Funghi, flora e fauna
Rovella - Sarmarutilus rubilio
Sarmarutilus rubilio (Bonaparte, 1837)
= Rutilus rubilio (Bonaparte, 1837)
Nome volgare: Rovella
Nomi dialettali: Lasca, Triott, Pansuta, Mogella, Norvegés (maschio in livrea nuziale)
Famiglia: Cyprinidae
Caratteri distintivi: bocca piccola subterminale; denti faringei monoseriati (1); occhio giallo. Linea laterale completa, situata decisamente in basso, con 39-40 squame (il Triotto ne ha 38-39). Pinna dorsale con 3 raggi indivisi e 7-8 raggi divisi (il Triotto ne ha 3 indivisi e 9 divisi). Dorso bruno-verdastro, fianchi più chiari con fascia longitudinale scura poco marcata, evidente solo nella parte posteriore del corpo (il Triotto ha una fascia scura ben evidente), ventre biancastro. Pinne più o meno rossastre, talora solo alla base. Maschi in livrea riproduttiva con vistosi tubercoli sul capo (il Triotto ha tubercoli assenti o poco evidenti). Lunghezza fino a 20 cm.
Si distingue dal Triotto, oltre che per i caratteri sopra riportati, anche per l'occhio di colore bronzeo o argento (anziché rosso o rossastro) e per le pinne più rossastre (anziché grigiastre o incolori). Per le differenze con Vairone, Alborella e Cavedano vedi questi ultimi.
Biologia e habitat: vive in acque limpide, lente e con abbondante vegetazione; gregaria ed onnivora.
Distribuzione: specie endemica italiana, diffusa in gran parte del territorio nazionale; considerata transfaunata per le Marche.
Presenza nella zona di studio (bacino del Metauro e del T. Arzilla): citata dal medio-basso al medio-alto corso del Metauro (GABUCCI et al., 1990) e per l'alto corso del Metauro e dei suoi affluenti (zona dell'Alpe della Luna - Bocca Trabaria, DE PAOLI, com. pers.) (1990-2000). Indicata nell'alto corso del T. Certano e del T. Burano, facenti parte del bacino del Metauro ma nel territorio dell'Umbria (LORENZONI et al., 2010). Rilevata da GIBERTINI & DUCHI, 2007 nei Siti Natura 2000 Serre di Burano, Monte Catria e Acuto, Monte Nerone e Gola di Gorgo a Cerbara. Lungo il F. Metauro è stata osservata nel luglio 2023 in una stazione di rilevamento a Ponte degli Alberi a 69 m slm (DE PAOLI et al., 2023). Lungo il T. Arzilla è stata osservata nel giugno 2023 in 4 stazioni di rilevamento da Santa Maria dell'Arzilla (Pesaro) a 53 m slm sino alla periferia di Fano a 16 m slm (DE PAOLI et al., 2023) (2).
Protezione: specie protetta in base alla Convenzione di Berna del 19-9-1979 (Allegato III) e specie di interesse comunitario che richiede zone speciali di conservazione (Allegato II) in base alla Direttiva "Habitat" 92/43/CEE del 21-5-1992.
NOTE: (1) I denti faringei sono disposti in 1-3 serie su due archi ossei, posizionati sotto le branchie.
(2) (da: DE PAOLI et al., 2023) La Rovella per il territorio indagato sarebbe stata molto probabilmente trasferita dal distretto tosco laziale. Risulterebbe al proposito, dai verbali consultati presso l’archivio dell’Ufficio Caccia e Pesca della Provincia di Pesaro e Urbino, di probabile trasferimento nelle Marche ad opera di ripopolamenti ittici effettuati negli anni ’60 e ‘70 proprio dalla stessa Provincia con pesci provenienti dalla allora piscicoltura Amedeo Marzetti di Montefiascone (Viterbo) che vendeva novellame di ciprinidi catturati nel fiume Marta emissario del Lago di Bolsena.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.07.1999
Ultima modifica: 19.11.2024




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