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M. Pietralata, Sent. CAI n.149, Passo del Furlo - Rifugio del Furlo


Sent. CAI n.148, Passo del Furlo  - Rifugio del Furlo

Tempo di percorrenza: 2.00 h
Dislivello in salita: 500 m
Lunghezza: 3,3 km
Difficoltà: EE
Segnaletica: da completare

Ultima verifica: 2007

PERCORSO

Questo percorso è caratterizzato dalla varietà di specie arboree, dovuta al fatto che i versanti hanno una esposizione diversificata, da N-NE a S-SE.

Il sentiero ha inizio dalla vecchia SS 3 Flaminia, nel punto soprastante l'imbocco della nuova galleria, dove è posto il cartello "Passo del Furlo" (versante Est della Gola medesima). In questo luogo esiste un ampio spazio per parcheggiare. Superato il muretto di sostegno in cemento, il sentiero entra subito nel bosco (vedi anche cartello in legno che indica la palestra di roccia "Sasso...Lino") e si risale subito con media pendenza il costone della montagna.

Dopo qualche centinaio di metri a quota 250 metri, superati due tornantini, si incontra un bivio a destra (proseguendo diritti si va alla palestra di roccia); qui si prosegue sul tracciato di un vecchio sentiero costruito con muretti a secco. Per decenni tale sentiero non è stato più utilizzato e la vegetazione ha riconquistato quasi tutti gli spazi. Dopo circa 200 metri si supera un crinale (quota 300 m) entrando nel bacino del Fosso del Ri. Si ha la visuale su tutto il versante Est del Monte Pietralata mentre a sinistra si vede il versante Nord del Monte del Ferro e parte della parete calcarea strapiombante sulla Gola del Furlo.

Il sentiero, ora quasi pianeggiante, costeggia il ripido versante del Fosso, con andamento convergente, fino ad incontrare l'alveo del ruscello, quasi sempre in secca (quota 350 m). Passati sull'altro versante ci si inoltra con una salita a tornantini in un ambiente sempre più selvaggio, dove i rumori sono quelli della natura e non più quelli delle auto che sfrecciano sulla superstrada giù nella valle.

Dopo breve tratto si incontra nuovamente l'alveo del Ri (quota 380 m) e il bivio per Pagino. Proseguendo il percorso, dal bivio si continua a salire lungo l'alveo per circa 50 m. In questo punto si può vedere scorrere l'acqua persino in estate, perché gli strati rocciosi affioranti obbligano anche la poca acqua a venire in superficie; vi è anche una piccola pozza dove gli animali, Cinghiali in particolare, vanno ad abbeverarsi e bagnarsi.

Il sentiero, girando a sinistra in direzione Sud, entra in un bel bosco misto, con prevalenza di Carpino nero e Orniello. Man mano che si sale, entrando nel versante di S.E., si passa al bosco di Leccio. Il percorso, salvo due punti nei quali si incontra la lunga balza rocciosa che taglia in diagonale tutto il versante del monte, rimane sempre all'interno del fitto bosco. Lungo il percorso sono ancora evidenti numerose piazzole dove veniva fatto il carbone.

Dopo alcuni tornanti, a quota 600 m, si incontra un bivio (h. 1.15), nel quale, voltando a destra, si può deviare dall'itinerario principale per inserirsi nel Sentiero Natura. In questo caso si prosegue superando altri tornanti fino ad emergere in una piccola radura da dove si percorre un tratto di sentiero pianeggiante, in direzione Ovest. A quota 680 m circa ci si immette sul Sentiero Natura nei pressi del bivio col sentiero 150.

Proseguendo invece diritti lungo il nostro itinerario e seguendo la direzione S.O., si va direttamente al Monte del Furlo col "profilo del Duce" (1). Il luogo è eccezionale dal punto di vista paesaggistico: con la sua posizione centrale permette la visuale dei due imbocchi della Gola e delle belle pareti calcaree del Monte del Ferro e del Monte del Colle. Per arrivare al Rifugio del Furlo si segue il bel sentiero delimitato da una staccionata (h 2.00).

CARTOGRAFIA
1:25.000 IGM F.116 - I N.O. - M. PAGANUCCIO

NOTE
(1) Nel 1936 la Milizia Nazionale Forestale eresse, sfruttando la prospettiva delle balze del Pietralata, il famoso profilo del Duce visibile anche a chilometri di distanza. Tale opera fu in gran parte distrutta da formazioni partigiane alla fine della guerra.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 01.02.2007

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