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Pesca con il palangaro

Pesca con il cogollo o bertovello

Pesca con la bilancia (quadro) e la lucerna


Nel gruppo delle reti da raccolta vengono compresi quegli attrezzi costituiti da un telo di rete che, quando si salpano con movimento dal fondo alla superficie, catturano gli organismi. I più diffusi sono le bilance quadrate che caratterizzano il paesaggio italiano in prossimità di foci di fiumi, canali e porti.
Attualmente (2007) la bilancia lungo il litorale marchigiano ha perso l'uso professionale ed è utilizzata solo a scopo amatoriale.

La bilancia (in fanese quadro, "quâder") è formata da un'armatura che sostiene la rete e da un insieme di sostegni e carrucole per facilitare il sollevamento. In alcuni casi, per concentrare il pesce sotto la rete, è utilizzata una lampada che viene sollevata di tanto in tanto. Questo attrezzo ha dimensioni che possono anche superare i 10 metri di lato; è collegato ad una struttura lignea a palafitta con una piattaforma, un casotto e una lunga passerella sporgente nell'acqua. Il casotto viene usato per riposarsi, cucinare il pesce e tenere materiali. I pesci catturati vengono raccolti con la "vòliga", sacchetto di rete dotato di un lunghissimo manico.
A Fano, con la costruzione della nuova area portuale, i vecchi "quâder" e relativi casotti sono stati smantellati, sostituiti da nuove strutture ubicate nel molo di ponente.

Un'altra bilancia usata nel Porto di Fano era la lucerna ("lugérna"), montata su un carrello mobile.

La pesca con la bilancia viene esercitata da maggio a settembre; si pescano principalmente anguille, passere, aguglie, cefali e gamberetti.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2001
    Ultima modifica: 11.11.2010

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