fra gli alberi e gli arbusti presenti in questi monti ricordiamo: il Ginepro rosso (Juniperus oxycedrus subsp. oxycedrus), il Leccio, il Bagolaro (Celtis australis), l'Alloro (Laurus nobilis), il Pero corvino (Amelanchier ovalis), la Ginestra (Spartium junceum), la Colutea (Colutea arborescens), il Cisto rosso (Cistus creticus subsp. eriocephalus), il Corbezzolo (Arbutus unedo); fra le piante erbacee: Anemone hortensis, una Viola (Viola alba subsp. dehnhardtii), il Finocchio selvatico (Foeniculum vulgare subsp. vulgare), un Ciclamino (Cyclamen repandum), la Santoreggia (Satureja montana), la Valeriana rossa (Centranthus ruber), Echinops ritro subsp. ritro, la Canna del Reno (Arundo plinii), numerose Orchidee (Dactylorhiza romana, Orchis provincialis, Ophrys fusca, O. bertolonii, ecc.).

SPECIE SUDEUROPEO-ASIATICHE E MEDITERRANEO-ASIATICHE - 4,4%

Vengono comprese in questo gruppo le specie mediterranee e sudeuropee presenti anche nell'Asia occidentale. Sono generalmente termofile. Fra le più caratteristiche citiamo: il Fico selvatico (Ficus carica), lo Scotano (Cotinus coggygria), la Vite selvatica (Vitis vinifera subsp. sylvestris), un Papavero (Papaver dubium), dei Trifogli (Trifolium ochroleucon e T. echinatum), la Pastinaca o «Sellerone» (Pastinaca sativa subsp. urens), Daucus broteri, Allium saxatile.

SPECIE ILLIRICHE o ANFIADRIATICHE - 1%

Sono diffuse attorno al Mare Adriatico, nella Penisola Balcanica e nella Penisola Italiana e hanno spesso valore di subendemiche. Sono in numero molto limitato, ma sono specie molto interessanti. Ricordiamo tra le altre: un Garofano (Dianthus ciliatus), Cardamine kitaibelii, Frangola montana (Rhamnus alpinus subsp. fallax), un Timo (Thymus striatus), Edraianthus graminifolius, Centaurea rupestris, Sesleria tenuifolia.

SPECIE PONTICHE - 2,6%

Sono quelle piante che hanno il loro centro di diffusione nelle regioni a Nord del Mar Nero dove il clima è continentale - steppico con inverni rigidi ed estati calde e aridissime e probabilmente si sono diffuse in Europa in periodi con clima relativamente caldo e arido. Numerose fra esse sono specie steppiche. Fanno parte di questo gruppo alcune delle entità più caratteristiche dei boschi aridi della nostra regione. Fra alberi e arbusti vanno menzionati: il Carpino nero, la Roverella, il Ciliegio canino, l'Albero di Giuda, il Citiso nero (Cytisus nigricans), la Stafilea o Paternostri (Staphylea pinnata), ecc.; fra le specie erbacee: Pontentilla recta, Lathyrus venetus, Eryngium campestre, E. amethystinum, Leopoldia tenuiflora, Melica transsilvanica.

SPECIE ENDEMICHE - 1,8%

Piccolo gruppo comprendente specie conosciute solo dell'Italia, generalmente piuttosto interessanti. Possiamo ricordare: un Salice (Salix apennina), Moehringia papulosa (unica specie certamente endemica delle Marche), Saxifraga australis, Campanula tanfanii, Crepis lacera, Trisetaria villosa, Stipa dasyvaginata subsp. apenninicola.

SPECIE EUROPEE - 15,2%

Gruppo abbastanza numeroso comprendente le specie distribuite in Europa o in parti di essa. Appartengono a questo gruppo entità generalmente molto diffuse negli ambienti più svariati. Fra gli alberi e gli arbusti possiamo ricordare: Vari Rovi (Rubus candicans, R. hirtus) e Rose (Rosa corymbifera, R. elliptica), un Biancospino (Crataegus laevigata), l'Emero (Emerus major subsp. major), la Fusaggine o Berretta da prete (Euonymus europaeus), il Sambuco (Sambucus nigra); fra le specie erbacee: Anemonoides ranunculoides, una Viola (Viola reichenbachiana), il Nontiscordardimè (Myosotis arvensis), la Margheritina (Bellis perennis), Artemisia alba, iI Bucaneve (Galanthus nivalis), Bromus erectus, varie Orchidee (Epipactis microphylla, Cephalanthera damasonium, Spiranthes spiralis, ecc.) e moltissime altre.

Una componente importante di questo gruppo è rappresentata dalle specie sudeuropee, fra le quali: il Cerro, il Vischio quercino (Loranthus europaeus), l'Acero napoletano, lo Spino quercino (Rhamnus saxatilis subsp. infectorius), il Corniolo (Cornus mas), il Caprifoglio comune (Lonicera caprifolium), un Garofano (Dianthus carthusianorum), un Ciclamino (Cyclamen hederifolium).

SPECIE EUROPEO-MONTANE E MEDITERRANEO-MONTANE - 3,5%

Piccolo ma importante gruppo eterogeneo che comprende le specie presenti in Europa o nell'area mediterranea o in porzioni di questi territori, con diffusione prevalentemente montana e vivente in boschi mesofili, in luoghi rocciosi e rupestri, nei pascoli. Ricordiamo fra alberi e arbusti: il Salice di ripa (Salix elaeagnos), il Sorbo montano (Sorbus aria), il Maggiociondolo (Laburnum anagyroides), la Fusaggine montana (Euonymus latifolius), l'Onicino (Rhamnus pumilus) e l'Orniello; fra le piante erbacee: Dianthus sylvestris, Anemone trifolia, Ranunculus millefoliatus, la Carlina (Carlina acanthifolia), Hieracium humile, il Giglio rosso (Lilium bulbiferum subsp. croceum).

SPECIE SUBATLANTICHE - 4%

Sono specie il cui areale gravita verso le coste atlantiche dell'Europa. Data la diversità di clima e la distanza fra tali territori e la nostra regione, questa componente non è, qui, molto rappresentata. Fra le altre meritano di essere citate le seguenti: Asplenium onopteris, l'Elleboro fetido (Helleborus foetidus), Hypericum androsaemum, Blackstonia perfoliata, l'Edera (Hedera helix). Un sottogruppo, comprendente varie, interessantissime specie spesso termofile, ha una distribuzione rnediterraneo-subatiantica: Smyrnium olusatrum, Ilex aquifolium, Helianthemum apenninum, varie Orchidee (Neotinea maculata, Orchis simia, Anacamptis pyramidalis), ecc.

SPECIE EURASIATICHE - 24,9%

Abbiamo compreso qui le specie diffuse in Eurasia e in Europa e Asia occidentale (europeo-ovestasiatiche). Questo gruppo comprende piante dei più diversi ambienti e ampiamente distribuite nella regione. Fra gli alberi e gli arbusti ricordiamo: vari Salici (Salix alba, S. caprea, S. purpurea), il Pioppo bianco (Populus alba), il Carpino (Carpinus betulus), il Vischio (Viscum album), la Vitalba (Clematis vitalba), la Rosa canina, il Pero selvatico (Pyrus pyraster), il Ciavardello (Sorbus torminalis), il Biancospino (Crataegus monogyna), la Ginestrella (Genista tinctoria), l'Acero campestre (Acer campestre), lo Spino cervino (Rhamnus cathartica), il Ligustro (Ligustrum vulgare); fra le piante erbacee: il Luppolo (Humulus lupulus), la Fragola (Fragaria vesca), la Cicuta (Conium maculatum), la Belladonna (Atropa belladonna), numerose Graminacee e Ciperacee, qualche Orchidea, ecc.

SPECIE CIRCUMBOREALI -3,1%

Sono distribuite nelle zone temperate e fredde dell'emisfero boreale. Questo gruppo comprende specie talvolta molto antiche, generalmente microterme o mesofile: Equisetum ramosissimum, Asplenium ruta-muraria, la Lingua cervina (Phyllitis scolopendrium), la Felce maschio (Dryopteris filix-mas), il Ginepro comune (Juniperus communis subsp. communis), l'Erba trinità, Saxifraga paniculata, Trifolium repens, Adoxa moschatellina, ecc.

SPECIE COSMOPOLITE - 7%

Appartengono a questo gruppo specie a vastissima distribuzione divenute cosmopolite o subcosmopolite anche grazie all'intervento involontario dell'uomo che ha diffuso i loro semi. La maggior parte di esse è comune negli ambienti ruderali e disturbati, nei coltivi e lungo i corsi d'acqua. La loro grande abbondanza in questi ambienti è dovuta alla notevole capacità di adattamento alle più disparate condizioni ambientali. Ricordiamo: la Felce aquilina (Pteridium aquílinum), l'Ortica (Urtica dioica), la Romice crespa (Rumex crispus), il Papavero (Papaver rhoeas), il Crescione d'acqua (Nasturtium officinale), la Carota selvatica (Daucus carota subsp. carota), la Piantaggine (Plantago major), la Mestolaccia (Alisma plantago-aquatica), vari Giunchi (Juncus sp.pl.), la Cannuccia (Phragmites australis), la Gramigna (Cynodon dactylon), la Sanguinella (Digitaria sanguinalis)

SPECIE ESOTICHE - 3,1%

Sono qui inserite le specie spontaneizzate e le naturalizzate ovvero quelle piante che, introdotte volontariamente (per ornamento, per l'alimentazione, ecc.) o involontariamente dall'uomo in un territorio, si diffondono attivamente senza necessità di ulteriori apporti di esemplari e si inseriscono in una o più nicchie ecologiche comportandosi come specie autoctone e diventando, di fatto, membri permanenti della flora ospite. Analogamente a molte specie del gruppo precedente prediligono gli ambienti ruderali e gli alvei fluviali.

Molte di esse sono di origine americana: Chenopodíum ambrosioides, Amaranthus retroflexus, Oxalis articulata, Acer negundo, Aster squamatus, Conyza canadensis, Bidens frondosa, il Topinambur (Helianthus tuberosus), Paspalum distichum, ecc.; altre asiatiche: l'Ailanto (Ailanthus altissima), Artemisia verlotiorum, la Canna (Arundo donax), altre ancora del Vecchio Mondo: il Ciliegio (Prunus avium), il Visciolo (P. cerasus) e l'Assenzio (Artemisia absinthium).


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2000
    Ultima modifica: 20.06.2013

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