Aedes albopictus Skuse, 1894

Ordine Diptera, Sottodine Nematocera, Famiglia Culicidae

Morfologia: lunghezza 4-10 mm, corpo nero con macchie bianche, linea bianca che va dal centro del capo sino al torace. La larva è dotata di un sifone all’estremità addominale col quale respira l’aria atmosferica. Le uova sono lunghe circa 0,5 mm, nere e allungate, deposte singolarmente in gruppetti e non a zattera galleggiante come quelle di Culex pipiens.

Distribuzione in Italia: originaria del Sudest asiatico, è comparsa nel 1990 anche in Italia dove ormai si è diffusa quasi ovunque.

Presenza nella zona di studio (bacino del Metauro e litorale della Provincia di Pesaro e Urbino): specie comune a Fano e centri abitati nei dintorni, segnalata anche nella zona appenninica interna (fondovalle a Cantiano e dintorni, nel 2023 e 2024).

Ecologia e biologia: vive ovunque sono presenti raccolte d’acqua stagnante, prediligendo quelle piccole. E’ attiva nelle ore diurne, stando posata tra la vegetazione, e si nutre di sangue umano e di altri mammiferi. Le uova vengono deposte al bordo dei contenitori dell’acqua, non raggruppate come quelle di Culex pipiens. Sverna sotto forma di uova, riprendendo il ciclo di crescita durante la primavera. Può diventare il vettore della Febbre Dengue causata dal virus omonimo, con i primi casi registrati nelle Marche a Fano a partire dal 10 settembre 2024: il 1° ottobre i casi accertati erano 102, poi saliti man mano a circa 200.