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Terremoto del 17.03.1875, Romagna sudorientale (Rimini)

Terremoto del 02.01.1924, Medio Adriatico (Mondolfo)

Terremoto del 17.05.1916, Alto Adriatico (Rimini)


Il sisma ebbe un'intensità massima dell'VIII grado MCS.

Questa sequenza sismica iniziò il 17 maggio 1916 e si protrasse fino a dicembre. Le scosse principali si verificarono il 17 maggio (VIII MCS), il 16 giugno (VI-VII MCS) e il 16 agosto (VIII MCS). Vi furono danni su un'area complessiva di quasi 10.000 kmq. La scossa del 17 maggio ebbe effetti disastrosi nel Riminese. Solo a Rimini, oltre 1.000 edifici subirono danni gravissimi. Molte chiese e conventi, nonché il palazzo comunale, furono pesantemente lesionati. In altre località circostanti vi furono danni più o meno gravi, tra di esse si ricordano Cattolica, Riccione e Pesaro.

La scossa del 16 giugno fu meno forte e causò solo il crollo di qualche edificio lesionato dalla scossa precedente a Riccione, Rimini, Cattolica e Sant'Arcangelo di Romagna.

La scossa del 16 agosto fu invece molto forte ed ebbe effetti gravissimi lungo la costa, accentuando ulteriormente i danni provocati dalle scosse precedenti. A Riccione questa scossa fu particolarmente disastrosa e fece crollare molte abitazioni. A Pesaro, Cattolica e nei paesi dell'entroterra molti edifici crollarono o dovettero essere sgomberati perché gravemente danneggiati.

Le scosse principali di questa lunga sequenza sismica furono risentite su un'area molto vasta che va dal Veneto all'Abruzzo. Nella zona epicentrale furono osservate piccole onde di maremoto, l'apertura di fenditure nel terreno e l'intorbidamento delle acque di varie sorgenti.

A causa di questi terremoti morirono 4 persone e molte decine rimasero ferite. Questi eventi contribuirono a peggiorare le condizioni di vita degli abitanti della zona, già precarie, anche per la concomitanza degli eventi bellici della Prima Guerra Mondiale.

Nel bacino del Metauro questa sequenza sismica produsse effetti macrosismici massimi compresi tra il VI e il VII grado MCS, per lo più lungo la media-bassa valle e lungo la costa adriatica. Le località metaurensi nelle quali sono stati documentati danni in seguito a questo terremoto sono le seguenti.

Fano (VI MCS): La scossa del 17 maggio durò circa 25 secondi e fu avvertita molto fortemente da tutta la popolazione; in alcuni edifici furono rilevate fenditure non gravi e la caduta di soffitti, cornicioni e comignoli; crollarono tre piccole case in pessime condizioni e vi fu un ferito. La scossa del 16 agosto, preceduta da un rombo, causò altre lesioni e crolli parziali; due guglie della Cattedrale crollarono, come pure la volta a foglia della cappella Rinalducci. Nella chiesa di Sant'Agostino cadde un grande angelo di stucco e si aprirono fenditure. La chiesa del suffragio fu lesionata. Parte del muro campanario della chiesa di Santa Maria del Gonfalone crollò. La parte centrale superiore del muro di fronte alla basilica di San Paterniano si staccò.

Urbino (VI MCS): La scossa del 17 maggio durò circa 10 secondi e causò fenditure leggere in qualche edificio e caduta di tegole e fumaioli. La scossa del 16 agosto fu fortemente avvertita dalla popolazione, che fu presa dal panico. Caddero intonaci e qualche comignolo.

Urbania (VI MCS): La scossa del 17 maggio fu avvertita molto fortemente e causò la caduta di alcuni comignoli.

Saltara, Calcinelli (VII MCS): La scossa del 17 maggio seminò il panico tra gli abitanti e fece cadere alcuni comignoli. La scossa del 16 agosto durò circa 20 secondi e fece crollare alcuni muriccioli, rese inabitabili 30 case e ne danneggiò lievemente 50.

Lucrezia, Carrara (VII MCS): La scossa del 16 agosto fu fortemente avvertita dagli abitanti. La maggior parte delle 140 case del paese furono lievemente danneggiate e il 4% delle case fu reso inagibile.

Serrungarina (VII MCS): Furono danneggiate 28 abitazioni, di cui 5 furono dichiarate inagibili.

Novilara (VII MCS): Furono danneggiate 31 abitazioni, di cui 5 furono dichiarate inagibili.

Mombaroccio (VII MCS): La scossa del 16 agosto danneggiò 38 case e ne rese inabitabili 4; una chiesa fu chiusa al culto.

Candelara (VI-VII MCS): Furono danneggiate 13 abitazioni, di cui 2 furono dichiarate inagibili.

Montegaudio (VI MCS): La scossa danneggiò lievemente varie case.

Cartoceto (VI MCS): La scossa danneggiò 33 abitazioni, di cui 6 furono dichiarate inagibili.

Marotta (VI MCS): la scossa del 16 agosto causò alcuni danni.

Isola del Piano (VI MCS): la scossa del 16 agosto durò circa 8 secondi e danneggiò lievemente 10 case.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 28.07.2004

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