Carnevale, feste, tradizioni e lavoroCarnevale, feste, tradizioni e lavoro

Carnevale di Fano - Edizione 1982

Carnevale di Fano - Edizione 1984

Carnevale di Fano - Edizione 1983


Fano oggi "esplode" con il Carnevale
Carlo Moscelli

FANO - La minaccia del maltempo è consistente: il satellite rnetereologico ha anticipato un'area di bassa pressione proprio sull'Adriatico centrale, ed il "Carnevalvivendo" di Fano rischia di diventare "Carnevalpiovendo". Alla Carnevalesca si spera di non dover puntare tutto su domenica 20 febbraio e che oggi Giove pluvio non faccia le bizze. Dunque, se le condizioni metereologiche lo permetteranno, oggi il Carnevale fanese potrà finalmente esplodere in quello che è il suo momento più tradizionale, il corso mascherato.

La 3.a rete della Rai, dalle 15 alle 15,45 trasmetterà in diretta in tutta Italia la bella manifestazione. I 4 grandi carri allegorici sono pronti: "De Fan…tasia" di Hermes Valentini, "L'oroscopo" di Bruno Radicioni, "vinsurf" di Marcello Battistelli e Sauro Camussi e "Carneval Concerto" di M. Batistelli e Luciano Del Monte, sfileranno preceduti dal Pupo, simbolo del carnevale fanese, e raffigurante quest'anno il personaggio più noto e caro agli italiani (dopo Pertini), Enzo Bearzot. Lo ha modellato con la consueta bravura Bruno Radicioni. E poi vi saranno le mascherate, tra cui, al primo "giro" quella davvero grandiosa dell'Istituto d'Arte "Apolloni"; i complessi folkloristici, con in testa la fanesissima Musica Arabita, che festeggia i suoi 60 anni di vita; poi L'Esina di Jesi e la Tarantella di Rignano sull'Arno.

C'è, naturalmente, il "getto", la caratteristica che distingue il carnevale di Fano da tutti gli altri Carnevali d'Italia: 50 quintali di dolciumi una vera pioggia, dolci coriandoli assieme a quelli di carta.

Sul percorso di viale Gramsci, se il tempo è favorevole, saranno in 50 mila ad assistere e a partecipare; verranno in tanti dai centri vicini ma ci sono tutte le premesse (vedi partecipazione di tutte le Circoscrizioni) per far ritenere che anche i fanesi, dopo averlo un po' snobbato, torneranno vicini al loro Carnevale. Va segnalata poi la simpatica iniziativa, che è anch'essa un ritorno alla tradizione, di alcuni gruppi mascherati che porteranno il Carnevale anche nelle campagne, presso coloro che, non potendosi muovere per vari motivi, non potranno partecipare al Corso mascherato.

Da: Il Resto del Carlino del 13/2/1983

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La prima sfilata a Fano applaudita da quarantamila persone
Non piove ...è Carnevale!
Grande successo per i quattro carri presentati quest'anno: «Azzurro di fan...tasia», «L'oroscopo», «Vin-surf» e «Carneval concerto». Musica più... «arabita» che mai. Copioso getto di dolciumi e solite risse all'arma bianca
Il fiuto del pescatore non sbaglia mai e anche stavolta ha avuto ragione. Non c'è stato verso. Bollettini del tempo catastrofici nuvole cariche di pioggia che non promettevano nulla di buono, persino qualche gelida gocciolina a cavallo del mezzogiorno. C'erano tutti gli elementi per ritenere che il carnevale di Fano fedele alla jellata tradizione degli ultimi anni, avrebbe dovuto alzare bandiera bianca. E invece no. Era scritto che, comunque l'edizione di quest'anno si sarebbe svolta regolarmente. Magari con un po' di batticuore.

Tutto regolare dunque, all'insegna della più genuina allegria. Il pupo Bearzot (c'era anche mamma Rai) ha aperto il corteo alle 17 in punto di fronte a un pubblico via via sempre più numeroso. Alla fine erano in più di quarantamila (molti arrivati da fuori regione) a gridare e applaudire i magnifici quattro carri realizzati dagli artigiani fanesi della cartapesta, indubbiamente i più bravi del mondo.

Un vincitore morale non c'è stato perché tutti e quattro i carri, compreso il "serpentone" degli studenti dell'Istituto d'Arte «Apolloni» molto validi sul piano realizzativo avevano un loro messaggio da trasferire alla gente e la gente li ha apprezzati fino in fondo. Così è stato per l' «Azzurro di fan...tasia», gioco di parole e di pupi per celebrare allegoricamente tutto l'azzurro di Fano dal mare al cielo (ieri per la verità un po' sbiadito) al pesce che più azzurro non si può. Al carro di Ermes Valentini è toccato di aprire la fila seguito a ruota dall'«Oroscopo» di maestro Radicioni un carro con quel tocco di classe in più pienamente giustificato dalla personalità dell'autore. Successo anche per «Vin-surf» di Marcello Battistelli (viva il Bianchello del Metauro) e per «Carneval Concerto» firmato dallo stesso Battistelli e da Luciano Del Monte. Un trionfo di colori e di allegria confezionato in materiali rivoluzionari e (per ora) top secret.

Ma ieri c'è stata un po' di gloria per tutti, per le majorettes, per il complesso toscano Tarantella per la vecchia intramontabile ma sempre più spumeggiale «Musica arabita».

Grande protagonista come sempre il getto di dolciumi copioso forse come mai. E, naturalmente zuffe alla garibaldina per conquistare anche a prezzo di qualche pestatone la caramella o il cioccolato. Per fortuna nessuno è finito all'ospedale. Alla fine l'arrivederci a domenica prossima per la seconda sfilata. E' gradito il sole.

Da: Corriere Adriatico del 14/2/1983

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Più ampia la partecipazione attiva
Questa volta i fanesi sono stati davvero coinvolti nel carnevale
La «riscoperta» delle mascherate ha fatto sì che un maggior numero di persone partecipasse con entusiasmo alla sfilata
FANO — Il Carnevale di Fano ha ritrovato la partecipazione popolare. Non ci riferiamo tanto all'entità ed alla consistenza del pubblico presente alla prima sfilata peraltro disturbata non poco dall'incertezza del tempo quanto al numero di persone che hanno preso parte attiva alla manifestazione fanese, lasciandosi coinvolgere direttamente e spingendo anche gli altri ad avvicinarsi con fare meno distaccato alla più tradizionale delle feste fanesi.

Dopo tanti anni è la prima volta che lungo il viale percorso obbligatorio dei carri allegorici, sono sfilati assieme ai mastodontici «pupi» di cartapesta tanti gruppi mascherati così allegri e briosi.

Riteniamo che proprio questo sia l'aspetto nuovo che emerge in questa edizione del Carnevale dell'Adriatico ed è certamente un fatto degno della migliore considerazione perché solo coinvolgendo in maniera attiva sempre più persone si può sperare in una svolta ed in una crescita della manifestazione rimasta per troppo tempo ancorata a schemi un poco logori e superati.

Senza nulla togliere ai carri allegorici che rappresentano pur sempre un elemento caratteristico e caratterizzante del nostro carnevale (da dire fra l'altro che il livello qualitativo quest'anno si è fatto più elevato), la nota più simpatica più gaia e più gradita è venuta dalle mascherate. Mascherate che — è bene ricordarlo — in sé non rappresentano un fatto nuovo per la manifestazione fanese; solo che probabilmente non erano state ben valutate nell'economia del carnevale e quindi non erano più state proposte.

La sfilata di domenica invece ha dimostrato come questo elemento sia di fondamentale importanza perché si contrappone con la sua dinamicità alla staticità dei carri allegorici perché ravvivano il percorso e soprattutto limitano la presenza di tempi morti che sono stati sempre il più grosso neo della manifestazione fanese.

Di questo «ritorno» graditissimo, occorre dare atto e attribuire a chi più di ogni altro si è impegnato a che si potessero realizzare queste mascherate.

In particolare vorremmo riferirci all'Istituto d'Arte Apolloni che a nostro parere ha tutte le possibilità per poter giocare in futuro un ruolo fondamentale nel carnevale fanese (e la dimostrazione è venuta proprio dalla splendida mascherata presentata domenica) e alla 4 Circoscrizione che ha fornito un contributo notevolissimo partecipando col suo gruppo simpatico e vivace di clowns.

Da: Corriere Adriatico del 15/2/1983

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Fano, il carnevale è telegenico per milioni di spettatori
Grande successo della sfilata di domenica. Maschere a Urbino.
Il Carnevale di Fano ha sfidato questa volta anche Giove Pluvio ed i coriandoli ed i dolciumi hanno prevalso sulle gocce d'acqua. Con molto batticuore la Carnevalesca aveva preso la decisione: il Carnevale si fa! Troppo ghiotta l'occasione di una ripresa diretta della Rai diffusa in ogni parte d'Italia.

Ma un acquazzone poteva letteralmente "squagliare" i carri, mandando all'aria un lavoro di mesi e diversi milioni. La dea Fortuna questa volta, ha aiutato gli audaci e sul percorso di viale Gramsci, inizialmente poco affollato, si sono riversate migliaia di persone per ammirare la fantasmagorica sfilata. Applausi scroscianti al "serpentone" dell'Istituto d'Arte ed alla sua favolosa mascherata; ai giocosi complessi tra i quali faceva spicco la sessantenne Musica Arabita che Piovene lodò come esecutrice di "jazz italiano" e Malaparte magnificò come ineguagliabile espressione di folklore; ai 4 grandi carri allegorici che, per giudizio unanime, sono apparsi quest'anno migliori di quelli del recente passato, il grandioso "De Fantasia" di Hermes Valentini, il raffinato "Oroscopo" di Bruno Radicioni, il gran movimento di "Vin surf" di Marcello Battistelli, il rutilante "Carneval Concerto" di Del Monte.

E poi il getto, dolce tradizione del Carnevale fanese, incrementato quest'anno dal lancio di altri simpatici oggetti. Le solite zuffe per conquistarsi qualche cioccolatino, ma senza gravi incidenti.

Domenica prossima si ripete, sperando in una magnifica giornata di sole: il Carnevale 83 la merita perché ha dimostrato di essere tornato grande e soprattutto partecipativo. Tornando alla "diretta" realizzata dalla Rai va detto che tutto è funzionato alla perfezione e che il Carnevale di Fano ha fatto bella mostra di sè davanti a milioni di telespettatori.

Il bel volto di Francesca Roberti e le parole di Alberto Berardi hanno fatto da cornice al commento del giornalista Alberto Pancrazi.

Oggi, martedì grasso, due appuntamenti: al mattino in piazza la sfilata del "serpentone" dell'Istituto d'arte e al pomeriggio alle 15 la Mascheratalonga per le vie del centro.

Da: Il Resto del Carlino del 15/2/1983

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Una conclusione trionfale a Fano, tanta gente anche a Pesaro
Carnevale, arrivederci all'84
Circa cinquantamila persone hanno assistito alla seconda sfilata fanese. Un «bis» allietato dal bel tempo. Bruciato il «pupo» Bearzot in piazza XX Settembre. Felice esito anche per la sfilata pesarese malgrado la concomitanza
Cinquantamila persone per un Carnevale che ha saputo rinnovarsi rimanendo fedele ad una tradizione collaudata e irrinunciabile. Per Fano ieri è stato un trionfo. Un fiume di gente, ma sarebbe più appropriato dire un mare di gente (saranno stati almeno cinquantamila) ha dato l'addio al carnevale '83 sotto un cielo finalmente sereno che ha saputo dare ai colori della sfilata fanese il giusto sfavillio, la più genuina intensità.

L'ultimo atto è andato in scena senza sbavature come del resto il primo, una settimana fa, quando qualche nube di troppo aveva fatto restare mezza giornata col naso in su quelli della Carnevalesca.

Una replica perfetta che in molti hanno voluto "rigustare" per la seconda volta per apprezzarne fino in fondo tutti gli aspetti. Ancora applausi dunque per i quattro carri allegorici ("Azzurro di fan—tasia", di Ermes Valentini, "Oroscopo" di Radicioni, "Vinsurf" di Battistelli e "Carneval Concerto" dello stesso Battistelli e di Luciano Del Monte). Per i ragazzi dell'Istituto d'Arte Apolloni che hanno portato col loro "drago" e la loro bella maschera un'autentica ventata di novità, una nota ancor più squillante in un concerto dove non si sono registrare "stecche" di sorta.

Un solo "peccato". La fine ingloriosa (ma prevista) del pupo Bearzot. Mai come stavolta il sacrificio del simpatico pupazzo emblema del carnevale fanese si è rivelata densa di significati. Va bene la "purificazione", ma quanti ieri sera mentre il C.T. andava a fuoco non hanno pensato alla recente "magra" di Cipro?

Ma se a Fano è andato tutto a gonfie vele altrettanto si può dire anche di Pesaro dove malgrado la scomoda e inevitabile concomitanza (la sfilata in programma domenica scorsa è stata rinviata a ieri per la pioggia) alcune migliaia di persone tra grandi e piccini in maschera hanno assistito al "coreto" (corteo? n.d.r.) dei carri allegorici ben organizzato da parecchie (parrocchie? n.d.r.), "scouts" e comune.

Tra i carri più applauditi quello confezionato dalla parrocchia di San Carlo Borromeo intitolato "i pagliacci". Un'esperienza sicuramente da ripetere evitando per quanto possibile la coincidenza del carnevale pesarese col "fratello maggiore" fanese.

Da: Corriere Adriatico del 21/2/1983

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Maschere carri e allegria
Un carnevale da ricordare. Fano ha certamente chiuso nel migliore dei modi l'edizione invernale di questa grande manifestazione folcloristica che ha attirato decine di migliaia di spettatori. Ciò che ha colpito di più è stata la varietà e la vivacità del corso mascherato. Non solo quattro carri allegorici e pochi complessi bandistici, ma una serie di mascherate, piccoli carri, tanta voglia di divertirsi. Questa fotocronaca ne è la conferma.
  1. Ecco "I Puffi" uno dei carri più applauditi allestito dalla Quinta circoscrizione con la scuola materna di Cuccurano;
  2. "I clown" della Quarta circoscrizione, così bizzarri e pazzerelli;
  3. il tradizionale Pupo, dedicato quest'anno a Bearzot e alle imprese degli azzurri al Mundial spagnolo;
  4. ancora un clown su una strana biciclettina;
  5. il carro col drago allestito dall'Istituto professionale;
  6. "Azur de Fan... tasia", uno dei quattro grandi carri che insieme a "Vinsurf", "L'oroscopo" e "Carneval concerto" ha strappato applausi e consensi.
Insomma una grande chiusura che ha confermato la riuscita dell'edizione '83 della manifestazione con la "ciliegina" della diretta tv nazionale di due domeniche fa. E' un invito a proseguire su questa strada. Unica nota stonata, che va sottolineata, è stata la mancanza della maschera dell'Istituto d'Arte alla sfilata conclusiva. Peccato. Gli spettatori si aspettavano di vederla perché nelle precedenti uscite aveva suscitato molti consensi. Invece il preside ha avvisato sabato pomeriggio che non avrebbe dato il permesso per farla sfilare. Perché?

Da: Il Resto del Carlino del 22/2/1983

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EDIZIONE ESTIVA
Domenica da capogiro
Da oggi a Fano la tradizionale Festa del mare
Domani nuoto, sagre e il Carnevale dell'Adriatico
Tra oggi e domani il clou dell'estate fanese: mai s'erano viste insieme tante manifestazioni, troppe per alcuni, che sarebbe stato meglio centellinarle. Ma s'è fatto forse di necessità virtù. Festa del Mare e Carnevale dell'Adriatico faranno la parte da leone, con gastronomia di ogni tipo e musica, ma vi sarà anche lo sport, nuoto e vela naturalmente, ed un po' di cultura con la replica, domenica sera, di un delizioso «Elisir d'amore» con la bravissima fanese Patrizia Orciani. Unico spettacolo a pagamento del week-end, ma vale la pena non perderlo.

Alla Festa del Mare ed al Carnevale musicale, divertimento e spettacolo gratuiti e gastronomia di ogni tipo a prezzi buoni. Dunque ce n'è per tutti i gusti: per gli sportivi oggi e domani sui campi dell'ex-Arena Corso le finali del torneo nazionale di tennis «27.ma Coppa Città di Fano», cat. C e nella zona Lido, un campionato zonale «Optimist» ed una regata «Europa».

Domani nuoto alla piscina di Sassonia in 350 per lo «Sprinter Day», nel pomeriggio, al Lido, la 12.ma edizione della Nuotata Longa, agonismo e spettacolo insieme.

La Festa del Mare inizia oggi con la Fiera, poi nelle 4 piazzette della zona Lido-Porto, ottima gastronomia marinara al suono di allegre orchestrine: al Lido vongole in guazzetto, al Calafati cozze alla pureta e penne alle sarde, ai Caduti del Mare brodetto alla Ghighi e alla piazzetta della Lanterna rustita.

Domenica bis serale di gastronomia: al mattino Messa sul cassero della «Marco Polo» con successiva uscita in mare dei motopesca per la deposizione di una corona d'alloro; premiazione di vecchi «lupi di mare». In rada un mezzo della Marina.

Domenica 7 agosto, assieme alla Festa del Mare, il Carnevale Estivo dell'Adriatico sull'inedito percorso Pincio-viale Buozzi-via delle Rimembranze: sfileranno i carri «De Fan... tasia» di Valentini, «L'oroscopo» di Radicioni e «Vin... surf» e «Carneval-concerto» di Battistelli, i «Trampolieri» di Reforzate, «Gli sbandieratori» di Gubbio, «La banda caratteristica» di Savignano sul Rubicone e maschere locali.

Primo giro con il tradizionale «getto» di quintali e quintali di dolciumi, secondo giro con la luminaria. Poi tutti a cena, all'aperto, con la Sagra delle Sagre e la Gastronomia Marinara al Porto in attesa dello spettacolo pirotecnico che concluderà il fantastico week-end fanese.

Il Carnevale, che ha avuto questa estate assai strane vicende, con il noto annullamento della prima data prevista, spera di bissare il grande successo invernale.

Da: Il Resto del Carlino del 6/8/1983

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Orari
Oggi, ore 9, zona Lido, Campionato zonale classe «Optimist» e regata classe «Europa». Ore 9, campi ex-Arena, Torneo Nazionale di Tennis, cat. C. Ore 17 a Ponte Sasso: Festa del mare. Ore 17, a Fano, Fiera del mare. Ore 19.30, nelle piazzette del Lido - Porto, gastronomia marinara. Ore 20: musica allegra nelle piazzette. Domani, ore 9: Ricordo dei Caduti del mare. Ore 9, piscina di Sassonia, «Sprinter Day». Ore 17, Lido di Fano, Nutata Longa. Ore 19, viale Buozzi, Carnevale estivo dell'Adriatico, ore 19,30, Lido, Sagra delle sagre Ore 21, Corte Malatestiana, «Elisir d'amore». Ore 24, zona Lido, spettacolo pirotecnico.

Da: Il Resto del Carlino del 6/8/1983

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Fano: nel programma di questa giornata «campale» figura anche la Festa del Mare
Gran domenica con Carnevale e Nutata
FANO — Senza dubbio quella odierna è la giornata più densa di manifestazioni e di avvenimenti che la stagione estiva possa riservare ai cittadini e agli ospiti di Fano.

Ben tre appuntamenti nella giornata di oggi, tutti da non perdere, perché da sempre, sia pure sotto profili diversi, rappresentano il meglio che la città riesce ad offrire in estate. Cominciamo da quello più prestigioso: il Carnevale d'estate, il cui programma ha preso avvio mercoledì coi «Quattro Cantoni» e si concluderà oggi con la sfilata dei carri allegorici, la parata dei complessi, dei gruppi folkloristici, delle mascherate, il lancio dei dolciumi, le luminaria, la gastronomia delle sagre e lo spettacolo pirotecnico al Lido. Come abbiamo avuto modo di accennare nei giorni scorsi è stato mutato il percorso che lascia la zona mare per portarsi nella città storica, a ridosso della Porta Romana e dell'Arco d'Augusto, tra il Pincio ed il viale Buozzi.

Non sono cambiati i carri allegorici, i quattro stupendi carri che già hanno sfilato lo scorso inverno e che hanno per titolo «De Fan ... tasia» di Valentini, «L'Oroscopo» di Radicioni, «Vin ... Surf» di Battistelli e «Carnaval Concerto» pure di Battistelli. Sempre oggi Festa del Mare con cerimonie ufficiali nella mattinata e gastronomica e musica nel tardo pomeriggio e durante la sera nelle quattro piazzette della zona del Lido-Porto.

Mattina e pomeriggio dedicate all'agonismo sportivo con lo «Sprinter Day», manifestazione interregionale di nuoto che si terrà nella Piscina di Sassonia e con la ormai tradizionale «Nuotata Longa» la gara internazionale di nuoto per amatori giunta ormai alla sua 12.a edizione, che si svolgerà, come di consueto, in mare aperto nella zona del Lido. C'è solo l'imbarazzo della scelta.

Da: Corriere Adriatico del 7/8/1983

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Oltre ventimila persone al Carnevale Estivo
Fano, la piccola Rio
Successo senza precedenti per la versione «estiva» del Carnevale di Fano. Un mare di gente (è proprio il caso di dirlo) ha abbandonato la spiaggia per invadere le vie lungo le quali si è svolta la sfilata dei carri allegorici, gli stessi già applauditi l'inverno scorso.

Applausi a non finire per il «Fan...tasia» di Valentini, l'«Oroscopo» di Radicioni, il «Vin..surf» di Battistelli e il «Carneval Concerto» sempre di Battistelli.

Almeno ventimila persone (ma il calcolo ovviamente è approssimativo e suscettibile di ulteriori arrotondamenti) hanno seguito la parata dei complessi, dei gruppi folcloristici, ammirato le «luminaria, gustato dolciumi piovuti dal ciclo, la gastronomia delle sagre e lo spettacolo pirotecnico al «Lido».

Insomma una giornata memorabile per tutti coloro che hanno voluto tenere fede ad un appuntamento entrato a far parte della cultura della città, ma anche per quanti, soprattutto turisti e villeggianti, hanno colto l'occasione per fare la conoscenza con uno degli spettacoli più pittoreschi della penisola.

Da: Corriere Adriatico del 8/8/1983

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Carnevale e nutata, che folla!
Migliaia e migliaia di persone, fra cui tantissimi turisti provenienti dalle vicine località balneari, hanno affollato ieri a Fano sia le spiagge, in particolare la zona Porto - Lido dove si teneva la festa del mare, che il carnevale estivo dell'Adriatico. Quest'ultima manifestazione, sull'inedito percorso di viale Buozzi, ha fatto registrare un grande successo, sia durante le sfilate dei carri allegorici che dopo, quando, in tanti, si sono fermati a mangiare all'aperto agli «stand» della sagra delle sagre. Gran pubblico anche alla Mutata Longa tenutasi in condizioni di mare avverse che hanno messo a dura prova i concorrenti. Tra le donne ha vinto l'anconetana Elisabetta Rita; tra gli uomini terza vittoria consecutiva del senigalliese Marco Berluti.

Da: Il Resto del Carlino del 8/8/1983

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Fano brinda al successo di una domenica favolosa
Si rinnova il trionfo del carnevale tradizionale
E' stata «una domenica bestiale» per dirla con la canzone di Fabio Concato: mai si era vista a Fano, sia pur in una domenica d'agosto, tanta gente. Sono venuti dalle vicine spiagge della Romagna, da tutte le Marche, ma tanti sono stati anche quelli che, solo in transito, si sono fermati attirati soprattutto dal Carnevale.

Circa 20mila persone sul percorso di viale Buozzi, rivelatosi suggestivo ma forse troppo piccolo per tanta gente, ed almeno altrettante al Lido e nella zona del Porto per la Festa del Mare dove poi, sino a mezzanotte si sono riversati gli spettatori del Carnevale per mangiare all'aperto in attesa del grandioso spettacolo pirotecnico finale. La «domenica bestiale» fanese aveva avuto un prologo il mattino, con la Messa sulla tolda della nave del Marco Polo e la successiva uscita in mare dei motopescherecci per depositare al largo una corona d'alloro a ricordo dei Caduti del Mare: sui natanti autorità politiche locali, con alla testa il vice - presidente del Consiglio, on. Arnoldo Forlani. Non pochi dei «gitanti» hanno pesantemente accusato il mare molto mosso che poi nel pomeriggio ha reso improba la fatica dei 112 partecipanti alla XII edizione della Nutata Longa. Lo straordinario è stato che, nonostante le migliaia e migliaia di persone al Carnevale ed al Lido, non è che le altre spiagge fanesi, Sassonia, Ponte Sasso, Torrette e Marotta si fossero svuotate; e c'era, domenica sera, anche tanta gente alla replica de «L'Elisir d'amore».

Nonostante la scarsa pubblicizzazione e le note traversie che lo avevano relegato ad una data di ripiego, il Carnevale Estivo dell'Adriatico ha dunque fatto segnare un nuovo successo: gli ingredienti semplici della tradizione, che qualcuno vorrebbe cambiare, si sono dimostrati ancora una volta i più adatti a raccogliere gente. La musica, la gastronomia e l'allegria non hanno bisogno di «innovazioni» che rischiano di richiamare, come già accaduto in una precedente e fallimentare esperienza, solo poche centinaia di persone. Se davvero poi si vuole qualche «innovazione» a tutti i costi, l'unica potrebbe essere quella di costruire carri allegorici più piccoli, che possano sfilare anche al Lido, o per le vie del Centro Storico. [Carlo Moscelli]

Da: Il Resto del Carlino del 8/8/1983


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2000
    Ultima modifica: 04.01.2006

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