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Il gioco del pallone al bracciale a Fano


Il gioco del pallone, di cui vogliamo parlare, a Fano non si pratica più da molti anni.
Si usava una palla di pelle gonfiata molto dura, si lanciava con il bracciale munito di “bischeri”, cioè pioli di legno.
I giocatori erano complessivamente sei; tre per parte, detti: la battuta, la spalla, il terzino.
Il “mandarino”, colui che dava il via al gioco, (Bisbucion o Mercanti) gettava da mezzo il campo la palla al giocatore della “battuta” e così iniziava il palleggio. Commetteva fallo chi lanciava la palla fuori dal campo. Poi c’erano le volate: quando il pallone era gettato con forza lontano, ma sempre in direzione del rettangolo di gioco, la gente gridava : “A bevaaaa…”.
Il gioco si contava: quindici, trenta, quaranta, gioco. Lo “strillone” o arbitro, annunciava il punteggio. Numeroso pubblico assisteva alle partite, molte erano anche le scommesse in denaro tra i sostenitori o tifosi dei rossi e i sostenitori dei turchini: così si nominavano le squadre in campo.
La famiglia Cibino ha dato alla squadra fanese diversi e rinomati giocatori.
Il gioco richiedeva prestanza fisica e resistenza non comuni.
Il campo da gioco, detto “sferisterio”, a Fano era a borgo Cavour (1), dove attualmente sorgono i capannoni della Carnevalesca. Le partite si svolgevano nel pomeriggio dei giorni feriali e nei festivi.
Le squadre più forti e rinomate, oltre a quella di Fano, erano quelle di Mondolfo, Mombaroccio, Jesi, Treia e altre provenienti dall’Emilia Romagna.

Da: "La vecchia Fano", AMADUZZI, 1981

NOTE
(1) Ubicato più propriamente lungo l'attuale Via XII Settembre ("Via della Stazione"). Il campo da gioco è riportato in una carta di Fano del 1909 (SELVELLI 1909).

Le partite di pallone allo sferisterio

FANO, 26- Allo sferisterio “Sorcinelli” si sono disputate le interessanti partite di pallone al bracciale, che hanno richiamato molti sportivi entusiasti di tale gioco.
Dopo le prove di Ricca, campione italiano del pallone elastico, è sceso in campo il giocatore Macrelli, che in coppia con Walter, ha fronteggiato il duo Collina-Ferri.
La partita che nei primi trampolini volgeva a completo favore dei rossi Macrelli-Walter per due giuochi, ha visto poi la offensiva degli azzurri, i quali hanno rimontato gli avversari – veramente temibili per forza e perizia – battendoli definitivamente per sette giuochi.
Ha funzionato il totalizzatore.

Da: “La Tribuna” – 27 aprile 1938

Altre notizie storiche sul gioco del pallone al bracciale a Fano

A Fano il pallone al bracciale venne praticato sin dall'inizio del Seicento nella Piazza del Trebbio (oggi Piazza Costanzi), documentato da questa registrazione contabile tra le spese comunali straordinarie: "10 ottobre 1618. Messer Gio. Pietro Passeri fiorini cinque, che li ha concesso il Magnifico Consiglio Speciale per supplire al risarcimento del matonato al Trebbio di Santo Antonio, dove si gioca al pallone" (2).
Nella prima metà dell'Ottocento le sfide "al bracciale" venivano esercitate anche sotto il Baluardo (Bastione Sangallo). In conseguenza delle continue lamentele da parte dei reigiosi del Convento di S. Francesco di Paola, dei proprietari dei Palazzi al Trebbio (Ferri, Tonelli, Tomani) e del Parroco della Chiesa di S. Antonio a causa dei danni provocati dal pallone agli edifici, si decise nel 1863 di trasferire le contese sotto le mura di S. Leonardo che, in seguito, vennero adeguatamente elevate di 4 metri (3).
Dopo quattro secoli di successi, a metà del Novecento, il "bracciale" decadde, soppiantato da altri sport.

NOTE
(2) Sez. Archivio di Stato di Fano, Depositaria, vol. 234, c. 77r.
(3) Sez. Archivio di Stato di Fano, Carteggio anno 1868, titolo XVIII, rub. 93, art. 4.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 30.01.2005
    Ultima modifica: 19.12.2012

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