Funghi, flora e fauna
Gymnopus hariolorum
Gymnopus hariolorum (Bull.) Antonin, Halling & Noordel (1977) (= Collybia hariolorum (Bull. : Fr.) Quèlet)
Famiglia: Tricholomataceae
Descrizione: Cappello: sino a 6 cm di diametro, emisferico, convesso poi piano anche depresso con umbone poco pronunciato. Cuticola igrofana, lucida, viscida a tempo umido, color crema pallido, beige, brunastro, più chiara a tempo secco con il disco rossastro, brunastro. margine involuto nel giovane, a volte striato, regolare o lobato. Imenoforo: lamelle poco fitte, adnate, color crema più chiare a maturità. Microscopia: spore 6 – 7,5 x 3- 4 µ, ellittiche, basidi tetrasporici, cheilocistidi fusiformi, coralloidi, pileipellis, ife ricoperte da uno strato di glutine, giunti a fibbia (gaf) presenti. Gambo: cilindrico, ingrossato alla base, fibrilloso e ricoperto di peluria nella parte inferiore, color bianco nella parte superiore e con sfumature brunastre-rosato dal centro verso la base che è sempre ricoperta di residui del substrato. Carne: esigua, poco consistente, biancastra con odore sgradevole di cavolo o di acqua putrida e sapore rafanoide.
Commestibilità: non commestibile.
Biologia e habitat: boschi di latifoglie e misti, primaverile, crescita cespitosa ma anche isolata.
Presenza nella zona di studio: zona collinare esterna (Fontecorniale in Comune di Montefelcino)
Note: il caratteristico odore sgradevole di cavolo marcio o di acqua putrida, la peluria sul gambo, il substrato di crescita sempre attaccato alla base lo fanno riconoscere facilmente.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 12.06.2014
Ultima modifica: 12.06.2014




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