Carnevale, feste, tradizioni e lavoroCarnevale, feste, tradizioni e lavoro

Crescia (di ieri)

Crescia di granoturco

Crescia sfogliata


La crescia sfogliata ha avuto origine nell'urbinate, dove si prepara tuttora in numerose case e nelle sagre di numerosi centri della provincia.
Dall'entroterra si è diffusa pian piano anche sulla costa grazie anche alla simpatia e all'abilità della signora Zina, urbinate verace, che per molti anni ha gestito con successo sul lungomare Sassonia di Fano il locale rustico "La Fornarina", dove era possibile gustare numerose specialità del nostro entroterra come il prosciutto del Montefeltro, la caciotta urbinate, fagioli con le cotiche, trippa e la crescia sfogliata con erbe di campo, lonza oprosciutto. A "sfogliare" la pasta all'uovo, provvedeva con la sigora Zina e una schiera di laboriose donne di campagna che ripetevano, ogni giorno, un antico rituale sulla "spianatora" nel quale erano impareggiabili maestre le nostre mamme.

Si impasta 1 kg di farina, 1 uovo intero, un po' d'acqua fredda, un tocchetto di strutto, sale e pepe. Si lavora col mattarello fino ad ottenere una sfoglia abbastanza erta che si unge abbondantemente con strutto non molto denso. Arrotolando la sfoglia, senza stringerla troppo, si ricava un lungo "bigolo" a più strati concentrici dal quale si staccano tanti pezzi che, a loro volta, si arrotolano su loro stessi. Si lasciano riposare e poi si schiacciano col matterello a forma di dischi. Si cuociono, infine, su una piana di ferro o di pietra arroventate. Le crescie si girano spesso e si tolgono dalla lastra non appena cominciano ad indorare.
Si mangiano calde con salsiccia, erbe di campo, prosciutto, lonza, formaggio e buon vino rosso.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 01.04.2005

Nessun documento correlato.


Crescia (di ieri)

Crescia di granoturco