Funghi, flora e fauna
Carpa comune - Cyprinus carpio
Cyprinus carpio Linnaeus, 1758
Nome volgare: Carpa comune
Famiglia: Cyprinidae
Caratteri distintivi: muso con grande bocca protrattile ornato da quattro barbigli, di cui due ai lati della bocca e due sul labbro superiore. Pinna dorsale con un raggio robusto e spiniforme. Corpo lateralmente compresso, arcuato, il cui apice, a differenza dei Carassi, è posizionato prima della pinna dorsale. Linea laterale con 35-40 squame grandi. Dorso generalmente bruno-verdastro, fianchi bronzeo-dorato, ventre biancastro. Pinne verdastre volgenti al rossastro. Lunghezza fino a 100 (130) cm.
Specie polimorfa. Nel bacino del Metauro si possono trovare tre forme:
- Regina = squame presenti su tutto il corpo.
- Specchio = squame molto grosse presenti solo sulla linea laterale, dorso e ventre.
- Nuda = squame quasi completamente assenti.
Oltre a raggiungere maggiori dimensioni, la Carpa si distingue dai Carassi e dalla Scardola per la presenza dei barbigli, dalla Tinca per avere 4 barbigli anziché 2 e un raggio robusto e spiniforme nella dorsale.
Biologia e habitat: predilige acque lente con fondo melmoso e ricco di vegetazione, sia dolci che moderatamente salate. Si alimenta soprattutto di notte, cibandosi di vegetali e invertebrati.
Distribuzione: specie di origine asiatica, fu importata in epoca romana forse a scopo di allevamento, anche se la massima diffusione si ebbe intorno al 1600. In Italia è diffusa in tutta la penisola e nelle isole ed è considerata parautoctona.
Presenza nella zona di studio (bacino del Metauro e del T. Arzilla): comune nel basso e medio bacino del Metauro, laghi di escavazione compresi (1970-2010). Lungo il F. Metauro è stata osservata nel luglio 2023 nella stazione di rilevamento a Ponte degli Alberi (Montefelcino) a 69 m slm e nelle 4 stazioni di rilevamento in Comune di Fano da subito a valle della Chiusa, a 25 m slm, sino a 1 km dalla foce a 5 m slm (DE PAOLI et al., 2023). Lungo il T. Arzilla è risultata presente nel basso corso in Comune di Fano (dato 1970 circa) e più di recente, nel giugno 2023, in una stazione di rilevamento alla periferia di Fano a 16 m slm (DE PAOLI et al., 2023).
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.07.1999
Ultima modifica: 19.11.2024




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