Beni storici e artistici
Fossombrone: Mulino di Sorbolongo
- Comune di Fossombrone
- T. Tarugo, affluente di destra del Metauro
- Ubicato in riva sinistra del Tarugo presso Villa Valtresca
- Edificio abitato, mulino completo in tutte le sue parti ma non più funzionante. E' stato anche segheria. Bottaccio e canale di alimentazione presenti
- Ultimo sopralluogo: agosto 1996
- Riferim. carta: 1:25.000 IGM 109 II S.E.
- Simbolo di mulino nella carta 1:25.000 IGM 1948
- In elenco concessioni Genio Civile 1982 (PIERUCCI 1983)
- Documento del 1687 (S.A.S.Fa., Catasto del 1687 n.XI c.90)
- Mappa metà 1800 (S.A.S.Fa., Archivio privato Ferri, busta disegni)
- Bibliografia: BOIANI TOMBARI 1983, LUCERNA 2007, PIERUCCI 1983
NOTIZIE STORICHE
DOCUMENTO DEL 1687
Vi si cita il molino a grano e il suo
vallato presso il fondo Valtresca nel territorio dell'Isola.
S.A.S.Fa., Catasto del 1687 n.XI c.90
L'impianto è censito al Foglio di Mappa 67 del comune di Fossombrone con i numeri di particelle: 25, 49 e 50, ed è segnalato al Foglio 109 della Carta d'Italia II S.E. - Serrungarina -, quota 130. Esso è posto sulla sponda sinistra del Tarugo nei pressi di Villa Valtresca. I proprietari sono Bellucci Lauro e Bellucci Lilia.
Anche questo mulino era inserito nella curte Gualtrescorum, cioè
nel territorio dei Conti Gualtieri; la sua denominazione sta ad indicare che di
esso si serviva soprattutto la popolazione di Sorbolongo, perché quella zona è
priva di corsi d'acqua, utili per attivare mulini e che anche quei territori
erano soggetti, come quelli d'Isola, al governo della città di Fano.
Di questo parla un documento, datato 8
ottobre 1635, in cui si precetta Gian Lorenzo Castellani, affittuario del
mulino da grano della Comunità di Sorbolongo posto nel Tarugo nella corte
d'Isola di Fano, al sequestro di ogni quantità di grano che deve a detta
Comunità per detto affitto. Nell'atto, si precisa che, se il Castellani non
eseguisse appieno quanto gli veniva richiesto, sarebbe stato multato dal
vicario del vescovo di Fossombrone al pagamento di 100 scudi (1).
Questo impianto prende acqua dal Tarugo mediante un vallato lungo 430 metri ed è inserito in un fabbricato piuttosto spazioso, che ha subito un paio di ampliamenti nel corso dei secoli, adattandosi in tal modo alle esigenze delle famiglie dei mugnai, che si sono succedute.
Nei primi anni del Milleottocento diversi
campi nelle immediate adiacenze del mulino di Sorbolongo e di Villa Valtresca
sono stati predisposti a risaie, così come altri, ubicati intorno al castello
di Isola di Fano, e per allagarle si utilizzavano gli stessi vallati dei
mulini.
La scarsità delle precipitazioni nel
periodo estivo però non permetteva il rinnovo continuo dell'acqua per cui
quella che rimaneva nelle risaie finiva per imputridirsi, apportando alla gente
del luogo febbri maligne e morte; di conseguenza le risaie nel giro di una
quindicina d'anni furono dismesse (2).
Anche il mulino di Sorbolongo fu smantellato con l'attivazione di quello a cilindri di Isola di Fano, in quanto tutti i mugnai del posto si erano consociati per costruirlo, e per costringere i loro clienti a far uso costante del nuovo e più funzionale impianto, disattivarono tutti quelli vecchi; l'apparato idraulico di questo mulino rimase, però, attivo, perché era considerato uno dei più funzionali del posto, in quanto possedeva un salto di quattro metri (3): di conseguenza vi fu impiantata una segheria, di cui si servirono per diversi anni i contadini della zona.
Tutto il fabbricato è in buono stato di conservazione ed è abitato dalla famiglia del proprietario: Esso non ha subito sostanziali modifiche in questi ultimi anni. Il locale del mulino conserva le macine; esiste ancora anche un ritrecine, così come il bottaccio, mentre della segheria rimangono solo alcuni congegni.
NOTE
(1) Memorie riferentisi alla Parrocchia di Reforzate ed altri luoghi della Diocesi di Fossombrone raccolte da me Michelangeli Quinto, Parroco di Reforzate, Vol.II, pag.130. Archivio parrocchiale di Reforzate.
(2) BOIANI TOMBARI 1983, pp. 139-148.
(3) PIERUCCI 1983, p. 108.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 24.12.2007




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