Opere specialistiche
Le prime ricostruzioni storiche (La Basilica di Vitruvio a Fano)
La prima edizione in stampa del "De Architectura" è del 1486 per i tipi della Heralt. Essendo andati perduti i disegni originali che corredavano il testo la gran parte degli studiosi che ha curato le centinaia delle edizioni del De Architectura fino ai giorni nostri si è anche cimentata nella ricostruzione dei disegni originali che dovevano accompagnare il testo. Tra di essi quelli riguardanti la Basilica di Fano. Disegni di grande valore storiografico che permettono di ricostruire l'evoluzione interpretativa del corrotto testo vitruviano. In assoluto il primo disegno (schematico nelle sue forme) è quello di Frà Giocondo che compare in un'edizione del 1497 riportato nella parte alta della scheda a fianco. Di qualche decennio più tardi, 1536, sono i bei disegni di Giovan Battista da Sangallo riportati nella parte bassa della scheda (sezioni e pianta). Disegni mai pubblicati in edizioni a stampa del "De Architectura" ma rinvenuti nella forma di manoscritto all'interno di un'antica edizione del "De Architectura" conservata nella Biblioteca Nazionale "Vittorio Emanuele" di Roma.
Frà Giocondo disegna solo una schematica pianta, il Sangallo tenta una complessa ricostruzione degli alzati con una precisione grafica che denota un atteggiamento critico nei confronti del testo sicuramente maggiore dello studioso vicentino. Dal disegno del Sangallo emerge l'elemento più caratterizzante della fabbrica vitruviana, l'ordine gigante, una possente sequenza di colonne che da terra vanno a coprire i due piani della Basilica fino a raggiungere le grandi travi su cui appoggia il tetto. Si tratta di una straordinaria e originale soluzione formale e strutturale che tanti imitatori avrebbe avuto nella architettura cinquecentesca, in particolare nell'opera di Andrea Palladio.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 22.07.2004
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