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Da Villa allo Sbocco Bucine (sentieri CAI n.390 e 390bis) (itinerari – ESCURS)


DA VILLA  ALLO SBOCCO BUCINE  (sentieri CAI n.390 e 390bis) (Comune di Borgo Pace)

Tempo di percorrenza: h 6 00’ (percorso quasi tutto ad anello)
Lunghezza: 13 km

Dislivello: 700 m
Difficoltà: E
Ultima verifica dell'itinerario: 2023

Un percorso ricco di ambienti diversi, dalle cerrete alle faggete, e di diversi tipi di fondo, dalle strade di breccia alle carrarecce, fino alle più tradizionali mulattiere. Il primo chilometro e l’ultimo vanno fatti nei due sensi di marcia; il resto è per la quasi totalità un anello con tratti di interesse geologico nell’ultima parte.

Parchiule è il paese delle Marche più a ovest, a un chilometro dal confine con la Toscana. Con una stretta strada si arriva al minuscolo borgo chiamato Villa, su cui svetta una torre medioevale. Il punto di arrivo, Sbocco Bucine, permette di salire a cavallo della spina dorsale d’Italia.

Oltre le case del minuscolo borgo di Villa una strada di breccia sale qualche metro e poi prende a scendere in direzione del fosso. Dopo un tratto quasi pianeggiante, col torrente alla nostra sinistra, la pendenza si inverte e quando il corso d’acqua viene oltrepassato inizia, di fatto, il sentiero. La salita alterna tratti impegnativi ad altri ben camminabili, sempre nelle vicinanze del Rio della Villa, che va superato altre volte finché non si entra in una bella cerreta dove il sentiero si stringe e compie alcuni tornanti che ingannano il declivio adesso più accentuato. Questo lungo tratto caratterizzato dalla lussureggiante fustaia di cerro si conclude quando, in alto, incrociamo uno stradello carrozzabile: è la strada del Bucine. Giriamo a destra e la percorriamo fino a dove di fatto si chiude. In questa fase la vegetazione attorno cambia decisamente, presentando ex pascoli in fase di rinaturalizzazione spontanea, con tanti arbusti che fioriscono in primavera e fruttificano in estate e autunno. C’è anche una vasca a lato strada e dentro, nella bella stagione, ci vivono dei tritoni. Lo stradello ad un certo punto, al culmine di un’area aperta prativa, sparisce. Dobbiamo andare a sinistra, verso l’alto, in diagonale, e prendere la lieve traccia che si inerpica fino a rientrare nel bosco, all’ombra di altri cerri, che però sono gli ultimi dato che stanno per imporsi i faggi. La quota e il versante stanno variando rapidamente e ora che siamo sul Poggio dell’Appione va considerato che da qui allo Sbocco Bucine dovremo usare lo stesso sentiero all’andata e al ritorno. Quindi svoltiamo a sinistra e dopo un po’ di pianura, ormai in mezzo ai faggi, riprendiamo a salire. Il contorno si è trasformato e passando a mezza costa, tra muschi, rocce e pietrisco, giungiamo alla piccola sella sul crinale che è proprio lo Sbocco Bucine, punto in cui ci si immette sul Sentiero Italia. Vale la pena proseguire ancora un po’ andando a sinistra per trovare sopra il sentiero dei piccoli prati da cui ci si può affacciare guardando a est, e ancora qualche minuto più in là per vedere, a ovest, la Valtiberina con il Lago di Montedolio. Ora bisogna tornare indietro, a ritroso fino a Poggio dell’Appione. Una volta arrivati al bivio col sentiero fatto in precedenza, dobbiamo andare diritti e raggiungere uno sterrato che scende dolcemente seguendo il crinale fino a Poggio Quarantelle: il bivio che ci attende non è facilmente individuabile. Quando lo stradello inizia a scendere con più pendenza dobbiamo volgere l’attenzione a destra e tenere d’occhio i segnavia che ci fanno scendere improvvisamente, appunto, a destra, lasciando l’ampio sterrato per infilarci su di una mulattiera. La discesa iniziale è piuttosto ripida poi si attenua quando un altro piccolo crinale ci manda, quasi in piano, per la cima Vallandia. Da questo ultimo rilievo prende il via la vera discesa che ci porta in un’area semi aperta geologicamente molto interessante, con rocce di arenaria che emergono affilate del terreno in modo quasi geometrico. Non è proprio l’ultima attrazione di questo itinerario, perché una volta rientrati nel bosco ci attende una parte di sentiero, che per la pendenza e per il fondo, si presenta impegnativo, ma con vista sui resti della torre medioevale che sovrasta le case di Villa, dove arriviamo dopo pochi minuti. Se siamo partiti da Parchiule dobbiamo prendere a sinistra per la strada che dalla frazione di Borgo Pace giunge fin qui.

 


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 07.10.2024
    Ultima modifica: 23.10.2024

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