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Fano: i quartieri fuori del centro storico

Il territorio comunale di Fano

Le vie di Fano cent'anni dopo (2007)


Le foto in bianco e nero risalgono ai primi del XX secolo, mentre quelle a colori sono state scattate sabato 4 agosto 2007, dalle 8 alle 10, cercando il più possibile di scegliere lo stesso punto di vista di quelle del secolo scorso.

Porta d'Augusto

Nella foto dei primi del 1900 l'Arco d'Augusto appare scurito dalle incrostazioni depositatesi nel tempo. Passanti curiosi stazionano sotto l'arco; si vede anche un carretto parcheggiato. Sul fianco della chiesetta di S. Michele, posta sulla destra dell'Arco, la scritta "abbasso i preti".

Nella foto del 2007 l'Arco è stato riportato da un recente restauro al colore primitivo del calcare bianco e la chiesetta di S. Michele è coperta perchè in fase di restauro. Ormai la gente non si meraviglia più di chi scatta le foto, ma si muove indaffarata a piedi e in bicicletta. Le auto sono parcheggiate sin presso il monumento.

Porta d'Augusto e Pincio

Nella cartolina usata per il confronto viene indicata la data: anno XVIII dell'Era fascista (il 1940). La zona del Pincio, visibile sulla sinistra, è stata sistemata a giardino pubblico con termine dei lavori nel 1937 e chiamata "Giardini Roma", dopo aver abbattuto gli edifici che vi si trovavano, tra cui il Mulino di Porta Maggiore. Vi è stata posta su un basamento di marmo la statua di Cesare Ottaviano Augusto, copia in bronzo dell'originale che si trova a Roma ("simulacro di Augusto donato dal Duce a Fano"). A destra dell'Arco d'Augusto svettano i campanili del Duomo e di Piazza XX Settembre. Passano pochi pedoni, un carretto a mano ed è parcheggiata una sola automobile.

Nella foto del 2007 la chiesetta di S. Michele sulla destra è coperta perchè in fase di restauro, il campanile del Duomo, abbattuto nel 1944 a seguito degli eventi bellici, è stato sostituito con un altro che ne richiama la forma. Il traffico di autoveicoli è molto aumentato e con automezzi parcheggiati ovunque.

Via Roma e Porta Maggiore

Nella foto dei primi del 1900 si vede Porta Maggiore (detta allora Porta Mazzini) ancora collegata alle mura difensive adiacenti. Davanti stazionano alcuni passanti incuriositi e un uomo con un carretto a mano. Presso la casa posta all'incrocio tra la Via Flaminia e il Viale Umberto I (l'attuale Viale Gramsci) sosta un carro con cavallo protetto da una coperta sul dorso. Questo edificio era adibito a stallaggio con alloggio e al di sotto vi scorreva il canale che partendo dal Vallato del Porto portava l'acqua al Mulino di Porta Maggiore.

Nella foto del 2007 sono evidenti i cambiamenti: negli anni dal 1930 al 1940 le stanze sopra Porta Maggiore e lo stesso tetto furono asportati e sostituiti con merlature, venne abbattuta la parte di bastione del Nuti collegato alla Porta creando un varco davanti all'Arco d'Augusto (prima non visibile), fu demolito l'edificio sotto cui scorreva il canale ed interrato il canale stesso. Già alle otto del mattino il traffico si è fatto intenso, convergendo qui i mezzi provenienti dalla Via Flaminia e che percorrono la Nazionale.

La cartolina, del 1940 circa, mostra la stessa zona della foto di inizio secolo, ma già le demolizioni e il riempimento del canale sono avvenuti e in più sulla sinistra è stata costruita una villa circondata da pini al posto dell'edificio abbattuto. La didascalia recita: Fano - tre civiltà e tre stili: Roma, il Quattrocento, il Novecento.

Nella foto del 2007 le ville sulla sinistra sono nascoste dagli alberi; manca comunque la villa raffigurata nella cartolina.

Porta S. Leonardo e Borgo Cavour

Nella foto dei primi del 1900 si vede la Porta San Leonardo (detta anche Porta Cavour), sulla quale sono affissi due manifesti pubblicitari: uno dell'Albergo-ristorante Miramare in via Montevecchio, l'altro della Ditta Annibale Magini sul "seme bachi". Si vedono alcune persone fuori e dentro la porta, tra cui una donna con scialle e paranansa (grembiule). Verso sinistra stazionano una giostra e un tiro a segno.

Nella foto del 2007 la demolizione della porta, avvenuta nel 1912, ha lasciato libero lo scorcio verso Borgo Cavour. Le due case a destra e a sinistra, costruite nel periodo successivo, sono state restaurate di recente. Una rotatoria è posta all'incrocio con le strade assai trafficate di Viale Gramsci, Viale XII Settembre, Via Montegrappa e Borgo Giordano Bruno. Borgo Cavour alle nove del mattino è affollato di camioncini per trasporto merci ed automobili.

Bastione Sangallo e Viale XII Settembre

Nella foto dei primi del 1900 diverse persone si sono messe in posa sotto il Bastione, tra cui un bambino col cerchio. Si vede anche un calesse. Viale XII Settembre (allora Viale Vittorio Veneto) presenta un doppio filare di ailanti.

Nella foto del 2007 il Bastione Sangallo, restaurato di recente, appare immutato. Nessun pedone è visibile, mentre il traffico di autoveicoli che percorre la SS. Adriatica è già sostenuto.

Viale XII Settembre

Nella foto dei primi del 1900 la gente si può permettere di camminare in mezzo alla strada, detta Viale della Stazione. Una signora con un lungo abito tiene per mano una bambina. Ben visibile è il campanile di S. Paterniano. Il viale presenta un doppio filare di ailanti. Sul fianco destro della strada è stato creato un giardino pubblico con alberi sempreverdi e a foglie caduche, che si estende anche sulla scarpata lungo il perimetro del Convento di S. Paterniano. Vennero detti "Giardini di Porta Grilla" dal nome dello sbocco della vicina Via Nolfi. Porta Grilla era stata demolita assieme a questo tratto di Mura Malatestiane già nel 1886.

Nella foto del 2007 l'aspetto del viale è radicamente cambiato: al posto del giardino pubblico sono sorti gli edifici di una scuola per l'infanzia e dell'Istituto Tecnico Commerciale costruito nel 1948-50, nascondendo il campanile di S. Paterniano (se ne vede appena la punta), per altro ricostruito dopo l'abbattimento per eventi bellici nel 1944. Sono morti di vecchiaia oppure eliminati tutti gli ailanti del viale e la strada nazionale ha visto aumentare grandemente il traffico veicolare.

Porta Marina, Via Garibaldi e Viale Cesare Battisti

Nella foto scattata prima del 1915, oltre che la Porta Marina (chiamata anche Porta Garibaldi e con altri nomi) si riconoscono, dal centro andando verso destra, l'alto edificio del Convento di S. Francesco (dal 1913 sede del Comune), il campanile del Duomo, il tiburio di S. Pietro in Valle e la torre di Palazzo Palazzi.
Il bambino e il suo cane si trovano sopra un terrapieno che da Porta Marina giunge al mare. Tale terrapieno (monte costrutto con le macerie delle fabbriche) è documentato fin dal 1700 nella Veduta e pianta del porto e della città di Fano di Sante Vichi (1764?). Nel 1861 venne costruita la linea ferroviaria adriatica, e in seguito anche un cavalcavia e l'attuale Viale C. Battisti (1).
Verso destra, all'esterno della cinta muraria, è situata una casa colonica (Casino dei Cordari); tutto il tratto da qui fino al mare è coltivato (i cosidetti "Orti").

Nella foto del 2007 l'abbattimento di Porta Marina, avvenuta nel 1915, rende possibile la visione dell'estremità di Via Garibaldi verso il mare. Gli edifici più alti del centro storico, tranne S. Pietro in Valle, sono nascosti dagli alberi (comunque la torre di Palazzo Palazzi non esiste più e il campanile del Duomo è stato ricostruito al posto di quello abbattuto per eventi bellici nel 1944). Un cavalcavia, costruito nel 1919, passa sopra la linea ferroviaria Bologna-Ancona e collega Via Garibaldi con Viale Cesare Battisti. Il traffico di auto, moto e biciclette alle nove del mattino è già sostenuto.

Borgo Cavour

Nella foto dei primi del 1900 si riconoscono a destra la facciata della Chiesa di S. Leonardo e in fondo il campanile di S. Antonio ed un arco che collega la Chiesa al vicino Palazzo Saladini - Ferri. La via è affollata di gente intenta a camminare o ferma a chiacchierare. Per terra sono appoggiate le merci in vendita.

Nella foto del 2007 la via appare sostanzialmente immutata, anche se la Chiesa di S. Leonardo è stata sconsacrata, l'arco di S. Antonio è stato abbattuto nel 1922 e le automobili sono parcheggiate su tutto il lato destro. Oltre ai pedoni, ai ciclisti e a un gruppetto intento a discutere, è anche presente, come gli altri sabati, una venditrice di porchetta.

Piazza Costanzi

Nella cartolina usata per il confronto viene indicata la data: anno XVII dell'Era fascista (il 1939). Nella piazza, detta in precedenza il Trebbio, si vedono pedoni, qualche ciclista, la gente incuriosita che si affaccia dai negozi, il farmacista in camice bianco e un operaio in tuta.

Nella foto del 2007 si può notare che gli edifici non sono sostanzialmente cambiati; sulla sinistra il Palazzo Saladini - Ferri (oggi Montevecchio - Aventi) è stato restaurato. La farmacia si è trasferita e così pure il Sale e tabacchi, pur rimanendo nelle vicinanze. Ai pedoni e ciclisti si sono aggiunte le automobili.

Porto canale e Darsena Borghese

Nella foto dei primi del 1900, ripresa dal ciglio dell'attuale Via Nazario Sauro, si vede il tratto iniziale del Porto canale di Fano, con lo slargo detto Porto Borghese, l'edificio della Darsena Borghese, il Ponte Astalli percorso dalla Strada Statale Adriatica, il salto della Liscia ed arretrato l'edificio della Fabbrica del Tabacco o Mulino della Liscia. Nel porto stazionano due battelli e lungo la riva sono posizionate le ruote e gli altri attrezzi usati dai cordai.

Nella foto del 2007 questo tratto di porto canale è diventato poco leggibile a causa degli alberi e arbusti ornamentali piantati sulla scarpata che nascondono gran parte della visuale. Anche se la Darsena Borghese e il Ponte Astalli sono rimasti immutati, la Fabbrica del Tabacco è stata demolita e sostituita dall'attuale centrale idroelettrica. In più il grande edificio sulla destra (un albergo) nasconde le case a schiera di Via della Liscia e di Viale Primo Maggio. Il canale è affollato di piccole imbarcazioni a motore da diporto attraccate.

Porto canale, ponte ferroviario e Rocca Malatestiana

Nella foto dei primi del 1900 è visibile il ponte ferroviario in ferro che scavalca il porto canale. In acqua sono attraccate alcune barche e sporgono sollevate due bilance (reti da pesca). Sull'altra sponda domina la mole della Rocca Malatestiana, con il suo mastio. Addossate alla Rocca due case (tra cui il Mulino della Rocca) e accanto alla ferrovia il casello indicato col numero 155.

Nella foto del 2007 la situazione è molto cambiata: la Rocca Malatestiana è priva del mastio (abbattuto nel 1944 per eventi bellici) e oltretutto è seminascosta da case ed alberi; anche il ponte ferroviario è parzialmente nascosto dal contiguo ponte percorso dalla strada Via Spontini - Via Gentile da Fabriano. E' ancora presente l'edificio del casello ferroviario, senza più numero ma con murales sulle pareti.

Porto canale, faro e Via Nazario Sauro

Nella foto dei primi del 1900 la banchina del porto che costeggia l'attuale Via Nazario Sauro è percosa da marinai ed altra gente. Un ragazzo mostra una cesta col pesce e un cavallo attaccato a un carretto si sta rifocillando. Al molo sono attraccati molti "barchetti" e sullo sfondo è visibile il faro (la Lanterna).

Nella foto del 2007 si notano molti cambiamenti: il faro è ancora presente, ma è diverso da quello distrutto nel 1944 dalle truppe tedesche in ritirata. E' stata costruita una passerella che scavalca il porto (il Ponte girevole). Al posto dei barchetti ormai attraccano qui solo piccole barche da diporto. Via Nazario Sauro è percorsa da un traffico veicolare sostenuto.

NOTE:
(1) Prima che venisse costruita la ferrovia adriatica, anche in un disegno del 1847 è raffigurato il terrapieno, che va dalla Strada Corriera e il piazzale davanti a Porta Marina sino al mare (Biblioteca Federiciana di Fano, Sala Manoscritti, Disegni, B 9-2).
In due disegni del 1870, sempre della stessa Biblioteca, è invece raffigurato il "muro della ferrovia" ad interrompere la continuità del terrapieno (Biblioteca Federiciana di Fano, Sala Manoscritti, Disegni, B 8-9 e B 8-10).


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 04.08.2007
    Ultima modifica: 17.01.2010

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