Funghi, flora e fauna
Inocybe bongardii
Inocybe bongardii (Weinm) Quelèt 1872 (= Agaricus bongardii Weinm (1836))
Famiglia: Inocybaceae
Descrizione: Cappello: 2-6 cm, conico-convesso, poi convesso- appianato quasi mai appianato, con ampio umbone, margine inizialmente involuto, appendicolato, ricoperto da resti di velo biancastro. Cuticola fibrillosa-squamulosa color ocra o beige chiaro poi bruna, arrossante a maturità. Imenoforo: lamelle adnate, subdecorrenti, mediamente fitte, con lamellule, colore da biancastro a ocra a fulvo-brunastro, si macchiano di rossastro se toccate. Filo lamellare più chiaro e finemente fratturato. Microscopia: spore 10-14 x 6-9 µ, amigdaliformi, ellissoidali, lisce; cheilocistidi cilindrici, clavati, a volte sinuosi; basidi clavati, tetrasporici. Gambo: 5-10 cm x 5-10 mm, cilindrico, sodo, ricurvo, pruinoso all’apice, fioccoso-fibroso alla base, colore ocra o beige chiaro poi brunastro e arrossante. Carne: biancastra poi arrossante, odore fruttato (arancio, frutta matura) o caratteristico di pelle di salame, sapore dolce, erbaceo.
Commestibilità: tossico, sindrome muscarinica.
Biologia e habitat: ubiquitario, in boschi sia di latifoglie che di conifere, in autunno in gruppi di pochi esemplari.
Presenza nella zona di studio: zona collinare esterna (collina del Prelato a Fano, Beato Sante).
Note: è riconoscibile per il particolare odore che è o di frutta ben matura o di salame, ma non sempre l’odore è così evidente: a volte bisogna saper aspettare che gli esemplari siano più maturi o scaldarli tenendoli tra le mani.
Dettaglio scheda
-
Data di redazione: 08.02.2016
Ultima modifica: 08.02.2016




Nessun documento correlato.