Il grembiule (la paranansa e el paransón)

“La paranansa” è un indumento usato, oggi, soltanto da vecchi artigiani e dalle donne in campagna per proteggere i vestiti, dalla cintola in giù, durante il lavoro. È un semplice telo rettangolare al quale sono cucite due fettucce agli angoli di uno dei due lati minori per fermarla ai fianchi della persona.
E' detta “Paransón” quando copre anche il petto ed è sorretto da un’altra fettuccia al collo (1).
Un tempo era largamente usata nei lavori domestici, dal falegname, dal fabbro, dal calzolaio, dal muratore, dagli artigiani in generale.
La massaia ne aveva una bianca per i lavori in cucina e un’altra colorata per tutti gli altri lavori; la donna sollevando i due angoli inferiori e annodandoli alle fettucce sui fianchi otteneva una specie di sporta, “la gaida”, nella quale teneva i suoi lavori di cucito e a maglia; quando andava in campagna ci deponeva le erbe commestibili per mangiare cotte o in insalata; oppure ci metteva piccoli pezzetti di legna e fuscelli per il focolare.
La donna anziana, d’inverno, ci copriva le mani e lo scaldino. Sciolta dai fianchi rendeva il servizio di un grande fazzoletto per formare “la glupa” .
“la paranansa” ha sempre ed ovunque accompagnato la donna, specie le contadine che ne avevano una anche per le feste. Durante il lavoro ci asciugavano il sudore; ci strofinavano le mani; qualche angolo serviva anche per il naso dei bambini.
“La paranansa” ha avuto la sua storia migliore; per alcuni lavori altri indumenti l’hanno sostituita, ma ci sarà sempre gente che la indosserà per la semplicità dell’uso, per il modestissimo costo e per i moltissimi servigi che offre.

Da: "La vecchia Fano", AMADUZZI, 1981

NOTE
(1) Anche "sinâl" in dialetto fanese.