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M. Paganuccio, Sent. CAI n.154, Molino del Furlo - La Pianaccia


Sent. CAI n.154, Molino del Furlo - La Pianaccia

Tempo di percorrenza: 2,30 h
Dislivello in salita: 730 m
Lunghezza: 5,3 km
Difficoltà: E
Segnaletica: scarsa e in alcuni punti inesistente

Ultima verifica: 2006

PERCORSO

E' consigliabile cominciare questo percorso dall'abitato del Furlo, anche se il vero e proprio sentiero ha inizio dopo 250 m, dal ponte sul Candigliano che si raggiunge dalla vecchia Flaminia nei pressi del ristorante "La Ginestra".

L'imbocco del sentiero è il primo bivio a sinistra che si incontra sulla strada per Tarugo: fare attenzione perché è poco evidente. Giunti sul letto del torrente Fosso del Rio, voltare a destra risalendo il suo corso per alcune centinaia di metri su una evidente traccia di passaggio; guadato il Rio, ha inizio una vecchia mulattiera, la quale, effettuando alcuni tornanti, sale fino ai ruderi della Casa Roncomaia (quota 432 m dopo ore 0,45 di cammino). Attualmente l’area è completamente invasa dalla vegetazione e rende poco visibile ciò che rimane della vecchia casa. L' itinerario prosegue verso destra per 150 m lungo la stradina, poi volta a sinistra sul proseguimento della precedente mulattiera; in questo punto bisogna fare attenzione all'imbocco poco visibile e non segnato.

Arrivati all'impluvio della valletta, si gira seguendo il tracciato verso destra, tralasciando il sentiero di sinistra e la traccia con segni rossi che porta al M. del Colle. Giunti al rifugio La Pradella (quota 550 m, ore 1,15), si incontra il bivio con la strada e il sentiero n. 153; a questo punto si prosegue passando sul retro della costruzione dove ha inizio un sentierino tortuoso, lungo il quale si sale immersi in una fitta pineta.

A quota 650 m si incontra una pista forestale. Girando a destra e dopo averla percorsa per circa 150 metri, s’ incontra un’area attrezzata con tavoli e panche. Si costeggia sulla sinistra la cresta del crinale che separa la Valle dell'Inferno (versante Nord) e il Fosso delle Rave; superato il Fosso medesimo, il percorso diventa più panoramico e, dopo alcuni tornanti su terreno con scarsa vegetazione, si è già sugli ampi prati de La Pianaccia (917 m). Qui ci si innesta sull'itinerario n. 155. Nelle belle giornate, è possibile abbracciare e ammirare un ampio panorama dall'Appennino fino ai Monti Sibillini (ore 2,30).

CARTOGRAFIA:
1:25.000 IGM 116 - I N.O. - M. PAGANUCCIO


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 02.11.2007

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