Funghi, flora e fauna
Coccinellidae
Coccinellidae
Aspetti generali I Coccinellidi sono una famiglia di Insetti Coleotteri Polifagi (sottordine Polyphaga), presente in tutto il mondo, con circa 6.000 specie descritte.
Comunemente detti coccinelle, avemaria, gallinelle del Signore o della Madonna, le coccinelle sono insetti di piccola taglia, in genere di grandezza compresa tra 1 mm e 1 cm (eccezionalmente poco oltre), piatte sul ventre e fortemente convesse sul dorso, solitamente di forma emisferica, in genere con livrea vivamente colorata (colori gialli, rossi e neri), con il pronoto e le elitre cosparsi di punti e di macchioline. Vi sono però specie che hanno un corpo dai colori uniformi e poco vistosi. Il capo è piccolo, seminascosto dal protorace, con antenne corte e clavate. L’apparato boccale mostra il palpo mascellare con il segmento terminale molto più sviluppato e di forma triangolare, ma in alcune specie può essere subcilindrico o solo leggermente espanso. Il pronoto è largo ed evidente, mentre tutte le altre parti del torace e dell’addome sono completamente ricoperte dalle elitre in posizione di riposo. Le elitre sono generalmente lisce. La colorazione e la maculatura sono elementi morfologici utili per la determinazione e tradizionalmente usati nella nomenclatura dei Coccinellidi, tuttavia non sempre il riferimento morfologico nel nome trova riscontro. Le specie con livree vistose sono tra gli insetti più familiari: per l’utilità, l’inoffensività e l’aspetto dalla forma curiosa e dai colori vivi, inducono un atteggiamento di simpatia anche in chi prova repulsione verso gli insetti in generale. Molte specie sono invece ignorate per le piccole dimensioni e per la livrea insignificante. A dispetto dell’apparente inoffensività e dell’aspetto simpatico, quasi tutti i Coccinellidi sono in realtà attivi predatori dotati di una notevole voracità al punto che sono frequenti i casi di cannibalismo e comportamenti predatori alquanto sofisticati.
Riproduzione e sviluppo I Coccinellidi svolgono una o più generazioni l’anno e svernano in genere allo stadio di adulto. Gli accoppiamenti hanno inizio dalla primavera, dopo un periodo di alimentazione. Le ovideposizioni variano secondo l’etologia. Alcune specie depongono le uova in gruppi di numero variabile da poche unità a qualche decina, altre depongono le uova isolate e sparse sugli stessi organi frequentati dalle prede o fra le uova di queste. Lo sviluppo postembrionale passa attraverso quattro stadi larvali e uno di pupa. Larve e adulti hanno in genere la stessa etologia e frequentano lo stesso ambiente. In genere, dopo lo sfarfallamento, l’adulto resta per un breve periodo nello stesso luogo dove si è sviluppato, ma poi si disperde alla ricerca di prede. Sono stati riscontrati fenomeni etologici complessi, riguardanti la migrazione, la riproduzione e il gregarismo, messi in relazione con la disponibilità alimentare. Il numero di generazioni e la durata di un ciclo di sviluppo sono correlati spesso alla biologia delle abituali prede. Le specie che presentano una sola generazione all’anno attraversano in genere un periodo di quiescenza piuttosto lungo che si protrae dall’estate all’inverno. Le specie che svolgono più generazioni, invece, possono avere talvolta un ciclo sincronizzato con quello delle prede oppure più breve. In generale le specie che attaccano gli Afidi hanno un ciclo riproduttivo più lungo, mentre quelle che si nutrono a spese di Cocciniglie più brevi.
Meccanismi di difesa Le coccinelle hanno colori brillanti per scoraggiare i potenziali predatori. Questo sistema difensivo funziona perché la maggior parte dei predatori associa i colori vistosi (specialmente arancione e giallo) al veleno e ai suoi spiacevoli effetti. Tale fenomeno prende il nome di aposematismo. In effetti molte coccinelle risultano tossiche per i piccoli predatori; le coccinelle adulte, infatti, sono capaci di emettere sostanze tossiche e dal forte odore repellente dalle articolazioni delle zampe. Prendendo una coccinella tra le mani si può verificare il rilascio di questo liquido, che in ogni modo è innocuo in quantità così piccole. Caratteristica quando vengono afferrate, a rimanere immobili (tanatosi).
Regimi alimentari e predazione I Coccinellidi sono prevalentemente zoofagi predatori a spese di insetti e Acari. La dinamica della popolazione dei Coccinellidi è adattata a quella dei fitofagi che rappresentano le abituali prede. Gli adulti migrano quando la popolazione del fitofago scende sotto certi valori critici, spostandosi su altre colture o su altri agrosistemi. La ricerca delle prede è molto attiva ed è caratterizzata da una straordinaria mobilità, dal momento che la preda viene trovata solo con il semplice contatto. La voracità è elevata, cresce sensibilmente nel corso dello sviluppo larvale e raggiunge il suo massimo nell’adulto. Adulti e larve di 4° età sono pertanto i predatori più attivi; ad esempio, un adulto di Coccinella septempunctata può arrivare a predare anche 100 afidi al giorno. Le prede alternative sono rappresentate da altri fitofagi, ma sovente si possono riscontrare anche casi di predazione di Coccinellidi a spese di individui della stessa famiglia e, non di rado, della stessa specie (cannibalismo).
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 20.10.2024
Ultima modifica: 20.10.2024
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