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Checklist delle piante erbacee di ambienti umidi del ba...

Glossario sulle specie erbacee di zone umide

Come leggere le schede delle piante erbacee di ambienti umidi


Per ogni specie le schede riportano:

INFORMAZIONI GENERALI E RIFERITE ALL’ITALIA:

 - il nome scientifico, il nome volgare e la famiglia di appartenenza

 - la forma biologica, usando questi simboli:

T = Terofite: piante annue la cui parte vegetativa si dissecca entro l'anno, sopravvivendo allo stato di seme. T scap = Terofite scapose;

I = Idrofite: piante erbacee perenni acquatiche con gemme sommerse durante l'inverno.

I rad = Idrofite radicanti;

G = Geofite: piante erbacee perenni che nel periodo avverso perdono completamente la parte aerea, che dissecca, e accumulano sostanze di riserva in bulbi, rizomi e tuberi.

G rad = Geofite a radici gemmate; G bulb = G. bulbose; G rhiz = G. rizomatose;

H = Emicriptofite: specie erbacee perenni o bienni che durante l'inverno hanno le gemme a livello del suolo, protette da foglie vive o da residui di foglie morte. H caesp = Emicriptofite cespitose; H rept = E. striscianti; H scap = E. scapose; H ros = E. rosulate; H bienn = E. biennali; H scand = E. scandenti

- l’altezza della pianta (tratta in genere da ZANGHERI, 1976, da PIGNATTI, 1982 e da vari autori in Forum Acta Plantarum, www.floraitaliae.actaplantarum.org)

 - la distribuzione e il piano altitudinale riferiti all’Italia (rispettivamente dal Portale della Flora d’Italia, http://dryades.units.it/floritaly e dalla scheda IPFI di Acta Plantarum, https://www.actaplantarum.org/flora/flora_info.php)

- per ogni specie che si può confondere con altre vengono riportati i caratteri morfologici utili per la determinazione.

INFORMAZIONI SPECIFICHE RIFERITE ALLA ZONA DI STUDIO:

 - una valutazione della frequenza di rilevamento, anche se approssimata, usando questi termini: rarissima (uno o più esemplari anche in date successive, purché nello stesso sito), rara, poco comune, comune

 - l'habitat. Tra le zone umide, oltre ai laghi, i fiumi e le loro foci, gli stagni, gli acquitrini, le pozze, gli invasi artificiali, le cave di inerti allagate e i canali sono stati considerati anche i boschi ripariali e le zone erbose, coltivate o disturbate da interventi dell’uomo purché con suolo anche solo parzialmente umido

 - il piano altitudinale, a livello indicativo. Planiziale da 0 a 200 m, collinare da 200 a (800)1000 m, montano da (800)1000 a 1400 m, subalpino da 1400 a 1800 m

 - come zonazione geografica di riferimento si indicano:

- basso bacino, dal Mare Adriatico sino ai Monti della Cesana e del Furlo esclusi, da 0 a circa 400-500 m di quota. Comprende l’ultimo tratto della pianura alluvionale del Metauro fusa con quella adiacente del T. Arzilla, il basso corso e la zona collinare esterna;

- medio bacino, dai Monti della Cesana e del Furlo alla zona appenninica interna esclusa, da 75 m a quasi 1000 m di quota (M. Paganuccio dei Monti del Furlo). Comprende la zona collinare interna o alto-collinare, la zona appenninica esterna (Dorsale Marchigiana coi Monti del Furlo e la dorsale minore della Cesana e M. Raggio-Montalto Tarugo) e il medio corso del Metauro e dei suoi affluenti (F. Candigliano e suo subaffluente Burano);

- alto bacino, con la zona appenninica interna sino allo spartiacque con il Tevere in territorio toscano e umbro, da 250-300 m a 1702 m di quota (M. Catria). Comprende la Dorsale Umbro-Marchigiana (con il Gruppo del Catria, il M. Petrano, il Gruppo del Nerone e il M. di Montiego), la zona della Formazione Marnoso-Arenacea (con le Serre - M. Vicino, la zona di Bocca Serriola, l'Alpe della Luna-Bocca Trabaria, l'Alto Candigliano, i rilievi tra Apecchio, Sant'Angelo in Vado e Mercatello) e l’alto corso del Metauro e dei suoi affluenti (Candigliano e suoi subaffluenti Bosso, Burano e Biscubio)

- la presenza nella zona di studio, con riportate le località, le date di ritrovamento ed altre informazioni specifiche

 - le segnalazioni senza riferimento all’autore sono di L. Poggiani. Le segnalazioni di altri rilevatori che non siano gli autori vengono indicate col nome seguito dalla dicitura “com. pers.” = comunicazione personale.

- Orti botanici a cui si fa riferimento: Giardino Botanico del Centro Ricerche Floristiche Marche “A.J.B. Brilli-Cattarini” di Pesaro. Inoltre, ben più piccoli e con funzione soprattutto didattica: Giardino botanico del Centro di Educazione Casa Archilei di Fano e Giardino acquatico del Centro di Riqualificazione Ambientale Lago Vicini di Fano

- Erbari a cui si fa riferimento: Erbario del Centro Ricerche Floristiche Marche “A.J.B. Brilli-Cattarini” di Pesaro (sigla identificativa: PESA), attualmente il più grande delle Marche e uno dei più funzionali d’Italia, costituito da oltre 300.000 campioni. Inoltre l’assai più modesto Erbario L. Poggiani, che comprende circa 800 campioni

 


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2001
    Ultima modifica: 23.09.2024

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