Funghi, flora e fauna
Liocarcinus vernalis
Liocarcinus vernalis (Risso, 1827)
Nome italiano: Granchio di sabbia; nome dialettale fanese: Grancèla
Ordine: Decapoda, Famiglia: Polybiidae
Caratteri distintivi: lunghezza-larghezza del carapace 40x52 mm. Bordo frontale con 3 denti poco sporgenti (quello centrale un poco più piccolo e a volte più corto degli altri due) e allo stesso livello della linea delle orbite. Carapace apparentemente liscio (a maggior ingrandimento finemente granuloso e con qualche tubercolo), con qualche debole linea trasversale rugosa; suo bordo antero-laterale con 5 denti (orbitario esterno compreso). Dattilo del V pereiopodio appiattito, ovale, natatorio ("a paletta") di colore azzurrastro. Corpo grigiastro o verdastro.
Si può confondere con alcune specie del gen. Liocarcinus indicate per l'Adriatico (FROGLIA, 2010), in particolare con Liocarcinus depurator, che ha carapace cosparso di tubercoli e linee rugose, dattilo del V pereiopodio di colore blu-violetto e fronte con 3 denti acuti e più sporgenti, di eguale grandezza e separati da spazi profondi. L. bolivari (17x20,7 mm), ha carapace con numerose linee trasversali di tubercoli marcati; L. maculatus e L. zariquieyi sono più piccoli (rispettiv. 11,2x13,2 mm e 13,4x14,3 mm) e hanno il bordo frontale che oltrepassa nettamente la linea delle orbite (anziché allo stesso livello della linea delle orbite).
Distribuzione in Italia, biologia e habitat: specie segnalata in tutti i mari italiani tranne il Mar di Sicilia (FROGLIA, 2010).
Vive a pochi metri di profondità, ma anche sino a 100 m e in acque salmastre, su fondali sabbiosi e fangosi. Nuota agilmente e si nasconde sotto la sabbia. Osservato mentre si lascia trasportare posizionato sulla medusa Rhizostoma pulmo.
Dati accertati nella zona di studio (Adriatico antistante la Provincia di Pesaro e Urbino sino a 34,5 miglia al largo): tipo di dati: esame esemplari raccolti, dati bibliografici. Frequenza di osservazione: specie comune. Pescata nel 2011 e 2012 in 3 stazioni di rilevamento da Cattolica alla foce del Cesano a circa 15 m di prof., nel fondale fangoso-sabbioso costiero (campagne SOLEMON, con dati utilizzati in SANTELLI et al., 2017). Diversi esemplari spiaggiati a Fano nel 2003 e nel 2018 e uno pescato davanti a Fano nell’aprile 2018.
Al di fuori della zona di studio è stata pescata nel 2011 e 2012 in una stazione di rilevamento al largo di Riccione a circa 5 m di prof., nel fondale sabbioso-fangoso costiero (campagne SOLEMON, con dati utilizzati in SANTELLI et al., 2017).
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2003
Ultima modifica: 01.08.2024
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