Opere specialistiche
L'ubicazione della Basilica (La Basilica di Vitruvio a Fano)
"Con altri compartimenti fu ordinata da esso Vitruvio una Basilica in Fano, la quale, per le misure che al detto luogo egli ne dà, si comprende che doveva esser edificio di bellezza e di dignità grandissima..."
Così Andrea Palladio immagina la fabbrica vitruviana. Bella, imponente, maestosa. Un edificio che egli non vide. Un privilegio che forse fu concesso a pochi. Certo a nessuno di coloro che avrebbero potuto darcene poi testimonianza. Ma se Vitruvio costruì realmente a Fano questo splendido e maestoso edificio è possibile che, nonostante la violenza distruttiva delle invasioni barbariche, di esso non resti neanche una pietra? Da secoli (e numerose testimonianze sono anche riportate da storici e studiosi antichi) in molti ne hanno cercato tracce. Molti hanno pensato di riconoscere quelle grandiose pietre in resti archeologici sparsi in varie zone della città. Testimonianze susseguitesi nel corso dei secoli tra la cronaca e la fantasia raccontano di resti di colonne gigantesche o di splendidi capitelli e statue rinvenuti in cantine e sotterranei di palazzi e case del centro storico. Nell'immagine a fianco sono indicate le aree in cui è stata ipotizzata la presenza della Basilica. Ma è sulla zona indicata con il n. 3, corrispondente all'ex seminario vescovile (ex convento di Sant'Agostino) che si sono soffermati gli studi più significativi. In quell'area gran parte della tradizione letteraria locale individua la fabbrica vitruviana. A conferma di ciò sarebbero importanti scavi e rilievi condotti nel 1840 da prestigiosi archeologi. Essi portarono alla luce splendidi e imponenti resti archeologici in cui molti hanno letto precisi riferimenti e riscontri col testo vitruviano. Erano quelle le prime e uniche tracce della Basilica di Fano?
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 22.07.2004
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