Beni storici e artistici
Stemma di Eugenio Beauharnais, Duca di Leuchtenberg
L'APPANNAGGIO DELLA CASA DUCALE
Con il Decreto napoleonico del 2 aprile 1808, le Marche entravano a far parte del Regno Italico, già istituito il 26 maggio del 1805 con l'incoronazione di Napoleone Bonaparte Re d'Italia. Quale Vicerè del Regno fu nominato il Principe Eugenio di Beauharnais, figlio di Giuseppina, prima moglie di Napoleone, da essa avuto nel suo precedente matrimonio col Generale Francesco Alessandro. Al Vicerè Eugenio venne assegnato un appannaggio costituito da una parte dei beni immobili ecclesiastici confiscati alla Chiesa per volere di Napoleone; tali beni vennero intestati per voltura catastale come: "APPANNAGGIO DI S.A. IL PRINCIPE VICERE' D'ITALIA EUGENIO NAPOLEONE".
Dopo l'abdicazione di Napoleone e la caduta del Regno Italico nel 1814, il Congresso di Vienna confermò l'appannaggio dei "BENI DELLA CASA DUCALE" a Eugenio, nominato Duca di Leuchtemberg; egli doveva pagare alla Camera Apostolica 160.000 scudi romani, a titolo di laudemio e un canone annuo di 4.000 scudi. Per l'amministrazione dei beni ducali fu istituito un ufficio centrale ad Ancona con sedi distaccate in altre città marchigiane; furono poi inviati dalla Germania (ove Eugenio risiedeva) abili amministratori ed esperti dirigenti d'azienda, che introdussero nuovi metodi di coltivazione e di produzione.
L'8 maggio 1816 fu stipulato un atto notarile tra il Governo Pontificio ed il Principe Eugenio, con il quale si stabiliva che i beni posseduti da quest'ultimo erano concessi in enfiteusi e la Camera Apostolica poteva riscattarli quando lo avesse ritenuto opportuno. Solo nel 1845, in virtù di una transazione tra Massimiliano figlio di Eugenio e la Santa Sede, questa ricomprerà tali beni per 3.740.000 scudi, per rivenderli subito dopo ad una società composta da alcuni nobili romani al prezzo di 3.888.000 scudi.
BIBLIOGRAFIA:
DURANTI 1983, BONASERA 1985, CAPALOZZA 1976
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 09.02.2008




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