Carnevale, feste, tradizioni e lavoro
Carnevale di Fano - Edizione 1930
Cronaca di Fano
Indiscrezioni... carnevalesche
FANO, 1. La maggior parte dei carri carnascialeschi e già in.... cantiere, pronta per esser.... varata. Gli artieri, addetti da tempo alla creazione e allestimento dei nuovi tipi di veicoli, ha fatto quest'anno le cose senza ricorrere alla lesina cosa buona al più per i mestieranti del genere o per gli indigeni di Roccacannuccia, ad esempio....Fra i principali carri (ci permettiamo una confidenza di cui preghiamo i lettori di servirsi con molta riserva) uno rappresenterà le gheise", interessantissimo e.... pericoloso per la tranquillità degli scapoli i quali rischieranno di non pagare più la tassa dei celibi; un altro, il "Trionfo del saxophone" più temibile del primo; un terzo allestito in onore e gloria della frutticultura fanese che ci trasporterà nei classici verzieri delle Espèridi; e poi e poi... : ne riparleremo dopo lo svolgimento del Corso mascherato di martedì 4 marzo corr.
Intanto i preparativi pel Veglione di lunedì prossimo fervono alacremente; i palchi compresa la povera barcaccia della Stampa, sono stati venduti giovedì u.s. ed a famiglie con bella e abbondante prole, ne chiamiamo a testimonio i numi locali: nel parterre del teatro della "Fortuna", nell'atrio, nei corridoi, nei palchi, nei camerini, dappertutto sono stati portati carichi di foglie e fiori tutta una graziosa e ricca selvetta multicolore che trasformerà il nostro Massimo - riscaldato naturalmente - in un giardino incantato esultante della luce di migliala di lampade e di riflettori colorati: una vera feerie (sic! n.d.r.) se il più indiavolato jazz-band non dovesse richiamare alla più ... strepitosa realtà.
Cavalieri e dame gentili e adorabili, in maschere o senza potranno - grazie alla modicità dei prezzi - permettersi il lusso di riposarsi e rinfrescarsi; il bravo Ennio Biagiotti vi ha provveduto con un servizio da tavola sontuoso e prelibato e più di uno scommettiamo, se lèchera les doigts jusqu'aux coudes ...
E le altre sbalorditive sorprese?
Peccato che non possiamo parlarne in questo momento: ma il pubblico lavoratore e disciplinato (e perciò degno di divertirsi) se ne assicurerà lunedì sera senza dubbio.
Da: Corriere Adriatico del 2/3/1930 e La Tribuna del 2/3/1930
*******************Ventimila persone al "corso mascherato" di Fano
Il tradizionale "Corso Mascherato" fanese, celebrato nella Marca e nelle regioni limitrofe, anche quest'anno ha segnato un trionfale successo. Le finestre, i balconi, le terrazze, i palchi improvvisati nelle piazze, il corso Vittorio Emanuele e le vie adiacenti rigurgitavano di oltre ventimila spettatori, tra cui emergevano eleganti signore e graziose signorine attraentissime e ben disposte al più indiavolato tiro di confetti, cioccolatine, coriandoli, meno pericolosi sempre delle loro biricchine occhiate incendiarie. Il corteo ha avuto inizio in via Cavour alle ore 15. Apriva la marcia il carro fastoso della musica seguito dal carro de "La frutticoltura" raffigurante le più appetitose frutta sottoposte alla . grave guardia di un numero N di triccole incartapecorite candidate a far la ... ninna nanna con l'orso a pupo bruciato. Seguivano il maestoso "Trionfo del saxophone" con una dozzina di valletti musicomani presenziati da un mastodontico "capoccia", devoto sacerdote di Bacco; a poca distanza incedeva agile ed elegante nella pura linea architettonica, il bellissimo carro del "Trionfo della Geisha"; poi una ... carrettata di "Reduci del Carnevale di Nizza" nientemeno. Chiudeva la fila il "Carro della Caccia", fuori concorso come il precedente, ma simpaticissimo, vivace, vibrante di mille detonazioni a salve dalle quali un notevole numero di palombelle trattenute da invisibili fili, non avevano nulla da temere. In piazza XX Settembre, affollatissima, sostava uno spettacoloso pupo, qualcosa come un curato di campagna, il flebotomo gaudente o il droghiere pescecane, in attesa della cremazione; la quale si effettuò verso le 19, fra incessanti spari di mortaretti e il generale giubilo. Di grande effetto, in piazza, l'illuminazione elettrica dei carri in gara, ai quali sono stati assegnati i seguenti premi:Primo: L. 3500 al "Trionfo del Saxophone", meglio rispondente alla indole della festa;
secondo: L. 2500 al "Trionfo della Geisha";
terzo: L.2000 al carro raffigurante "La Frutticoltura".
Da: Corriere Adriatico e La Tribuna del 7/3/1930
*******************Il tradizionale Carnevale di Fano
Il Veglione in maschera e il Corso
FANO, 6. II successo straordinario della manifestazione mondana degli ultimi giorni di carnevale costituisce la prova della mendacità di certe frasi fatte e ripetute spesso con senso di desiosa nostalgia.
I lettori abitualmente usano far la tara alle nostre affermazioni, ma per una volta possono e debbono credere
ed accettare come cosa vera, precisamente ed interamente vera, che il « Veglione in Maschera » è riuscito
in modo superiore ad ogni più rosea aspettativa.
Il "Teatro della Fortuna" sfavillante di luce presentava un aspetto fastoso.
Uno spettacolo di bellezza, di luce, di grazia, di giocondità, di allegria che non può essere descritto, perchè, mentre scriviamo, i nostri ricordi sembrano appartenere al regno della fantasia...
Fin dalle 22 si ballava animatamente, ma la folla e il brio raddoppiarono quando incominciò la gaia invasione delle maschere.
La giuria ha assegnato il 1. premio a un gruppo mascherato « La Corte dei miracoli », originalisima e piena di brio, e il secondo alla mascherata «Resurrezione», buona solamente per la trovata.
Colombine, diavoletti, contadinelle, domini, pierrots, arlecchini, clowns, cow boys ecc. ecc.
Si notavano anche molte eleganti tolette dalle tinte chiare e luminose, dalle tinte sobrie e fini, e le vezzose fanciulle e le belle dame danzavano felici, portate dalle dolci note e il tempo sembrava arrestarsi in questa ondata fantasiosa di bellezza e di vita.
A proposito di dolci note ci piace dire una meritata parola di lode al valente direttore d'orchestra e pianista Livio Francolini che si prodigò per tutta la notte.
All'una hanno avuto luogo le cene nei palchi inondate da profluvii di champagne, seguite da un'incessante battaglia di fiori e cioccolatini, indi furono riprese le danze che si protrassero flno alle sette del mattino.
Il nostro entusiasmo di cronisti è perfettamente appagato da questo spettacolo che dimostra il gusto, non solo, ma la perizia di chi è a capo di questa «Società Carnevalesca», e cioè al presidente Filippo Pasqualucci ma intendiamo di estendere il nostro plauso a tutto il Consiglio Direttivo.
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Nell'ultimo giorno di Carnevale, Fano ha avuto il suo carattere di somma giovialità e grande interesse specialmete per i forestieri, venuti da ogni parte.
Una folla vivace e allegra ha invaso le vie e le piazze; si calcola che oltre 30 mila persone abbiano assistito al « Corso Mascherato ».
I carri più ammirati e che hanno avuto rispettivamente il primo, secondo e terzo premio, rappresentavano:
«Il trionfo del Saxofono», «Il trionfo della Gheisa », «Le fruttivendole». Degno di nota un carro del signor
Etelredo Mazza, rappresentante un posto di caccia. Da questo carro si faceva tra l'altro un getto a base di uccelli... cotti, e assai gustosi.
Lo svolgimento di questa manifestazione carnevalesca è riuscita particolarmente gradita e ha sollevato l'entusiasmo del popolo.
Alla sera, fra i rombi sfavillanti dei fuochi pirotecnici, si è conclusa la breve e gaia esistenza del Carnevale; rogo eretto in piazza XX Settembre è stato acceso dai dirigenti il Carnevalone.
Con questa funzione il Carnevale di Fano viene dichiarato chiuso, il rogo non è più che un mucchio di cenere che annuncia la prima giornata di quaresima.
Da: Il Giornale d'Italia del 7/3/1930
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Società Carnevalesca
Ha avuto lugo ieri sera nell'atrio del Teatro della Fortuna (gentilmente concesso), l'assemblea generale dei soci di questa fiorente Società, una delle meglio organizzate del genere nella regione. Dopo la relazione dell'esercizio 1929-30, dal quale è risultato un disavanzo di circa L. 5000, si è addivenuti alla rinnovazione del Consiglio direttivo che è risultato composto dai seguenti signori: Bartolucci prof. Gaetano, Gallari Ettore, Isotti Giuseppe, Isotti Igino, Marchetti Dandolo, Morelli Virginio, Pasqualucci dott. cav. uff. Filippo, Pelonghini Ugolino, Saini magg. cav. Alfredo, Santini avv. Athos, Solazzi cav. Giuliano, Sorcinelli Nicola, Torcoletti Celeste, Viali Ottavio, Zonghetti geom. Carlo. Da: Il Giornale d'Italia del 20/3/1930Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2000
Ultima modifica: 01.03.2006
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