Carnevale, feste, tradizioni e lavoroCarnevale, feste, tradizioni e lavoro

La somarata di Fano

Il Carnevale nella zona di Isola di Fano (Fossombrone)

Somarata del 1885


Regolamento per la Somarata del 10 Maggio 1885
Organamento
Art. 1° La Somarata sarà composta di un numero illimitato di Soci con pelo o tosati, fatti per cura di alcuni Soci promotori della più bella razza marchigiana.

Art 2° L’Assemblea generale dei Soci nella sua prima adunanza raglierà a sua posta e nominerà una Commissione di 10 persone per provvedere a tutto e regolare l’andamento della Somarata.

Art. 3° La Commissione eleggerà nel suo seno il Cassiere della Società; spetterà inoltre a Lui la scelta del membro più ragguardevole di essa che nominerà comandante, nonché quella di alcuni altri membri inferiori, i quali si stimeranno necessari per tenere a posto i loro compagni.

Art. 4° La quota spettante a ciascun individuo, sia che vada in Somaro od in Vettura è di £ 5, le quali serviranno a sostenere la spesa del pranzo, della bandiera, musica, uomini di servizio ai ciuchi, lampioncini, bengala, stallaggio, fieno ed altro inerente alla Somarata, restando a tutto carico del Socio la spesa del rosignolo d’arcadia (n.d.r. - definizione umoristica dell’asino) pei cavalcanti e la spesa della vettura per coloro che vanno coraggiosamente in ambulanza. Sarà pure a carico del Socio la spesa della biada pel suo giumento e la colazione per esso che potrà fare nel luogo ed ora appresso destinati.

Art. 5° La Somarata avrà il suo speciale distintivo:
a) I cavalcanti porteranno pantaloni chiari con stivaloni o gambali neri muniti di speroni, giacca nera, cappello cenere grezzo all’italiana con penna, guanti bianchi ed un nerbo in mano ad uso frustino.
b) Quelli dell’ambulanza formando per così dire una famiglia a parte, discendente da una razza perfezionata avranno invece il semplice cappello cenere all’italiana con penna.

Art. 6° Lo Squadrone sarà formato di due pelottoni ed avrà un Comandante in Capo, il cui somaro dovrà essere tale da emergere frà i suoi fratelli per fermezza di carattere e per sapere, un aiutante in prima, due capi pelottoni, due aiutanti dei capi pelottoni, il Portabandiera, due Porta Banderuola, la musica ed una tromba al servizio del Comandante. L’ambulanza avrà due capi-ambulanza, il Medico, il Cappellano, e il Veterinario, i quali però ad eccezione dei capi-ambulanza che staranno sempre alla testa della medesima, gli altri marceranno avanti col Comandante come Stato Maggiore di esso. Tutti costoro, e giustizia lo richiede, avranno diritto ad una mangiatoia diversa, ad una doppia razione e ad una bevuta in bianco a metà del viaggio.

Art.7° L’Esercito così formato muoverà dal luogo di riunione nell’ordine seguente:
a) Musica
b) Comandante in capo
c) Stato Maggiore composto dell’Aiutante, del Medico, del Cappellano, del Veterinario, nonché della tromba agli ordini del Comandante
d) 1° Pelottone col distintivo di una banderuola portata da un Socio sul Somaro e comandato da un Capo Pelottone e da un aiutante del Capo Pelottone
e) Porta-Bandiera
f) 2° Pelottone distinto con altra banderuola come sopra e comandato parimenti da altro Capo-Pelottone e da altro aiutante del Capo Pelottone
g) Ambulanza – Questa sarà provvista di sfili, di unguenti, di cerrotti e di farmachi – L’attività e la valentia del medico d’armata faranno sì che al ritorno i carri dell’ambulanza saranno affatto vuoti.

Della Partenza
Art.8° Alle 9 di sera di Sabato 9 Maggio (Vigilia della Somarata) la fanfara suonerà la ritirata in piazza Maggiore e tutti Soci sono pregati di avviarsi verso le loro abitazioni per esser pronti l’indomani mattina all’ora della partenza

Art.9° Alle 4 antimeridiane del giorno 10 la stessa fanfara suonerà la sveglia in tutte le principali vie della Città ed alle 5 in punto i Soci cavalcanti muniti del necessario dovranno trovarsi al luogo di riunione, che è quello stabilito dello spiazzo di Marcolini

Art.10° In detta ora i due capi pelottoni procederanno all’appello nominale dei presenti e li collocheranno coi Somari a mano al loro posto secondo che appartengano al 1° o 2° pelottone, ed ognuno dovrà rispettare gli ordini che gli verranno da essi impartiti per non far nascere confusioni nella Società. Quindi il Comandante in capo seguito dall’intero Stato Maggiore e con avanti la fanfara si recherà in casa Galantara a prendere la Bandiera. Alla vista di questa si comuoverà, si entusiasmerà, e i veterani delle patrie Somarate mostreranno il loro giubilo ed un sentimento d’orgoglio alzando la testa, aprendo la bocca e serrando i denti

Art.11° Alle 5 ½ precise il Comandante darà il segno della partenza e tutti in bell’ordine ed al suono della fanfara staccheranno la marcia percorrendo la via Galantara sino allo sbocco di Borgo-Cavour, indi proseguiranno per l’arco di S. Antonio (ndr. - abbattuto tra la fine del 1921 e l’inizio del 1922: collegava la chiesa col palazzo Saladini-Ferri) entrando al corso sino alla svolta del Palazzo Corbelli (n.d.r. - il palazzo che ospita il “Caffè Centrale”) per prendere la Strada flaminia ed uscire da Porta Mazzini (n.d.r. – ora Porta Maggiore) avanzandosi verso la stradale conducente a Saltara

Art.12° A poca distanza da Fano cioè alla chiesuola della Croce (n.d.r. - Chiesetta demolita nel 1953-54 situata nei pressi del Seminario sul lato destro andando verso Fossombrone) il Comandante ordinerà di aprire le righe e farà facoltà ai singoli soci di marciare con maggior libertà che non avevano avuto finora, ma ciò non ostante ognuno dovrà mantenere ugualmente il suo posto, procurando di non infastidire gli altri, sia col maneggio del frustino, sia col voler passare avanti col somaro, o col fare altri scherzi che potessero tornare di noia e di disturbo alla Società. E qui è bene avvertire che il Comandante è decisissimo di volere che ognuno adoperi il proprio frustino o nerbo in quello solo che gli abbisognerà, giacché l’esperienza ha chiaramente dimostrato che in simili occasioni lo scherzare coi nervi è cosa molto, ma molto pericolosa. Egli pertanto sarà severissimo contro chiunque oserà trasgredire questa sua ordinanza e dal canto suo si adoprerà a tutt’uomo a far sì che tutti i nervi siano al loro posto.

Art.13° La Musica dovrà suonare in ciascun villaggio che s’incontrerà lungo lo stradale.

Art.14° Giunti alla Villa Lucrezia il Comandante ordinerà allo Squadrone di fare un’ora di alt, ed in questo lasso di tempo ognuno potrà scendere dal somaro e fare colazione con roba che avrà portato da se medesimo o comperata sul posto a spese proprie, avendo bensì cura del Somaro, badandoci esso stesso o consegnandolo a persona capace di sua fiducia.

Art.15° Scorsa l’ora dell’alt un segno di tromba ordinerà l’attenti ed a questo punto ognuno risalirà in Somaro e pronto alla partenza riprenderà il posto di prima in attesa del comando di march. Al comando di march ed al suono della fanfara si riprenderà la marcia in ordine regolare che vorrà essere mantenuto sino alla strada che conduce a Cartoceto, indi si riapriranno nuovamente le righe e si camminerà liberi sino alla Villa Calcinelli.

Art.16° Alla Villa Calcinelli lo Squadrone si rimetterà di nuovo in ordine regolare e proseguirà in questo modo il camino sino a Saltara ove andrà a fermarsi nella piazza maggiore.

Art. 17° Arrivati alla piazza maggiore di Saltara nessuno potrà scendere dal Somaro, ne muoversi dalle righe senza l'ordine del Comandante, il quale dato che sia tutti metteranno il piede a terra e senza abbandonare mai il proprio Somaro lo accompagneranno colle redini in mano sino allo stallatico che gli verrà designato da persona incaricata.

Art. 18° Collocati i Somari al loro posto ognuno sarà libero di andare ove più gli pare e piace fino all'ora del pranzo che resta fissato per le due pomeridiane.

Art. 19° All'una e tre quarti la tromba chiamerà a raccolta per pranzo e tutti col biglietto d'ingresso alla mano si avvieranno a prendere il loro posto nelle sale all'uopo destinate.

Del ritorno
Art. 20° Finito il pranzo tutti i Soci saranno nuovamente liberi di andare ove vogliono ma alle 4 ½ pom. sarà suonata la riunione pel ritorno ed immediatamente i cavalcanti dovranno andare ad insellare i loro somari, e quelli dell'ambulanza ordinare di attaccare i loro cavalli, quindi portarsi alla piazza maggiore, riprendere ognuno il proprio posto e rispondere all'appello nominale che si farà alle 5 in punto.

Art.21° Fatto l'appello e stabilito l'ordine della Somarata si partirà immantinente da Saltara col suono della fanfara in testa.

Art.22° Sino a Calcinelli nessuno potrà muoversi dalle file e dopo Calcinelli si riapriranno le righe per marciare liberi sino ad un nuovo ordine del Comandante.

Art.23° Volendo per istrada fare un piccolo alt allo scopo di bere questo dovrà essere di brevissima durata, fatto senza scendere dal Somaro, per volontà della maggioranza dei Soci ed a spesa particolare di essi.

Art.24° Dato che avvenga questo alt e ripresa la marcia lo Squadrone non si fermerà più sino alla Villa Rosciano ove sosterà un momento per prendere i lampioncini dei Soci cavalcanti ed i bengala per quelli che saranno in vettura.

Art.25° Alla Chiesuola della Croce l'intera brigata si riordinerà al completo, accenderà i suoi lumi e marcerà bene disciplinata sino alla città di Fano, ivi giunta percorrerà le stesse vie che ha percorso per la partenza e andrà a sciogliersi nello stesso spiazzale Marcolini, avendo cura bensì ogni socio di provvedere per la consegna del proprio somaro.

Art.26° Mezz'ora dopo l'arrivo tutti i facenti parte della Somarata, allo scopo di darsi la buona sera ed augurarsi prossimo il giorno di trovarsi insieme ad un altro simile divertimento sono invitati a recarsi coi lampioncini o bengala, che ancora si mantenessero accesi, nel cortile della trattoria Travaglini (n.d.r. - era posta in via Cupis. Cfr. S.A.S.Fa., A.S.C., 1881 titolo XVI, rubrica 5, articolo 1) per bere in comune l'ultimo bicchiere del Sonno.

Art.27° Il presente regolamento per chi volesse prenderne più esatta cognizione sarà ostensibile sino alla sera di Sabato 9 corrente nel negozio del cassiere della Società Signor Domenico Montesi.

Datane lettura la sera di Giovedì 7 Maggio, venne dall'Assemblea Generale dei Soci unanimemente approvato.
Fano li 10 Maggio 1885

La Commissione
Armanni Giuseppe
Baldelli Antonio
Castellani Leandro
Galantara Lodovico
Licelli Ercole
Montesi Domenico
Marini Luigi
Tomassoni Luigi
Travaglini Germano
Tombari Riccardo

Segue: L’elenco dei Soci
N. Prog Cognome Nome Annotazioni
1 Amiani Francesco Ambulanza
2 Armanni Giuseppe Cavalcante
3 Baldani Francesco Amb.
4 Barthelemy Paolo Amb.
5 Biancalana Tito Cavalc.
6 Bramotti Lamberto Cavalc.
7 Bocchini Cruciano Amb.
8 Biagioli Alessandro Cavalc.
9 Benvenuti Augusto Cavalc.
10 Batelli Giuseppe (figlio) Cavalc.
11 Baldassari Ercole Amb.
12 Baldrati Domenico Cavalc.
13 Bartolucci Alipio Amb.
14 Benini Teodoro Amb.
15 Castellani Giuseppe Amb.
16 Castellani Leandro Cavalc.
17 Castellani Arturo Cavalc.
18 Castellani Domiziano Amb
19 Castellani Francesco Amb
20 Castellani Mario Impedito di venire
21 Castellani Tito Amb
22 Camerini Domenico Cavalc.
23 Calzoni Emilio Cavalc.
24 Carboni Napoleone Impedito di venire
25 Caprini Camillo Amb
26 Caporaloni Teodulo Cavalc.
27 Celli Asdrubale Amb
28 Diambrini Antonio Amb
29 Desanctis Giuseppe Amb
30 Diotallevi Pasquale Cavalc.
31 Fiori Giuseppe Amb
32 Feduzzi Raniero Cavalc.
33 Falcioni Gustavo Cavalc.
34 Galantara Lodovico Cavalc.
35 Gabrielli Antonio Impedito di venire
36 Gelli Guglielmo Amb.
37 Giammarchi Oreste Amb
38 Licelli Ercole Cavalc.
39 Lombardi Cesare Cavalc.
40 Laghi Luigi Cavalc.
41 Marcucci Enrico Cavalc.
42 Meriggioli Arturo Amb
43 Marini Luigi Cavalc.
44 Mancini Giuseppe Amb
45 Montesi Domenico Cavalc.
46 Marini Pietro Amb
47 Marcelli Adimero Cavalc.
48 Massi Pietro Cavalc.
49 Moscatelli Abele Cavalc.
50 Muratori Giuseppe Amb
51 Merloni Alfredo Cavalc.
52 Montanari Antonio Cavalc.
53 Malandra Carlo Cavalc.
54 Marcolini Francesco Amb
55 Montanari Augusto Amb
56 Moretti Raffaele Amb
57 Omiccioli Alberico Amb
58 Omiccioli Alessandro Amb
59 Peroni Vincenzo Amb
60 Peroni Giovanni Cavalc.
61 Piccinetti Antonio Amb
62 Panicali Pietro Cavalc.
63 Pagani Arnolfo Amb
64 Pellegrini Salvatore Cavalc.
65 Pellunghini Pietro Cavalc.
66 Panizzi Leonida Cavalc.
67 Piccinetti Luigi Amb
68 Petrolati Arturo Cavalc.
69 Panzieri Roberto Cavalc.
70 Rossi Romeo Amb
71 Rupoli Fortunato Cavalc.
72 Rosati Francesco Cavalc.
73 Rinaldi Giuseppe Cavalc.
74 Rossi Torquato Amb
75 Silvi Leonardi Nazzareno Cavalc.
76 Scarponi Ernesto Cavalc.
77 Scarponi Evaristo Cavalc.
78 Sabatinelli Gaetano Cavalc.
79 Spadoni Antonio Amb
80 Tombari Riccardo Cavalc.
81 Travaglini Germano Cavalc.
82 Travaglini Alessandro Amb
83 Travaglini Pietro Cavalc.
84 Travaglini Federico Amb
85 Travaglini Arturo Cavalc.
86 Travaglini Lamberto Cavalc.
87 Tomassoni Luigi Cavalc.
88 Tombari Tullio Amb
89 Tombari Federico Cavalc.
90 Ulissi Enrico Cavalc.
91 Volpini Mario Cavalc.
92 Vampa Giulio Cavalc.
93 Vampa Alessandro Amb
94 Viali Domenico Amb
95 Zampari Bruno Cavalc.
96 Zonghetti Giuseppe Cavalc.

Nomi dei componenti la Commissione, eletta dall’Assemblea Generale dei Soci nella sua prima adunanza del 12 aprile 1885

1. Armanni Giuseppe
2. Baldelli Antonio
3. Castellani Leandro
4. Galantara Lodovico
5. Licelli Ercole
6. Montesi Domenico
7. Marini Luigi
8. Tomassoni Luigi
9. Travaglini Germano
10. Tombari Riccardo

NB. Antonio Baldelli non ha potuto più prendervi parte per la sopraggiuntagli disgrazia di suo padre.

Cassiere della Società
Montesi Domenico

Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 18.12.2013
    Ultima modifica: 18.12.2013

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