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Coleoptera Carabidae (Gli Insetti del Metauro nel basso e medio corso sino alla confluenza col Candigliano)


Calosoma sycophanta (Linné, 1758)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza 22-35 mm. Corpo piuttosto largo, brillante. Colore: capo e pronoto neri con riflessi blu o verdi; elitre di colore verde metallico con riflessi rameici, dorati o bleu; parte inferiore del torace scura, metallica; addome nero; zampe e antenne neri. Capo circa tanto lunghe che largo; occhi un po’ sporgenti; antenne di 11 articoli, snelle e abbastanza lunghe; mandibole robuste. Pronoto molto più largo che lungo, ribordato; margini laterali molto arrotondati; margini anteriore e posteriore quasi diriti; angoli anteriori arrotondati, i posteriori ottusi; parte centrale convessa, punteggiata. Elitre molto larghe, con margini quasi paralleli, nella parte posteriore bruscamente convergenti; strie numerose e fortemente punteggiate; alata.
DISTRIBUZIONE: Europa, Siberia, Asia occidentale, Asia Minore, Africa settentrionale. Tutta Italia.
ECOLOGIA: vagante su arbusti ed erbe, rarissima. Predatrice di bruchi e crisalidi.
OSSERVAZIONI: aspetto inconfondibile.

Carabus rossii Dejean, 1826
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza: 20-33 mm. Corpo poco allungato, glabro, con forte scultura, soprattutto sulle elitre. Colore bruno-nerastro con riflessi verdi, bluastri o rameici, metalici nel margine delle elitre e alla base del pronoto; antenne e zampe nere. Capo più lungo che largo; occhi molto sporgenti; antenne snelle e lunghe, di 11 articoli. Pronoto più largo che lungo, con margini laterali arrotondati e diritti o un po’ situati verso gli angoli posteriori; margine anteriore un po’ concavo; margine posteriore diritto nel centro e ai lati piegato all’indietro in corrispondenza degli angoli posteriori; questi formanti lobi piuttosto pronunciati e arrotondati all’apice; centro del pronoto molto rugoso e punteggiato; setole marginali due. Elitre ovali, convesse, coi lati molto arrotondati; angoli omerali ben evidenti; strie profondamente punteggiate; interstrie formanti rilievi a forma di sottili costole e catene; ali ridotte. Zampe robuste, lunghe e snelle; tarsi di 5 articoli; gli anteriori del maschio dilatati.
DISTRIBUZIONE: tutta Italia, endemico.
ECOLOGIA: sotto sassi e pietre, comune.
OSSERVAZIONI: ben distinguibile dagli altri Carabus presenti nell’area, si potrebbe confondere con C. alysidotus Illiger, 1798, specie assente in questo territorio.

Carabus coriaceus coriaceus Linné, 1758
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza: 28-42 mm. Corpo allungato, molro robusto, glabro. Colore completamente nero, opaco. Capo più lungo che largo con 2 profondi solchi longitudinali; occhi grandi e sporgenti; antenne di 11 articoli, snelle, lunghe; mandibole molto robuste. Pronoto più largo che lungo; margine anteriore un po’ incavato; margini laterali arrotondati nella metà anteriore, diritti e un po’ situati nella metà posteriore; margine posteriore diritto nel centro e, ai lati, piegato all’indietro in corrispondenza degli angoli posteriori; questi poco sporgenti e ottusi. Elitre a forma di ovale allungato; angolo omerale molto arrotondato; scultura forte e formata da una rugosità confusa; ali ridotte. Zampe snelle e molto robsute; tarsi di 5 articoli; gli anteriori del maschio dilatati.
DISTRIBUZIONE: la specie è diffusa in Europa e nell’Anatolia occidentale, la sottospecie tipica invece è diffusa nell’Europa centro-settentrionale e centro-meridionale. Tutta Italia.
ECOLOGIA: sotto sassi e pietre, comune.
OSSERVAZIONI: ben distinguibile dagli altri Carabus presenti nell’area.

Carabus violaceus picenus Villa, 1838
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza: 20-33 mm. Corpo snello, glabro. Colore violaceo, nero-verdastro o nero-porporino con margini del pronoto e delle elitre viola, porporini, bleu o verdi; antenne, appendici boccali e zampe nere. Capo più lungo che largo; occhi sporgenti; antenne di 11 articoli, lunghe e sottili. Pronoto un po’ più largo che lungo; ristretto in avanti e dietro; margini laterali arrotondati nella metà anteriore poi diritti fino agli angoli posteriori; margine posteriore diritto nel centro e ai lati piegato all’indietro in corrispondenza degli angoli posteriori; questi sporgenti indietro e ottusi. Elitre piuttosto allungate, convesse, coi lati arrotondati; angolo omerale arrotondato; scultura elitrale finemente rugosa e costituita da numerosi sottili rilievi longitudinali; ali ridotte. Zampe lunghe e robuste; tarsi di 5 articoli; gli anteriori del maschio dilatati.
DISTRIBUZIONE: la specie è diffusa nell’Europa settentrionale, centrale, meridionale ed orientale; la subsp. picenus è un elemto appenninico-balcanico presente in Appennino, Macedonia, Bulgaria e Grecia, in Italia settentrionale e peninsulare
ECOLOGIA: sotto sassi e pietre, comune.
OSSERVAZIONI: ben distinguibile dagli altri Carabus presenti nell’area.

Leistus fulvibarbis fulvibarbis Dejean, 1826
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza: 6,5-8 mm. Corpo poco allungato, glabro, depresso. Colore pece o bruno-pece, con deboli riflessi azzurri o verdastri; appendici boccali, antenne e zampe giallo-rossicci. Capo, escluse le mandibole, più largo che lungo, più stretto del pronoto; occhi grandi e molto sporgenti; antenne sottili, di 11 articoli, il 3° antennomero molto più corto del 5°; mandibole larghissime; gola con una fila di setole inserite su una carena trasversale rialzata. Pronoto 2 volte più largo che lungo, convesso, con una solco longitudinale mediano; parte centrale opaca e finemente zigrinata; ai lati, ma soprattutto dietro il margine anteriore e davanti a quello posteriore, con fitta e profonda punteggiatura; margini anteriore e posteriore dititti; margini laterali pittosto arrotondati verso la base, provvisto di un bordo abbastanza largo e distintamente ripiegato all’insù, con una setola laterale, ma senza setola postangolare, alla base ristretti e brevemente sinuati; angoli posteriori retti e appuntiti; angoli anteriori ottusi; alato. Elitre lucide, lisce, con 8 profonde strie di punti oltre alla stria scutellare e a quella marginale; interstrie convesse; omeri angolosi; alato. Zampe lunghe, snelle; tarsi di 5 articoli; gli anteriori dilatati nel maschio.
DISTRIBUZIONE: Regione mediterranea, Europa occidentale. Italia settentrionale, peninsulare e Sicilia.
ECOLOGIA: sotto sassi e detriti vegetali, comune.
OSSERVAZIONI: è facile confonderlo con alcune specie affine che tuttavia sono assenti e molto più rare negli ambienti studiati.

Nebria brevicollis (Fabricius, 1792)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza: 9-14 mm. Corpo poco allungato, glabro, lucido, un po’ appiattito. Colore nero o bruno scuro; antenne, palpi e tarsi rossicci. Capo circa tanto largo che lungo, lucido, con 2 solchi longitudinali larghi e superficiali; antenne lunghe, di 11 articoli, pelose dal 5° articolo; occhi grandi, rotondi, sporgenti. Pronoto molto più largo che lungo, con un solco profondo trasversale dietro il margine anteriore e uno ancora più incavato davanti al margine posteriore; fittamente e profondamente punteggiato presso i margini, al centro liscio e con un solco longitudinale mediano, margine anteriore leggermente e regolarmente incavato; margine posteriore diritto; margini laterali arrotondati e sinuati presso l’angolo posteriore, con una lunga setola avanti la metà; angoli anteriori sporgenti e ottusi; angoli posteriori acuti e con una lunga setola. Elitre molto allungate, un po’ arrotondate ai lati, con la massima larghezza nel 1/3 anteriore; strie elitrali profonde e fortemente punteggiate; con 8 strie profonde e punteggiate oltre alla stria marginale e a quella omerale; terza stria con 4 o 5 punti; ali presenti. Zampe molto lunghe e snelle; tarsi finemente pelosi, di 5 articoli, gli anteriori dilatati nel maschio.
DISTRIBUZIONE: Europa. Tutta Italia.
ECOLOGIA: nei luoghi umidi, sotto sassi e detriti, comune.
OSSERVAZIONI: assomiglia ad altre specie del genere, che tuttavia non vivono nell’area dei boschi ripariali.

Clivina fossor (Linné, 1758)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza: 5,5-6,3 mm. Corpo molto allungato, cilindrico, glabro, lucido. Colore nero pece o rosso bruno; apparato boccale, antenne e zampe rossicci. Fronte, a ciascun lato, con un profondo solco longitudinale delimitato, verso l’esterno, da una specie di dilatazione gibbosa che giunge, lateralmente, fino agli occhi e, davanti, fino al clipeo; in mezzo alla fronte è presente una profonda e breve fossetta longitudinale; occhi sporgenti; antenne di 11 articoli, molto brevi, situate sotto il bordo angoloso della fronte e, piegate all’indietro, superanti appena la metà del pronoto. Pronoto più largo del capo, allungato, liscio, ribordato, con un solco longitudinale mediano; margine anteriore incavato; margine posteriore diritto nel terzo centrale e, ai lati, convergente in avanti fino agli angoli posteriori del pronoto; margini laterali rettilinei e un po’ divergenti indietro; angoli posteriori molto arrotondati e con una lunga setola. Scutello situato nel peduncolo mesotoracico, ben lontano dalle elitre. Elitre molto allungate, coi lati paralleli, con 7 profonde strie punteggiate oltre alla stria marginale e alla corte stria scutellare; terza stria con 4-5 pori; alata. Zampe corte, le tibie anteriori con un lungo sperone apicale interno e 3 lunghi denti sul lato esterno; tibie medie e posteriori con setole e lunghe spine sottili; tarsi di 5 articoli.
DISTRIBUZIONE: Europa, Siberia, Asia Minore, Turchestan, introdotta in America settentrionale. Tutta Italia.
ECOLOGIA: sotto detriti vegetali e fra il terriccio, comune.
OSSERVAZIONI: si può confondere con C. collaris (Herbst, 1784) che tuttavia ha un colore molto più chiaro, rossiccio.

Asaphidion pallipes (Duftschmid, 1812)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza: 5-6 mm. Corpo allungato; capo, pronoto ed elitre con fitta e profonda punteggiatura e con microscultura. Colore bronzeo; elitre con macchie irregolari e poco distinte verdastre; palpi, zampe e antenne gialli; parte inferiore nera. Capo circa tanto lungo che largo, glabro; fronte e vertice con punteggiatura fitta, profonda e irregolare; antenne di 11 articoli, abbastanza lunghe; occhi grandissimi, subrotondi e molto sporgenti; palpi con l’ultimo articolo molto sottile. Pronoto piccolo, molto più stretto del capo, circa tanto lungo che largo, con pelosità appressata; margini anteriore e posteriore diritti; margini laterali ribordati, arrotondati e sinuati nel 1/3 posteriore, con 1 setola avanti la metà; angoli anteriori non sporgenti, i posteriori retti. Elitre allungate, arrotondate ai lati, con la massima larghezza dopo la metà, senza strie, con abbondante pelosità appressata e con 2 larghe fossette; alato. Zampe snelle; tarsi di 5 articoli; gli anteriori dilatati nel maschio.
DISTRIBUZIONE: regione paleartica. Italia settentrionale e peninsulare.
ECOLOGIA: vagante al suolo e fra detriti vegetali e sotto sassi, molto comune.
OSSERVAZIONI: può essere facilmente confuso con altre specie dello stesso genere.

Metallina lampros (Herbst, 1784)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza: 2,5-4 mm. Corpo snello, un po’ depresso, lucidissimo, glabro. Colore bronzeo metallico; palpi e antenne bruni; zampe rossicce. Capo più lungo che largo, poco più stretto del pronoto, con 2 solchi longitudinali frontali; occhi molto grandi e sporgenti; antenne lunghe, di 11 articoli; palpi con l’ultimo articolo molto sottile. Pronoto più largo che lungo, convesso, davanti alla base con una serie di punti e, presso gli angoli posteriori, con una grande e profonda fossetta; margini anteriore e posteriore diritti; margini laterali ribordati e con una setola avanti la metà, arrotondati e fortememte ristretti alla base; angoli posteriori retti. Elitre allungate, coi lati arrotondati e la massima larghezza verso la metà, con 6 strie di punti evanescenti verso l’apice oltre la breve stria scutellare e la stria marginale; margine omerale angoloso e provvisto di un brevissimo orlo basale che si congiunge col margine laterale; alata. Zampe lunghe, snelle; tarsi di 5 articoli, gli anteriori dilatati nel maschio.
DISTRIBUZIONE: regione paleartica. Tutta Italia.
ECOLOGIA: vagante al suolo, fra detriti vegetali e sotto sassi, molto comune.
DISTRIBUZIONE: Europa, Asia settentrionale, occidentale e centrale, Marocco.
OSSERVAZIONI: può essere facilmente confuso con Metallina pygmaea (Fabricius, 1792) la quale si distingue soprattutto per la parte superiore finemente e fittamente zigrinata.

Leja articulata (Panzer, 1796)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza: 3,5-4 mm. Colore: capo e pronoto neri, lucenti; elitre giallastre con una larga fascia lungo la sutura, un’altra trasversale alla metà e apice, bruno-nerastri; lungo la terza stria i 2 punti setigeri sono circondati da una piccola area circolare scura; zampe e palpi completamente gialli; antenne rossicce. Capo circa tanto largo che lungo, largo circa quanto il pronoto, con 2 solchi frontali convergenti in avanti e diritti, profondamente incisi fino al margine anteriore del clipeo dove la fossetta setigera laterale rimane esterna al solco; occhi molto grandi e sporgenti; antenne lunghe, di 11 articoli; palpi con l’ultimo articolo molto sottile. Pronoto piccolo, allungato, molto convesso, fortemente ristretto alla base; davanti alla base con una fila di punti profondi e, davanti agli angoli posteriori, con una profonda fossetta; margine anteriore diritto; margini laterali ribordati, arrotondati in avanti e fortemente situati verso la base; margine posteriore diritto e appena più largo della strozzatura mesosternale; angoli posteriori retti, appuntiti e con una lunga setola. Elitre convesse, con 7 strie fortemente punteggiate e svanite verso l’apice, oltre alla breve stria scutellare e a quella marginale; lungo la terza interstria con 2 punti setigeri; alata. Zampe snelle, lunghe: tarsi di 5 articoli, gli anteriori dilatati nel maschio.
DISTRIBUZIONE: Europa, Caucaso, Siberia, Giappone, Asia Minore, Iran settentrionale. Italia settentrionale e peninsulare.
ECOLOGIA: vagante al suolo, fra detriti vegetali e sotto sassi, comune.
OSSERVAZIONI: si può confondere, per dimensioni e colorazione, con Emphanes latiplaga (Chaudoir, 1850), comune presso i corsi d’acqua.

Philochthus inoptatus (Schaum, 1857)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza: 3,5-4,5 mm. Corpo snello, un po’ compresso. Il capo e il pronoto hanno una evidente microscultura su tutta la superficie superiore per cui appaiono zigrinati. Colore nero; elitre evidentemente iridescenti, più chiare all’apice e con una macchia preapicale gialla; zampe rossicce, palpi nerastri; antenne nere col primo articolo rossiccio. Capo un po’ più largo che lungo, più stretto del pronoto; occhi molto grandi e sporgenti; antenne lunghe, di 11 articoli; palpi con l’ultimo articolo molto sottile. Pronoto convesso, discoidale, più largo che lungo; margine anteriore diritto; margini laterali regolarmente arrotondati e con una setola davanti alla metà; margine posteriore largo circa quanto il margine anteriore, al centro diritto, ai lati ribordato, un po’ concavo e piegato in avanti vesro gli angoli posteriori; questi sono molto ottusi e con una lunga setola. Elitre allungate, a lati quasi paralleli, con 7 strie punteggiate oltre alla stria scutellare e a quella marginale; alato. Zampe snelle, lunghe: tarsi di 5 articoli, gli anteriori dilatati nel maschio.
DISTRIBUZIONE: Europa centrale e sudorientale, penisola Balcanica. Italia settentrionale e peninsulare
ECOLOGIA: sotto detriti vegetali e pietre, comune.
OSSERVAZIONI: si può confondere con P. lunulatus (Fourcroy, 1785), anch’esso presente nell’area, che si distingue per le dimensioni minori (3-4 mm), per avere 6 strie elitrali anziché 7, angoli posteriori del pronoto più marcati e il pronoto lucido.

Ocydromus latinus (Netolitzky, 1911)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza: 5,5-6 mm. Corpo lucente, snello, senza microscultura, un po’ compresso. Colore: di sopra azzurro o verdastro metallico, scuro, lucente, di sotto nero; palpi e mandibole rossicci, penultimo articolo dei palpi mascellari nerastro; zampe gialle con femori neri alla base; antenne brune col primo articolo rossiccio e i seguenti via via più scuri. Capo più lungo che largo; fronte con 2 larghi solchi longitudinali; antenne sottili, di 11 articoli; occhi grandi e sporgenti; palpi con l’ultimo articolo sottilissimo. Pronoto più largo che lungo, poco più largo del capo, poco convesso, con forti punti davanti al margine posteriore e, presso gli angoli posteriori, con una profonda fossetta delimitata esternamente da una sottile e breve carena longitudinale; margini anteriore e posteriore diritti; margini laterali arrotondati, ribordati, fortemente ristretti e sinuati alla base; margine posteriore leggermente incavato; angoli anteriore ottusi, i posteriori retti. Elitre lunghe, con lati quasi paralleli, con 7 strie di punti svanite all’apice oltre alla breve stria scutellare e a quella marginale; terza interstria con 2 punti: uno prima e l’altro dopo la metà; alato. Zampe snelle, lunghe; tarsi di 5 articoli, gli anteriori dilatati nel maschio.
DISTRIBUZIONE: Francia, Italia. Tutta Italia.
ECOLOGIA: vagante su suoli umidi, tra i detriti vegetali, sotto le cortecce, apparentemente comune.
OSSERVAZIONI: è difficile la distinzione da altre specie dello stesso genere come O. italicus (De Monte, 1943) e O. decorus (Zenker, 1801) con cui può convivere.

Ocydromus tetracolus (Say, 1823)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza 5-6 mm. Corpo snello, capo e pronoto lucidi, elitre con finissima micoscultura. Colore: capo e pronoto nero-verdastri metallici, elitre brune, ognuna con una macchia omerale e una preapicale giallo-rossiccia, in modo che ne risulta un disegno a croce; apparato boccale, base delle antenne e zampe giallo-rossiccie, alle volte i femori un po’ oscurati; palpi giallastri, tranne il penultimo articolo dei palpi mascellari che è generalmente bruno verso l’apice; antenne annerite dal 4° articolo. Capo un po’ più lungo cge largo; fronte con 2 solchi longitudinali larghi e superficiali; occhi grandi, sporgenti; antenne lunghe, di 11 articoli; ultimo articolo dei palpi breve e molto sottile. Pronoto più largo che lungo, con un sottile solco longitudinale mediano, davanti alla base con un’area punteggiata e, presso gli angoli posteriori, con una fossetta larga, profonda e delimitata esternamente da una sottile carena longitudinale; margine anteriore e posteriore diritti; margini laterali ribordati, arrotondati e sinuati alla base; angoli anteriori ottusi, i posteriori retti. Elitre ovali, con strie di punti grossolani, evanescenti dietro la metà; settima stria presente e più o meno marcata verso la base; alato. Zampe snelle, lunghe; tarsi di 5 articoli, gli anteriori dilatati nel maschio.
DISTRIBUZIONE: Europa, Siberia, Asia Minore, Marocco, America Settentrionale. Italia settentrionale e peninsulare.
ECOLOGIA: sotto pietre, tra detriti vegetali, comune.
OSSERVAZIONI: si può confondere con O. cruciatus (Schiödte, 1841), dal quale si distingue per le 4 macchie più scure e per avere in ogni elitra 7 strie anziché 6.

Ocys harpaloides (Serville, 1821)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza: 4-5,5 mm. Corpo largo, un po’ appiattito, lucido, glabro. Colore rossiccio, apice e bordo elitrali scuriti; antenne, palpi e zampe giallo-rossicci. Capo più lungo che largo, con 2 solchi frontali larghi e superficiali; antenne lunghe, di 11 articoli; occhi grandi e sporgenti; palpi con l’ultimo articolo molto sottile. Pronoto più largo che lungo, davanti alla base è presente un solco trasversale approfondito e allargato agli angoli; margine anteriore diritto; margine posteriore diritto e ribordato ai lati; margini laterali arrotondati e brevemente sinuati presso gli angoli posteriori; angoli anteriori ottusi, i posteriori retti. Elitre larghe, convesse, coi lati e l’apice arrotondati, con 6 strie punteggiate e ridotte verso l’apice, oltre alla stria scutellare e a quella marginale; la sesta stria evanescente; è presente un solo punto setigero dietro la metà lungo la terza stria; omeri evidenti, ma ottusi; alato. Zampe snelle, lunghe; tarsi di 5 articoli, gli anteriori dilatati nel maschio.
DISTRIBUZIONE: Europa settentrionale, occidentale, centrale e meridionale, Africa nord-occidentale, Madera, Azzorre. Tutta Italia.
ECOLOGIA: sotto cortecce e detriti, comune.
OSSERVAZIONI: aspetto caratteristico e molto diverso da quello di altri Carabidi Bembidini (dei generi Ocydromus, Paratachys, Philochthus, Leja, Metallina, ecc.) presenti nell’area.

Paratachys micros (Fischer, 1828)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza 2-2,5 mm. Corpo snello, un po’ opaco, con finissima microscultura. Colore giallastro; antenne scurite dal 3° articolo. Capo più lungo che largo; fronte con 2 larghi solchi longitudinali; mento senza fossette profonde; antenne lunghe, di 11 articoli; occhi grandi e poco sporgenti; ultimo articolo dei palpi piccolissimo e appuntito. Protorace convesso, più largo che lungo, con uno stretto solco longitudinale mediano; margine anteriore un po’ incavato; margine posteriore largo circa quanto l’anteriore, diritto al centro e, ai lati, inclinato in avanti fino agli angoli posteriori; margini laterali ribordati, arrotondati e fortemente situati alla base, con una setola prima della metà; angoli posteriori retti; angoli anteriosi ottusi. Elitre poco convesse, a lati quasi paralleli, lunghe, con 3 strie dorsali: la più interna ben evidente e incisa fino all’apice elitrale, la mediana superficiale, la terza visibili solo nel quarto basale, poi svanita; punti setigeri 2 per ogni elitra; nel tratto apicale delle elitre è presente una profonda stria che va dal secondo punto setigero all’apice; maschio attero, femmina alata. Zampe lunghe; tarsi di 5 articoli, gli anteriori dilatati nel maschio.
DISTRIBUZIONE: Europa centrale e meridionale, Africa nordoccidentale, Azzorre, Canarie. Tutta Italia.
ECOLOGIA: sotto detriti vegetali, comune.
OSSERVAZIONI: si può confondere con P. bistriatus (Duftschmid, 1812), specie molto comune negli alvei fluviali, da cui si riconosce, a prima vista, soprattutto per la colorazione più chiara.

Paranchus albipes (Fabricius, 1796)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza: 5,9-6 mm. Corpo snello, glabro, opaco, con finissima microscultura, finemente zigrinato. Colore bruno scuro; vertice del capo e margini laterali delle elitre più o meno rossicci; epipleure delle elitre rosso-brune o giallo-brune; antenne, palpi e zampe giallo-pallidi. Capo più lungo che largo, più stretto del pronoto; fronte con 2 deboli e brevi solchi longitudinali; antenne molto lunghe, di 11 articoli; occhi grandi e un po’ sporgenti. Protorace più lungo che largo, ristretto dopo la metà, convesso, con un sottile solco longitudinale mediano; davanti alla base con fitta punteggiatura più profonda ai lati; margine anteriore ribordato e concavo; margine posteriore arrotondato; margini laterali arrotondati e ribordati; angoli anteriori sporgenti e ottusi; angoli posteriori sporgenti brevemente all’infuori con un dente. Elitre convesse, allungate, lunghe il doppio del pronoto, con la massima larghezza alla metà, fortemente zigrinate all’apice, con 8 strie lisce e complete oltre alla stria marginale e a quella scutellare; omeri sporgenti e arrotondati; terza interstria con 2 punti setigeri; alato. Zampe lunghe, snelle; tarsi di 5 articoli, solcati di sopra lungo la linea mediana, gli anteriori dilatati nel maschio.
DISTRIBUZIONE: Europa, Asia Minore, Africa settentrionale, Canarie, Madera, Azzorre, America settentrionale. Tutta Italia.
ECOLOGIA: fra detriti vegetali, sotto cortecce di tronchi marcescenti, sotto sassi, molto comune.
OSSERVAZIONI: facilmente riconoscibile per forma e colorazione.

Anchomenus dorsalis (Pontoppidan, 1763)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza: 6-7,5 mm. Corpo molto snello, appiattito, opaco, con finissima microscultura. Colore verde smeraldo metallico; antenne nere coi primi 3-4 articoli rossicci; elitre di colore arancio con una grande macchia verde, verde-bluastra o nericcia che si estende in gran parte della superficie tranne che nel terzo basale; zampe rossastre; parte inferiore nera. Capo largo quanto il pronoto, più lungo cher largo; occhi grandi e un po’ sporgenti; antenne di 11 articoli, lunghe, pubescenti dal 3° articolo. Pronoto molto allungato, appiattito, con un sottile solco longitudinale mediano e 2 lunghi, solchi laterali larghi e superficiali occupanti la metà posteriore; margine anteriore incavato; margini laterali ribordati, arrotondati nella metà anteriore, sinuati in quella posteriore; margine posteriore più stretto dell’anteriore, rettilineo nel mezzo, obliquo ai lati; angoli anteriori ottusi, angoli posteriori ottusi e smussati. Elitre con massima larghezza dopo la metà, molto più larghe del pronoto; piatte, coi lati arrotondati, con 8 strie lisce oltre alla stria scutellare e a quella marginale; interstrie piane; omeri molto sporgenti e arrotondati; terza interstria con 3-4 punti setigeri; alato.
DISTRIBUZIONE: Europa, Siberia, Turchestan, Asia Minore, Marocco. Tutta Italia.
ECOLOGIA: fra detriti vegetali e fogliame, sotto cortecce di tronchi marcescenti, alla base di alberi, sotto pietre, molto comune.
OSSERVAZIONI: assolutamente inconfondibile per la livrea.

Agonum muelleri (Herbst, 1784)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza 6-9 mm. Corpo allungato, opaco, un po’ appiattito, con fine microscultura. Colore: di sopra variabile, verde o verde con elitre bronzee, con finissima microscultura; di sotto nero; antenne nere col 1° articolo di sotto rossiccio; zampe bruno-nerastre con tibie rosso-brune. Capo più lungo che largo, più stretto del pronoto; occhi grandi, un po’ sporgenti; antenne lunghe, di 11 articoli, pelose dal 4° articolo. Pronoto più largo che lungo, con un solco longitudinale mediano, ai lati, presso i margini, con una stretta e superficiale incavatura che si allarga notevolmente in corrispondenza degli angoli posteriosi del pronoto e termina in un’ampia e profonda depressione dove la microscultura è più forte; margine anteriore un po’ incavato; margine basale diritto al centro, mentre ai lati è arrotondato e diretto verso l’angolo posteriore; margini laterali arrotondati e con una setola avanti la metà; angoli anteriori sporgenti e ottusi; angoli posteriori largamente arrotondati e con un punto setigero posto nel mezzo della curvatura. Elitre larghe, a lati paralleli, con apice rotondo; con 8 strie sottili e lisce, oltre alla corta stria scutellare e quella marginale; la terza interstria con tre punti; quinta interstria prima dell’apice con una depressione a forme di solco; omeri molto sporgenti e arrotondati; alato. Zampe snelle; tarsi di 5 articoli, solcati lateralmente; gli anteriori dilatati nel maschio.
DISTRIBUZIONE: Europa, Siberia occidentale, Azzorre. Tutta Italia.
ECOLOGIA: sotto pietre, fra le erbe, soto detriti vegetali, comune.
OSSERVAZIONI: di facile identificazioni per forma e colore.

Agonum moestum (Duftschmid, 1812)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza: 7,5-8,5 mm. Corpo allungato, appiattito, opaco, con fine microscultura a maglie rotonde. Colore nero, senza riflessi metallici; 1° articolo antennale e tibie bruni. Capo più lungo che largo, più stretto del capo; occhi grandi e sporgenti; antenne lunghe, di 11 articoli, pelose dal 4° articolo. Pronoto più largo che lungo, ai lati, presso i largini con una scanalatura larga e superficiale che si allarga indietro e confluisce in una larga area depressa presso gli angoli posteriori; angoli anteriori sporgenti e ottusi; angoli posteriori arrotondati, indistinti e con un poro setigero. Elitre un po’ appiattite, a lati quasi paralleli, largamente arrotondate all’apice, con 8 strie fortemente incise fino all’apice oltre alla stria scutellare e a quella marginale; terza interstria con 3 punti dorsali di cui il 2° è nel mezzo della terza interstria o addossato alla terza stria; il 3° punto è poco lontano dall’apice elitrale; manca nella quinta interstria una depressione a forme di solco; bordo basale diretto orizzontalmente verso lo scutello; omeri arrotondati; alato. Zampe lunghe e snelle; tarsi di 5 articoli, solcati ai lati; tarsi anteriori dilatati nel maschio.
DISTRIBUZIONE: Europa, Siberia. Tutta Italia.
ECOLOGIA: sotto pietre, fra detriti vegetali, sotto le cortecce di alberi marcescenti, molto comune.
OSSERVAZIONI: di difficilissima distinzione da specie affini dello stesso genere, in particolare si può facilmente confondere con A. viduum (Panzer, 1797).

Agonum nigrum Dejean, 1828
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza 8-9 mm. Corpo snello, finemente zigrinato. Colore nero, un po’ opaco; zampe brune. Capo più lungo che largo, liscio; occhi grandi, un po’ sporgenti; antenne di 11 articoli, lunghe, pelose dal 3° articolo. Pronoto poco più largo che lungo, poco convesso; margine anteriore un po’ incavato; margine posteriore diritto nel centro, ai lati piegato verso gli angoli posteriori; questi molto ottusi, ma evidenti, spostati in avanti; margini laterali con bordo piano, molto stretto, appena allargato verso gli angoli posteriori. Elitre a lati paralleli nel centro con 8 strie sottili, superficiali e con punteggiatura debole oltre alla stria scutellare e a quella marginale; interstrie piane, la terza con 3 punti: l’anteriore spostato verso la terza stria, gli altri 2 spostati verso la seconda stria; alato. Zampe snelle; tarsi di 5 articoli, gli anteriori dilatati nel maschio.
DISTRIBUZIONE: regione mediterranea, Europa occidentale. Tutta Italia.
ECOLOGIA: sotto pietre, fra detriti vegetali, nel periodo freddo sotto le cortecce di alberi marcescenti, molto comune.
OSSERVAZIONI: assomiglia, per forma e colore, ad A. moestum (Duftschmid, 1812), da quale si di distingue, abbastanza agevolmente, soprattutto per le dimensioni minori e per la diversa forma del pronoto.

Laemostenus venustus (Dejean, 1828)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza 14-17,5 mm. Corpo snello. Colore nero; pronoto ed elitre con riflessi bluastri. Capo più lungo che largo, punteggiato, rugoso; occhi un po’ sporgenti; antenne di 11 articoli, lunghe; mandibole strette e lunghe. Pronoto più lungo che largo, con fitte e sottili rughe trasversali e fine microscultura; margine anteriore incavato; margine posteriore quasi diritto; margini laterali arrotondati e sinuati verso la base; angoli anteriori sporgenti e arrotondati; angoli posteriori retti e con una lunga setola. Elitre piuttosto allungate, convesse, con la massima larghezza verso la metà, con fitta microscultura, opache, con 9 strie punteggiate, oltre alla stria marginale e a quella scutellare; alato. Zampe molto snelle; tarsi di 5 articoli; gli anteriori dilatati nel maschio.
DISTRIBUZIONE: Europa meridionale, Asia Minore, Siria. Italia settentrionale e peninsulare.
ECOLOGIA: sotto la corteccia degli alberi, molto raro.
OSSERVAZIONI: è facile confonderlo, per forma e dimensioni, con Carabidi dei generi Platysma, Poecilus, ecc. dai quali si distingue facilmente per avere i tarsi pelosi di sopra.

Platysma nigrum (Schaller, 1783)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza: 15,5-19 mm. Corpo molto allungato, depresso, liscio, glabro, opaco, di sotto liscio, solo il mesosterno ai lati e gli episterni debolmente punteggiati; ultimo sternite nel maschio con una forte carena terminante con una punta; elitre zigrinate, con fine microscultura. Colore nero, palpi bruni. Capo più lungo che largo, con 2 brevi e larghi solchi longitudinali frontali, finemente punteggiato fra gli occhi; occhi grandi e sporgenti; ultimo articolo dei palpi mascellari un po’ più breve del penultimo; antenne molto lunghe, di 11 articoli, un po’ appiattiti dal 5° in poi. Pronoto poco più largo che lungo, più largo del capo, poco convesso; al centro con un solco longitudinale profondo e, ai lati, con uno stretto bordo liscio e piatto; presso gli angoli posteriori, ad ogni lato, con 2 fossette longitudinali profonde e largamente confluenti e punteggiate, l’interna molto più lunga; margine anteriore incavato; margine posteriore diritto; margini laterali ribordati, un po’ arrotondati davanti la metà poi rettilinei e convergenti fino agli angoli posteriori; angoli anteriori sporgenti e arrotondati; angoli posteriori retti. Elitre piuttosto allungate, con la massima larghezza dopo la metà, con 8 strie lisce, profonde olre alla stria marginale e a quella scutellare; interstrie fortemente convesse, la terza con 3 piccoli pori setigeri; ali ridotte. Zampe molto lunghe; tarsi di 5 articoli, gli anteriori dilatati nel maschio.
DISTRIBUZIONE: Europa, Siberia, Turchestan, Asia Minore, Iran settentrionale. Italia settentrionale, peninsulare, Sardegna.
ECOLOGIA: sotto sassi e detriti vegetali, poco comune.
OSSERVAZIONI: abbastanza caratteristico per il corpo snello e depresso.

Platysma nigrita (Paykull, 1790)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza: 9,5-12,7 mm. Corpo snello, molto lucido, appiattito, di sotto punteggiato ai lati; ultimo scernite del maschio con una carena longitudinale mediana piccola e breve. Colore nero. Capo più largo che lungo; fronte con 2 solchi stretti, superficiali e convergenti; occhi grandi e sporgenti; antenne lunghe, formate da 11 articoli appiattiti dal 3° in poi. Pronoto più largo che lungo; alla base, presso gli angoli, con 2 fossette per parte, l’interna più lunga, l’esterna più profonda, confluenti in una fossetta comune molto larga, rotonda, tondeggiante e fittamente punteggiata; margine anteriore incavato; margine posteriore, ai lati, leggermante arcuato fino agli angoli; margini laterali ribordati, con 1 setola prima della metà, regolarmente arrotondati fino agli angoli posteriori; angoli anteriori arrotondati, i posteriori ottusi, con un dentino e una lunga setola. Elitre allungate, a lati quasi paralleli, con 8 strie profonde e lisce oltre alla stria scutellare e a quella marginale; terza intestria con 3 pori setigeri; omeri sporgenti; alato.
DISTRIBUZIONE: Europa, Siberia, Turchestan, Asia Minore Marocco. Tutta Italia.
ECOLOGIA: sotto sassi e detriti vegetali, poco comune.
OSSERVAZIONI: inconfondibile per la forma e le dimensioni. Si potrebbe confondere con altre specie del sottogenere Melanius, tuttavia assenti nella zona.

Poecilus cupreus (Linné, 1758)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza: 11-13 mm. Corpo snello, un po’ appiattito, glabro. Colore: di sopra bronzeo, verde dorato, rosso rame, azzurro, azzurro verdastro, nero, talora con riflessi metallici; di sotto nero; zampe nere o nere con femori rossi oppure rosse; antenne nere coi primi 2 articoli rossi; palpi bruno-nerastri. Capo più lungo che largo, con 2 solchi frontali molto brevi e assai superficiali, finemente punteggiato di sopra, soprattutto nella parte posteriore; occhi grandi sporgenti; antenne lunghe, di 11 articoli, coi primi 3 articoli finemente carenati e, dal 3° fino all’ultimo, appiattiti. Pronoto più largo che lungo, subtrapezoidale, più largo del capo, alla base largo quanto la base delle elitre, con un profondo solco longitudinale mediano, presso i margini laterali con uno stretto bordo piatto che si allarga verso la base; base del pronoto punteggiata fittamente e, ai due lati, con 2 fossette longitudinali non confluenti, l’interna molto più lunga; margine anteriore diritto nel mezzo e incavato ai lati; margine posteriore diritto e ribordato ai lati, più largo del margine anteriore; margini laterali arrotondati, con una setola avanti la metà; angoli anteriori sporgenti e arrotondati; angoli posteriori quasi retti. Elitre più larghe del pronoto, lunghe, opache per la presenza di una forte microscultura, lati quasi paralleli, apice arrotondato, con 8 strie profonde, intere e lisce oltre alla stria marginale e alla stria scutellare; terza interstria con 2 punti dietro la metà; alato. Zampe lunghe e snelle; tarsi di 5 articoli, gli anteriori dilatati nel maschio.
DISTRIBUZIONE: Europa, Siberia occidentale, Turchestan, Asia minore, Siria. Tutta Italia.
ECOLOGIA: sotto sassi e detriti vegetali, poco comune.
OSSERVAZIONI: facilmente riconoscibile per la forma e il colore. Si può confondere con P. versicolor (Sturm, 1824) che tuttavia non vive nella zona.

Harpalus distinguendus (Duftschmid, 1812)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza 9-11 mm. Corpo poco allungato, glabro. Colore estremamente variabile, verde, cupreo, di rado azzurro o nerastro, con riflessi metallici; antenne parzialmente annerite dal 2° articolo in poi; zampe nere. Capo liscio, ad ogni lato con una fossetta frontale larga e superficiale presso la base delle antenne; occhi sporgenti; antenne di 11 articoli, non molto lunghe. Pronoto molto più largo che lungo, con un solco longitudinale mediano, e, alla base, con punteggiata estesa, ma concentrata soprattutto in corrispondenza delle 2 ampie aree laterali incavate; margini anteriore e posteriore diritto e ribordati (l’anteriore finemente); margini laterali arrotondati e situati dopo la metà, verso la metà con un punto setigero; angoli anteriori sporgenti e arrotondati; angoli posteriori retti. Elitre con angoli anteriori angolosi e muniti di una sporgenza dentiforme; con 8 strie sottili, lisce e incise oltre alla stria marginale e a quella scutellare; terza interstria con un punto impresso nella metà apicale e addossato alla seconda stria; ottava interstria senza serie di punti all’apice. I due penultimi sterniti addominali con alcuni puntini piliferi oltre a 2 grosse setole; alato. Zampe lunghe, snelle; tarsi di 5 articoli glabri superiormente, gli anteriori dilatati nel maschio
DISTRIBUZIONE: Europa, Asia settentrionale e occidentale, Asia Minore, Africa nordoccidentale, Azzorre, Madera. Tutta Italia.
ECOLOGIA: sotto sassi e detriti vegetali, comune.
OSSERVAZIONI: si può confondere con altre specie dello stesso genere che, tuttavia, finora, non sono state osservate nella zona.

Bradycellus verbasci (Duftschmid, 1812)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza: 4-4,5 mm. Corpo poco allungato, liscio. Colore rosso-ruggine chiaro; sutura e bordo laterale delle elitre giallo-rossiccio chiaro; antenne, palpi e zampe giallo-rossicci. Capo più stretto del pronoto; sulla fronte, fra gli occhi, con 2 fossette laterali profonde; occhi grandi, un po’ sporgenti; antenne abbastanza lunghe, di 11 articoli. Pronoto convesso, molto più largo che lungo, più stretto delle elitre, con un solco longitudinale mediano e, ai lati della base, con 2 aree un po’ incavate e fortemente punteggiate; margine anteriore quasi diritto; margine posteriore ribordato presso gli angoli posteriori, arrotondato; magini laterali arrotondati nella metà anteriore, quasi diritti e convergenti in quella basale; angoli anteriori arrotondati; angoli posteriori ottusi. Elitre larghe, convesse, con 8 strie lisce e profonde, visibili fino all’apice, oltre alla stria scutellare e a quella marginale; interstie piane; dietro la metà, nella terza interstria, addossato alla seconda stria è presente un punto impresso; ottava interstria con numeri punti profondi; alato. Addome del maschio con primo segmento ventrale recante una fossetta tomentosa. Zampe lunghe, snelle, di 5 articoli; i primi 4 dilatati nel maschio.
DISTRIBUZIONE: Europa, Asia Minore, Iran settentrionale. Tutta Italia.
ECOLOGIA: fra i detriti vegetali e sotto le cortecce degli alberi. Raro.
OSSERVAZIONI: abbastanza caratteristico, tuttavia può confondersi, a occhio nudo, con Ocys harpaloides (Serville, 1821), specie in realtà ben diversa e filogeneticante molto lontana e con altre specie del genere Bradycellus che, tuttavia, non state mai osservate nell’area.

Panagaeus cruxmajor (Linné, 1758)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza: 7,5-8 mm. Corpo snello, peloso e fittamente e profondamente punteggiato. Colore nero; elitre con 4 macchie rosse: le anteriori quasi fuse al centro e subtrapezoidali, le posteriori subrotonde e più piccole. Capo più lungo che largo, liscio, glabro, con un largo solco trasversale fra gli occhi e 2 solchi superficiali ai lati della fronte; palpi con ultimo articolo grande e triangolare. Pronoto ellissoidale, più largo che lungo, finemente ribordato ai lati, con punteggiatura fitta, grossolana e lunghe setole erette. Elitre a lati paralleli, con fitte setole erette; con 8 strie profonde, oltre alla stria scutellate e a quella marginale, e interstrie fortemente punteggiate; omeri sporgenti, ottusi; alato. Zampe snelle; tarsi di 5 articoli; gli anteriori, nel maschio, dilatati e con fitta e lunga pelosità nel lato interno.
DISTRIBUZIONE: Europa, Asia Minore, Caucaso, Siberia meridionale. Tutta Italia.
ECOLOGIA: sotto pietre e detriti vegetali, nel periodo freddo sotto le cortecce di tronchi marcescenti, raro, ma localmente abbondante.
OSSERVAZIONI: aspetto generale e colorazione molto caratteristici, si può confondere con P. bipustulatus (Fabricius, 1775) che, tuttavia, non è stato mai osservato nella zona.

Demetrias atricapillus (Linné, 1758)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza 4,5-5,5 mm. Corpo snello, lucido, glabrescente; zampe e antenne pelose. Colore: capo nero; protorace rossiccio; apparato boccale, antenne e zampe giallicci; elitre giallastre con una macchia anteriore e una allungata lungo la metà apicale della sutura, bruno-nerastre. Capo più lungo che largo, un po’ più largo del pronoto, con lunghe setole dietro gli occhi; questi grandi e un po’ sporgenti; antenne di 11 articoli, lunghe. Pronoto piccolo, più lungo che largo, poco convesso, fortemente ribordato ai lati; margine anteriore diritto, il posteriore arrotondato; margini laterali arrotondati, sinuati verso la base; angoli posteriori ottusi, sporgenti e spostati in avanti. Elitre trasparenti, con pelosità rada ed eretta, quasi piatte, molto allungate, gradualmente allargate fin quasi all’apice, subtroncate all’apice dove lasciano scoperto l’ultimo tergite addominale; strie elitrali superficiali e molto sottili, le prime 5 molto evidenti, la sesta e la settima appena accennate; terza, quinta e settima interstria con serie di punti; alato. Zampe lunghe, snelle e robuste; tarsi di 5 articoli, il 4° profondamente bilobo; unghie dentate.
DISTRIBUZIONE: Europa, Siberia, Siria, Africa settentrionale. Tutta Italia.
ECOLOGIA: sotto detriti vegetali, comune.
OSSERVAZIONI: specie molto caratteristica, tuttavia assomiglia molto a specie del genere Dromius e Paradromius.

Drypta dentata (Rossi, 1790)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Lunghezza: 7-9 mm. Corpo allungato, convesso, pubescente, con punteggiatura fittissima e profonda. Colore blu o verde-blu; apparato boccale, antenne e zampe giallo-rossicci; estremità del 1° antennomero e un anello del 2° nericci. Capo molto allungato con occhi sporgenti, labbro superiore prominente e una protuberanza sovrastante l’inserzione delle antenne; mandibole snelle, con lati quasi diritti e uncinate all’estremità; antenne lunghe, con 11 antennomeri di cui il 1° lungo quanto i 3 seguenti presi assieme. Pronoto stretto, quasi cilindrico, più stretto della testa, non ribordato ai lati, lievemente arrotondato al margine anteriore e con una leggera concavità davanti alla base; margine posteriore poco più largo della strozzatura mesotoracica. Elitre grandi, con base stretta e omeri sfuggenti, con la massima larghezza dietro la metà, leggermente concave ai lati dopo il terzo anteriore e, all’apice, troncate, con 8 strie fortemente punteggiate oltre alla stria scutellare e a quella marginale; alata. Zampe molto lunghe; femori claviformi; tarsi con 5 articoli di cui il 4° bilobo, nei maschi i 3 primi articoli debolmente dilatati.
DISTRIBUZIONE: Europa centrale e meridionale, Inghilterra, Siberia, Africa nordoccidentale. Tutta Italia.
ECOLOGIA: fra i detriti vegetali, alla base degli alberi, sotto le cortecce di tronchi marcescenti, comune.
OSSERVAZIONI: inconfondibile per l’aspetto generale e la colorazione.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 13.10.2012
    Ultima modifica: 17.10.2012

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