Carnevale, feste, tradizioni e lavoro
Carnevale di Fano - Edizione 1936
Chiar/mo Sign. Cav. Dott. Augusto Del Vecchio
Podestà di Fano
Per conto del Consiglio Direttivo della locale Società carnevalesca, mi permetto di far seguito alla lettera a Lei inviata nella Sua qualità di Podestà di Fano alcuni giorni or sono, per pregarLa vivamente di vollerle dare riscontro con cortese sollecitudine, perché tutta quanta lattività del Consiglio e la resistenza stessa della nostra Società gloriosa ed antica, tanto cara ai Fanesi vecchi e giovani, intra ed extra muros, dipendono dalla concessione del Teatro della Fortuna per il tradizionale Veglione Mascherato; infatti i bilanci del 1931, 1932, 1933, in cui il Veglione stesso, per ragioni di forza maggiore, si tenne al Politeama Cesare Rossi, stanno a dimostrare con leloquenza delle cifre, che non solo non si è avuto un avanzo per finanziare gli altri festeggiamenti, ma si è avuto un deficit, che ha falcidiato il fondo cassa esistente. Alcune idee nuove, dirette ad una miglior conoscenza della nostra Fano e a un più intenso movimento di forestieri, son sorte e saranno concrete ben presto in un programma dettagliato, se lintroito assai forte del Veglione al Teatro della Fortuna ci consentirà di coprire le erogazioni per gli altri divertimenti.
Si parla di bandire un concorso regionale per il cartellone reclamistico e di raccogliere i bozzetti per una mostra, come preparazione della Prima Mostra Regionale del Cartellone, che si terrà in Ancona nel luglio del 1937
Si parla di una gimkana, di manifestazioni sportive, di una grande mostra di negozi, di alcuni spettacolo primarii di operetta o di prosa
Si pensa anche alla possibilità di svolgere le pratiche relative ad un riconoscimento ufficiale delle nostre manifestazioni carnevalesche da parte del Ministero per la Stampa e Propaganda, ciò che porrebbe la nostra iniziativa sullo stesso piano nazionale del Giugno Triestino, della Settimana Cesenate etc.
Ci si avvia così a creare un organismo più solido e più complesso, attrezzato anche ad organizzare, daccordo con lAzienda Autonoma di Cura e Soggiorno, delle speciali attrazioni estive.
Ripeto quanto ho già assicurato: cioè che, oltre allimpegno morale preso da tutti noi, che amiamo di intenso amore la nostra Fano e il meraviglioso monumento del Poletti, per merito Suo tornato allo splendore antico, la Società prenderà tutte le misure perché nessun danno venga arrecato e, nel contempo, col suo piccolo capitale di quasi L. 10.000 e con le cauzioni prestate dai singoli utenti dei palchi, eseguirà un congruo deposito in denaro, per garantire che il più piccolo danno verrà risarcito.
Son certo, Signor Podestà, che la mia insistenza sarà da Lei perdonata: il tempo stringe, perché il Carnevale questanno avrà termine il 9 di febbraio e la esecuzione accurata di un vasto programma richiede che lattività del Consiglio sia vigile ed intensa, non paralizzata ed inerte, come ora lo è.
La ringrazio e La ossequio.
dev/mo:
Il Segretario della Società Carnevalesca
(Dott. Enzo Capalozza)
Fano, 24 ottobre 1936 XIV
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Ill/mo Sign. Dott. Prof. Augusto Del Vecchio
Podestà di Fano
A nome di tutto quanto il Consiglio Direttivo della Società Carnevalesca, che ho lonore di presiedere, La ringrazio sentitamente della pronta adesione data, in linea di massima, alla nostra richiesta di concessione del Teatro della Fortuna per il tradizionale Veglione in Maschera. Il Consiglio accetta integralmente le limitazioni da Lei giustamente imposte, cioè la proibizione del getto solido, la proibizione della vendite di confetti nel buffet del Teatro, lo sgombero di poltrone ed arredamento dei palchi, la proibizione delladdobbo floreale con cuscini od altri aggeggi di legno e paglia, la prestazione di una congrua garanzia in denaro.
Laddove il Consiglio non può consentire con Lei, è nel divieto della cena nei palchi, perché tale limitazione priverebbe il nostro Veglione della parte sua più caratteristica e più simpatica e renderebbe nulli tutti i nostri sforzi organizzativi, in quanto i soci certo non risponderebbero più alle nostre aspettative.
Infatti, mentre non può pensarsi di fare imbrigliare nellatrio o nella sala Verdi, sia per la materiale impossibilità di comprendervi tanta moltitudine di gente, sia per togliersi alle famiglie ogni libertà, sia per sottoporre gli intervenuti a maggiori spese, sia per le quasi insuperabili difficoltà del servizio, non è possibile, in una notte di festa, proibire cibi e bevande.
Si impegna, daltro canto, il Consiglio a stabilire un menu freddo, che per la sua qualità sia il meno adatto ad imbrattare. Del resto, la cauzione coprirà ogni evenienza ed ogni più piccolo danno sarà risarcito.
Son certo, Signor Podestà, che Ella vorrà rendersi conto, con quello spirito di comprensione che ha sempre dimostrato, dei motivi che mi sono permesso di esporLe, e che vorrà, con la massima cortese sollecitudine, darci la possibilità di porci con lena al lavoro.
La ringrazio sentitamente e La ossequio.
Il presidente della Società Carnevalesca
Fano, 31 ottobre 1936 XV
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Ill/mo Sign. Podestà di Fano
Io stesso sono stato particolarmente sensibile a questa prova di comprensione e di simpatia e son certo che continuerà sempre a dare il Suo valido appoggio alla migliore riuscita dei festeggiamenti.Con ossequio
Il Presidente della Società carnevalesca
Fano, 11 novembre 1936 XV
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Società Carnevalesca
Fano
Fano, li 24 novembre 1936Ill/mo Sign. Podestà di Fano
Il Consiglio Direttivo della Società Carnevalesca sta organizzando per il prossimo febbraio 1937 parecchi giorni di festeggiamenti, il cui programma culminerà nel grande Corso Mascherato, che raccoglie in Fano migliaia e migliaia di forestieri e che comprenderà anche una mostra dei negozi e spettacoli varii di attrazione.
Per lattuazione e la riuscita di questo vasto programma, che ha una importanza cittadina, non può la Carnevalesca sopperire coi suoi mezzi modesti, per cui io mi permetto di chiedere che Ella voglia dimostrarci ancora una volta la sua benevolenza venendoci incontro con un aiuto finanziario.
Certo del benevolo accoglimento di questa domanda, distintamente La ossequio.
Il presidente della Società Carnevalesca
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Concorso regionale per un cartellone carnevalesco
Il 3 novembre u. s., il Consiglio Direttivo della Società Carnevalesca, nell'esplicazione della sua instancabile attività per la migliore organizzazione dei festeggiamenti del prossimo febbraio, ha deciso all'unanimità in accoglimento della proposta opportunissima avanzata dal concittadino dott. prof. Giorgio Spinaci, fiduciario marchigiano per i cartellonisti, di lanciare un concorso regionale fra tutti gli artisti per la scelta di un manifesto reclamistico, con un premio di L. 500 e con speciali facilitazioni ai partecipanti nell'occasione delle feste fanesi.Sappiamo che il prof. Spinaci, coadiuvato da alcuni membri del Consiglio, si è posto subito all'opera per lo svolgimento della pratica preliminare in sede sindacale e che a giorni saranno rese pubbliche le modalità del concorso, che darà modo di organizzare nella nostra città una piccola mostra del cartellone.
Da: Il Giornale d'Italia del 8/11/1936
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L'assemblea generale della Società Carnevalesca
Convocata dal Consiglio Direttivo, si è riunita domenica scorsa nella Sede Sociale in Piazza XX Settembre, l'Assemblea generale della Società Carnevalesca, che, dopo ampia discussione, alla quale hanno partecipato parecchi degli intervenuti, ha approvato all'unanimità l'opera svolta dai dirigenti, il bilancio preventivo delle feste, alcuni ritocchi allo Statuto ed il programma delle manifestazioni, che, come si è detto altra volta, avranno uno sviluppo assai maggiore che gli anni precedenti e che, salvo rettifiche e miglioramenti in corso di studio, resta così stabilito: Giovedì 4 febbraio 1937, ore 15: Ricevimento del Carnevale e Corteo Carnevalesco; Ore 17: Pomeriggio Danzante nella Sala Verdi Venerdì 5 febbraio, ore 17: Inaugurazione della Mostra del Cartellone Carnevalesco Fanese Sabato 6 febbraio, ore 16: Pomeriggio Danzante alla Sala Verdi Domenica 7 febbraio, ore 16: Ballo dei Bambini; ore 18: Pomeriggio Danzante alla Sala Verdi; ore 19: Concerto Bandistico Lunedì 8 febbraio, ore 22- Gran Veglia in Maschera Martedì 9 febbraio, ore 14: Gran Corso Mascherato; ore 17: luminaria in Piazza XX Settembre e Corso Vittorio Emanuele; ore 18,0: Apoteosi e Cremazione del Carnevale.E' quasi certo che, per l'interessamento e lo sforzo organizzativo del Consiglio, si potrà arricchire il programma di una accademia di scherma Fano-Pesaro, di alcuni spettacoli teatrali e d'accordo con la locale Società Polisportiva del Littorio Alma Juventus di un'importante partita di calcio.
I premi per il Corso Mascherato restano stabiliti in L. 14.000 complessivamente, da suddividersi in quattro premi, con un minimo garantito di L. 2500 a carri classificati.
Sono istituiti, inoltre, due premi in denaro per le carrozze a due cavalli.
Al Veglione saranno in palio due premi, rispettivamente di lire 700 e di L. 500 per le mascherate di almeno 10 persone, un premio di L. 200 per le mascherate di almeno 5 persone, un premio per la maschera isolata, uno per la mascherata in coppia e uno per la migliore toilette.
L'Assemblea ha formulato un plauso ed ha espresso la sua riconoscenza al comm. dott. Filippo Pasqualucci che per tanti anni ha guidato, come Presidente del Consiglio Direttivo, le sorti della Società.
Da: Il Giornale d'Italia del 4/12/1936
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 10.12.2005
Ultima modifica: 10.12.2005
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