L'attività del Teatro Apollo, il cui ingresso è situato a Mondavio in Piazza Della Rovere, è stata viva in particolare durante il secolo XIX. Nel 1789 è costituita la Società del Condominio fra Comune e cittadini e, nell'agosto dello stesso anno sono approvati i regolamenti dell'Accademia del Teatro, formata da soci e associati.
In realtà l'esistenza del fabbricato è precedente e, a giudicare dallo stile, risale al periodo tra 1500 e 1600, ma non esistono documenti nell'archivio comunale che rivelino la sua data di costruzione.
Allo stesso modo la trasformazione in teatro di quella che in passato fu la chiesa di San Filippo Neri termina nel 1789 ad opera di architetti che si sono rifatti agli schemi di G. Torelli (1608 – 1678). Questi architetti appartengono al gruppo che nel 1700 – 1800 costruì un po' dovunque nelle Marche i teatri detti "all'italiana".

Pur essendo piccolo per capienza (110-120 posti), il teatro Apollo è stato un piccolo gioiello costituito da: soffitto interamente affrescato, 37 palchi suddivisi in tre ordini, atrio, ambiente per il caffè situato tra il I e il II ordine di palchi e due camerini per gli attori. Il pavimento era in legno, le scale in pietra, l'illuminazione a petrolio e successivamente ad olio vegetale; era prevista, inoltre, una sala al secondo piano per le riunioni del Condominio.

Il teatro è operante per tutto il 1800, usato per rappresentazioni di buon livello organizzate dall'Accademia Teatrale e, saltuariamente, per feste da ballo. L'attività è però sospesa a causa della guerra negli anni 1915-18 e i locali vengono abbandonati fino ad essere dichiarati inagibili nel 1928. Negli anni seguenti il teatro è usato, sotto la responsabilità degli organizzatori, per varie manifestazioni e dal 1947, per alcuni anni, come cinema.

Il Condominio viene sciolto ufficialmente nel 1956, quando il teatro è ormai fatiscente. Nel 1983 il Comune approva un progetto di lavori di consolidamento che consentono di salvare l'edificio ma, internamente, il teatro è ancora inutilizzabile.