Funghi, flora e fauna
Squilla mantis
Squilla mantis (Linnaeus, 1758)
Nome commerciale italiano: Pannocchia, Canocchia; nome dialettale fanese: Nòchia
Ordine: Stomatopoda, Famiglia: Squillidae
Caratteri distintivi: lunghezza totale 200 mm. Dattilo dell’arto raptatorio con 6 denti compreso quello apicale; telson con due vistose macchie circolari violacee circondate di bianco (carattere distintivo rispetto alle altre specie mediterranee di Stomatopodi), una carena longitudinale mediana e forti denti lungo il margine.
Oltre alla mancanza delle due vistose macchie nel telson, Allosquilla africana, Nannosquilloides occultus e Rissoides pallidus differiscono anche per avere nell’arto raptatorio un numero differente di denti (rispettiv. 10, 8-9 e 5). Per le differenze con Platysquilla eusebia e Rissoides desmaresti vedi schede corrispondenti.
Distribuzione in Italia, biologia e habitat: specie segnalata in tutti i mari italiani (FROGLIA, 2010).
Vive da 10 a 200 m di profondità su fondali sabbioso-fangosi e fangosi, ove scava gallerie a forma di U.
Dati accertati nella zona di studio (Adriatico antistante la Provincia di Pesaro e Urbino sino a 34,5 miglia al largo): tipo di dati: esame esemplari raccolti con indicazione geografica generica, dati bibliografici. Frequenza di osservazione: specie comune. SCACCINI & PICCINETTI (1967) la citano come pescata con le reti a strascico in tutti i tipi di fondali da Cattolica a Falconara. Pescata nel 1982 al largo di Fano a 15 m di prof. in una stazione di rilevamento nel fondale fangoso-sabbioso costiero (campagna PIPETA, in ŠIMUNOVIĆ A., 1997). PICCINETTI et al. (2012) la indicano, in una carta della sua massima distribuzione spaziale elaborata con dati delle campagne MEDITS 1996-2010, nei fondali costieri sabbioso-fangoso e fangoso-sabbioso, nel fondale fangoso e in parte di quello sabbioso-fangoso/fangoso molto sabbioso ricco di epifauna. Specie pescata nel 2008, 2009, 2011 e 2012 al largo di Pesaro a 60 m di prof. presso le piattaforme Annalisa A e B, nel fondale sabbioso-fangoso ricco di epifauna (FABI et al., 2016b). Pescata nel 2011 e 2012 in 5 stazioni di rilevamento da Cattolica alla foce del Cesano da circa 15 a circa 50 m di prof., nel fondale fangoso-sabbioso costiero, nel fondale fangoso e in quello sabbioso-fangoso/fangoso molto sabbioso ricco di epifauna (campagne SOLEMON, con dati utilizzati in SANTELLI et al., 2017). Arriva comunemente nelle pescherie di Fano.
Anteriormente al presente studio, FERRETTI (1911) ricorda che viene pescata al largo di Fano tutto l’anno e in grandi quantità.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 09.08.2024
Ultima modifica: 09.08.2024
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