Funghi, flora e fauna
Penaeus kerathurus
Penaeus kerathurus (Forsskål, 1775)
= Melicertus kerathurus
Nome italiano e commerciale italiano: Mazzancolla
Ordine: Decapoda, Famiglia: Penaeidae
Caratteri distintivi: lunghezza totale 200-220 mm. Rostro che supera di poco gli occhi ed ha nel bordo superiore una decina di denti che giungono sino alla metà del carapace e un solo dente subdistale nel bordo inferiore. Prime tre paia di pereiopodi che terminano con una pinza; I e II pereiopode con una spina sulla coxa (primo articolo) e una sulla base (secondo articolo). Addome con appendici larghe (pleopodi) che servono da organo propulsore durante il nuoto. Colorazione roseo-giallastra con bande trasversali o macchie più scure. Uropodi con orlo blu-acceso.
Si distingue dai molto simili Penaeus pulchricaudatus, specie aliena presente nel Mar di Levante (Mediterraneo orientale), e P. japonicus, di cui in passato si è sperimentato l’allevamento anche in Italia, per la presenza di una robusta spina sulla coxa delle prime due paia di pereiopodi, assente nelle altre due specie.
Distribuzione in Italia, biologia e habitat: specie segnalata in tutti i mari italiani (FROGLIA, 2010).
Vive da pochi metri fino a 100 m di profondità, anche in lagune salmastre, su fondali sabbiosi e fangosi ove si affossa; attivo prevalentemente nelle ore notturne. Durante il periodo riproduttivo (primavera-estate) si avvicina alla costa ed è in queste acque che si osservano giovani esemplari.
Dati accertati nella zona di studio (Adriatico antistante la Provincia di Pesaro e Urbino sino a 34,5 miglia al largo): tipo di dati: esame esemplari raccolti ed esemplari conservati, dati bibliografici. Frequenza di osservazione: specie comune. PICCINETTI et al. (2012) la indicano, in una carta della sua massima distribuzione spaziale elaborata con dati delle campagne MEDITS 1996-2010, nei fondali da sabbioso-fangosi a fangosi al largo della costa alta del San Bartolo da Pesaro a Gabicce e fangosi al largo della foce del Cesano. Specie pescata nel 2011 e 2012 in 5 stazioni di rilevamento da circa 15 a circa 50 m di prof. da Cattolica alla foce del Cesano, nel fondale fangoso-sabbioso costiero, nel fondale fangoso e in quello sabbioso-fangoso/fangoso molto sabbioso ricco di epifauna (campagne SOLEMON, con dati utilizzati in SANTELLI et al., 2017).
Un esemplare giovane (28 mm) è stato catturato nelle acque basse protette da scogliere frangiflutto alla foce del T. Arzilla a Fano nell’agosto 2018 (legit FROGLIA). Specie rara come spiaggiata: un esemplare di 220 mm è stato rinvenuto a Metaurilia (Fano) nel settembre 2000 e un altro sulla Spiaggia di Sassonia l’11 aprile 2024 (BAI, com. pers.). E’ oggetto di pesca e arriva comunemente alle pescherie di Fano.
Al di fuori della zona di studio è stata pescata nel 2011-2012 in una stazione di rilevamento al largo di Senigallia a circa 20 m di prof. nel fondale fangoso e in 2 stazioni al largo di Riccione a circa 5 m di prof. nel fondale sabbioso-fangoso costiero e a circa 18 m nel fondale fangoso-sabbioso costiero (campagne SOLEMON, con dati utilizzati in SANTELLI et al., 2017).
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2003
Ultima modifica: 25.08.2024
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