Geologia e climaGeologia e clima

I movimenti lenti e superficiali sui versanti: creep e...

I lobi di soliflusso di M. Petrano

Un esempio di creep nei pressi di Moria (M. Petrano)


Uno degli effetti più caratteristici del creep è l'uncinatura verso valle delle testate di strato; questa particolare deformazione, che si manifesta in modo evidente soprattutto in presenza di strati molto inclinati, è legato alla graduale attenuazione del movimento verso il basso. La maggior velocità del movimento verso la superficie si esprime con un più rapido trascinamento e quindi con un maggior spostamento verso valle della testata di strato; la progressiva attenuazione in profondità del movimento stesso è riflessa dalla progressiva riduzione dello spostamento verso il basso, fino al completo azzeramento del fenomeno a 2-3 m al di sotto della superficie. La deformazione delle testate di strato è accompagnata dalla loro frammentazione, anch'essa via via più accentuata verso l'alto e più marcata nelle rocce più dure e pertanto meno capaci di adattarsi al movimento deformandosi in modo plastico. La deformazione, massima verso la superficie, conduce spesso alla completa distruzione verso l'alto degli strati e alla produzione di sottili coltri detritiche.

Lungo la strada Palcano-Moria, sul fianco sud-occidentale di M. Petrano, si incontra un significativo esempio di uncinature da creep. Il fenomeno è ben visibile sul taglio stradale, circa 200 m a monte del cimitero di Moria, dove l'alternanza di strati calcarei, calcareo marnosi e marnosi della formazione del Bisciaro è dapprima uncinata, poi progressivamente smembrata fino a essere ridotta a una sottile coltre detritica.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 21.02.2004
    Ultima modifica: 21.02.2004

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