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La carta annonaria a Fano


La carta annonaria fu in uso anche a Fano durante la seconda guerra mondiale. Le due carte riportate risalgono a prima del dicembre 1946.

L'intestatario doveva compilare la cedola di prenotazione e nel mese seguente presentare la carta annonaria al fornitore, il quale ritagliava e ritirava i buoni di prelevamento e consegnava le corrispondenti razioni.

(da: http://www.memorieincammino.it/ricercaAvanzata.aspx?idT=113) Alla fine del 1940 furono disciplinati prima il consumo di grassi e poi quello di carboidrati (pasta, farina, riso, seguiti infine dal granoturco), assieme a quello della benzina. Nel secondo anno di guerra sui giornali diventavano sempre più frequenti articoli e comunicati contenenti le nuove disposizioni in relazione alla distribuzione dei beni alimentari: si razionò lo zucchero (500 gr a persona al mese), caffè e sapone, e anche il latte fu sottoposto a restrizione (tranne che per bambini e ammalati). Con il tempo si giunsero a stabilire livelli insostenibili: nel 1942 spettavano ad ogni persona 80 grammi di carne bovine e 60 grammi di salumi a settimana, 1 uovo ogni 15 giorni, 2 chili di pasta e 1,8 di riso al mese. Inoltre, era stato fissato anche un massimo di 800 grammi di patate pro capite ogni due settimane, mentre alla fine del 1941 il tesseramento era stato introdotto anche per abiti, stoffe e filo per cucire.

 

 

 


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 12.02.2016
    Ultima modifica: 12.02.2016

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