Opere specialistiche
Le parole di Vitruvio (La Basilica di Vitruvio a Fano)
Si riporta di seguito una delle più recenti traduzioni del brano in cui Vitruvio descrive la Basilica di Fano. Nell'immagine a lato è riprodotta la pagina originale di una delle più celebri edizioni del "De Architectura", quella veneziana curata nel 1556 da Daniele Barbaro con disegni di Andrea Palladio.
"De Architectura libri decem" Libro V, capo I
Traduzione di Luciano Migotto, 1990
...Esistono tuttavia basiliche che per dignità e bellezza reggono bene il confronto, come quella della colonia Giulia di Fano che io stesso ho provveduto e di cui ho seguito i lavori.
Eccone i dati e le proporzioni: la navata centrale tra le colonne occupa uno spazio di centoventi piedi in lunghezza e di sessanta in larghezza; il portico circostante compreso tra le pareti e la fila di colonne misura un'ampiezza di venti piedi. Le colonne compreso il capitello sono alte cinquanta piedi, con un diametro di cinque; dietro sorgono dei pilastri alti venti piedi, larghi due e mezzo e profondi uno e mezzo che reggono le travi del soppalco superiore. Sopra vi sono altri pilastri di diciotto piedi d'altezza con una larghezza di due e uno spessore di un piede, su cui poggiano le travi che a loro volta reggono le traverse di supporto della volta e il tetto dei portici che sono un po' più bassi rispetto alla navata centrale. Lo spazio restante, negli intercolumni, tra le travi dei pilastri e delle colonne serve per dare luce. Nella navata centrale abbiamo nel senso della larghezza quattro colonne, comprese quelle angolari, a destra e a sinistra, mentre nel senso della lunghezza sono otto, comprendendo sempre quelle angolari, dal lato che guarda il foro e sei dall'altro, mancando in questo caso le due mediane che altrimenti impedirebbero la vista del pronao del tempio di Augusto situato a metà della basilica rivolto verso il foro e il tempio di Giove. Il tribunale, situato all'interno del tempio, è a forma di emiciclo e presenta una fronte di quarantasei piedi e una curvatura profonda quindici piedi affinché chi si trova in udienza dai magistrati non venga disturbato dai negoziatori.
Sopra le colonne son collocate tutt'intorno delle travi formate da un insieme di tre assi di due piedi unite insieme, che a partire dalla terza colonna situata all'interno ritornano verso le ante protese a destra e a sinistra fino a toccare l'emiciclo del tribunale. 9. Sulle travi in corrispondenza dei capitelli vi sono dei blocchi alti tre piedi e larghi quattro che fungono da supporto alle travi doppie di due piedi, disposte intorno alla basilica. E ancora sopra di essi delle assi trasversali con capriate, in corrispondenza dei fusti delle colonne delle ante e delle pareti del pronao che reggono oltre alla volta della basilica, un secondo tetto che dalla metà di quello principale va a finire sul pronao del tempio. In tal modo la duplice disposizione delle travi del tetto all'esterno e della navata centrale all'interno produce un gradevole effetto; inoltre eliminando gli ornamenti dell'epistilio e i parapetti e le colonne dell'ordine superiore si accelera l'esecuzione del lavoro e si riduce notevolmente la spesa. Le colonne stesse poi che si ergono in tutta la loro altezza fin sotto le travi della volta contribuiscono a dare imponenza ed eleganza all'opera.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 22.07.2004
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