Carnevale, feste, tradizioni e lavoroCarnevale, feste, tradizioni e lavoro

Carnevale di Fano - Edizione 2001

Carnevale di Fano - Edizione 2003

Carnevale di Fano - Edizione 2002


SFILA LA SATIRA, NEL MIRINO ANCHE IL GOVERNO BERLUSCONI
Il Carnevale sale sul carro del Grande Fratello
di MARCO GIOVENCO
FANO—Tutta Fano impazza... è Carnevale! Finalmente ci siamo e già dalle 17,30 di questo pomeriggio l'inaugurazione della mostra "Artista Carrista" allestita presso il Caffè del pasticciere e curata da Marcello Battistelli e Riccardo Deli, farà piombare Fano in un'atmosfera carnescialesca senza trascurare romantiche sfumature che, da secoli, caratterizzano l'evento. Nel corso della presentazione ufficiale, ieri mattina, il sindaco Cesare Carnaroli ha evidenziato il particolare taglio storico e culturale di questa edizione. «Daremo vita alla più grande sfilata della Regione e mi auguro che gli alti livelli istituzionali ne riconoscano il valore. Anche il cessato rapporto con la Nestlè allontana l'ombra di spiacevoli commenti». Come ricordato dal presidente dell'Ente Manifestazioni, Alberto Berardi, «grande impegno intellettuale, fisico ed economico hanno consentito di stilare un eccellente programma d'attrattive e un sentito ringraziamento va agli sponsor che hanno creduto nella manifestazione». L'edizione di quest'anno è stata completata dalla pubblicazione del libro di Pierluigi Piccinetti "La cartapesta e il Carnevale" richiesto in tutt'Italia, da un lungo servizio sulla rivista "Qui Touring" intitolato "Un Carnevale di getto" e da un corso per carristi realizzato grazie ai contributi del Fondo Sociale Europeo. Particolarmente interessante la rassegna "Fano Carnevale è... cultura" che si articola in mostre, ricerche, cinema e teatro. «Oltre ai tanti appuntamenti riportati sul programma a disposizione - prosegue - quest'anno, per la prima volta, ci siamo rivolti al mondo della celluloide con varie proiezioni ad ingresso gratuito che richiamano il senso del Carnevale». Gianfranco Mazzanti, presidente della Carnevalesca, ha presentato i quattro nuovi carri incentrati su vari temi: "Grande fratello... Grande sorella" di Giovanni Sorcinelli sulla satira televisiva, "Equilibrio instabile" autore Ruben Eugenio Mariotti, una satira politica sul governo Berlusconi, "Indovina chi viene a cena" di Riccardo Deli sui cibi transgenici e, infine un accenno ai temi locali, "Con le Terme di Carignano fa fortuna tutta Fano” di Pietro Pacassoni. «Giovedì grasso – ha spiegato – il Pupo parlante “El lup de mar” riceverà dal Sindaco le chiavi della città “assumendone” il governo; invece, in occasione del martedì grasso, la cremazione del Pupo in piazza sarà trasmessa su schermo gigante».
L'assessore al Turismo e manifestazioni, Renato Claudio Minardi, ringraziando i tanti appassionati che hanno lavorato senza sosta ha richiamato ad una maggiore collaborazione gli operatori economici che, ad oggi, non si sono interessati all'evento: «Il Carnevale è della città e ritengo giusto che i commercianti ne condividano i vantaggi favorendone il rilancio».

Il sindaco Carnaroli dopo aver dunque rimarcato la valenza nazionale della manifestazione, ha auspicato il rispetto della sicurezza delle migliaia di spettatori annunciando che riproporrà 1'ordinanza di divieto dell' uso degli schiumogeni e delle bombolette spray, che sono il divertimento più ricercato dai giovanissimi.

Da: Il Messaggero del 17/1/2002
 

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MOSTRE, FILM, INIZIATIVE
Un cartellone all'insegna dell'allegria
FANO - Quest'anno il Carnevale di Fano dà i numeri: 650 anni di storia, più di 40 appuntamenti ludici, rituali, storici, mostre e convegni, 4 nuovi carri ed il Pupo parlante, decine di feste mascherate. Al ritmo della classica musica "arabita" la sfilata d'apertura del 20 gennaio "Impazza la piazza" coinvolgerà il centro storico con balli, animazioni ed intrattenimenti. I tre appuntamenti con il "Corso mascherato" avranno luogo il 27 gennaio, il 3 e 10 febbraio, con inizio alle 15 e ingresso gratuito. Oltre ai tradizionali festeggiamenti del giovedì e martedì grasso, sono previste attività musicali, gastronomiche, sportive, culturali e teatrali in diversi locali della città. Da non perdere l'iniziativa "Fano carnevale è... cultura" con il settore "mostre" che presenterà "Artista Carrista" (oggi alle 17,30 al Caffè del Pasticciere), "Il francobollo nel costume popolare" (31 gennaio, ore 18, alla Fondazione Carifano) e "Maschera e Carnevale" che resterà aperta fino al 12 febbraio al Palazzo delle Esposizioni. Nell'ambito "ricerca", l’1 febbraio alle 17,30, presso la Fondazione Carifano, verrà presentato il convegno "Porco corpo" (carnevale e gastronomia), mentre 1'8, alle 17,30, sarà la volta de "Il Carnevale nel periodo Barocco". Per la prima volta compare il settore "cinema" e la Sala Verdi del Teatro della Fortuna ospiterà il 5, 6 e 7 febbraio alle 17, la proiezione de "I vitelloni" di Fellini, "Nudo di Donna" di N. Manfredi e "L'eredità Ferramonti" di M. Bolognini. Il 9 e 10 febbraio, il Teatro della Fortuna ospiterà "Il giro del mondo in 80 giorni", messo in scena dalla Compagnia marionettistica di Carlo Colla per la regia di Eugenio Monti Colla. Grande attenzione anche al web con "Umorismo on line" su www.fanofunny.com. Per informazioni tel. 0721.803866 www.carnevaledifano.com.

M.G.

Da: Il Messaggero del 17/1/2002
 

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Carnevale / Si profila un'edizione magica
E' tutto nuovo: il Pupo e i carri
FANO — Dalla Lambretta di 50 anni fa (El sor Capoccia di Giovanni Pierpaoli, 1952: nella foto a fianco) il Pupo, simbolo del Camevale di Fano, passa alla barca de "El lup de mar" di Giovanni Sorcinelli e dell'Acf. Un po' perché lo sponsor è la Coomarpesca (per i carri Carifano, Auchan, Terme di Carignano e Pool di imprenditori), un po' forse per far capire che, se nel 1952 si sperava nel "miracolo economico" di terra, rappresentato dalla Lambretta, oggi si spera in quello di mare (porto e cantieristica). Un "miracolo" intanto l'hanno fatto l'Ente Manifestazioni e l'Ente Carnevalesca che, pur con il peso di debiti pregressi ed un budget minimo per una manifestazione ormai di valenza nazionale, sono riusciti ad allestire un programma con ben 40 appuntamenti e a presentare, dopo anni di "riciclaggi", quattro carri interamente nuovi: "Grande Fratello... Grande Sorella" di Giovanni Sorcinelli, realizzato dall'Associazione Carristi Fanesi così come "Equilibrio instabile" di Ruben Mariotti, "Indovina chi viene a cena" di Riccardo Deli e "Con le Terme di Carignano fa fortuna tutta Fano" di Pietro, Alfredo e Giorgio Pacassoni. Assieme ai carri sfileranno ben otto mascherate, alcune nuove di zecca: "El Vulon è partit per la luna" dei Pacassoni; "A ognun la sua" di Valerio Ferretti e Maurizio Battistelli; "I chicchi di caffè" e "L'Euro" del Laboratorio Geniale; "La conca d'oro" a cura dell'Avis di Fano; "Buon compleanno Camevale" realizzata dalla Pasticceria Arturo; "Troppi galli a cantare", del Corso coordinato da Ruben Mariotti e Igino Simoncini "Creare con la gomma-piuma", realizzato con la 4a Circoscrizione che, assieme al Corso ed ai Bagni Arzilla è anche dietro la mascherata "Per quest'anno stessa spiaggia stesso mare" ideata da Francesco Simoncini. Alle sfilate del 27 gennaio e del 3 e 10 febbraio parteciperanno, con la sempre presente Musica Arabita di Fano, 7 gruppi folkloristici e musicali di Reggio Calabria, Bari Chieti e delle Marche mentre domenica 20 l'apertura del Carnevale in Piazza Venti Settembre avrà fra i protagonisti il gruppo brasiliano "Ipanema Show".

 

Alla presentazione del Carnevale il sindaco Carnaroli ha lodato il ricco programma ed il taglio culturale (mostre, convegni, film, teatro) che caratterizza ulteriormente la manifestazione; il presidente dell'Ente Manifestazioni Berardi ha ricordato alcune "positività" che hanno preceduto la manifestazione: corso per carristi, il libro di Pierluigi Piccinetti "Come modellare la cartapesta", le 5 pagine sul Carnevale uscite su "Qui Touring" (550mila copie) che, secondo quanto annunciato dal vice sindaco Minardi, hanno già "prodotto" molte prenotazioni alberghiere; e soprattutto il progetto esecutivo quasi pronto per i nuovi capannoni. Il presidente della Camevalesca Mazzanti ha ringraziato quanti hanno collaborato auspicando un maggior sostegno da parte dei commercianti.

 

Da: Il Resto del Carlino del 17/1/2002

 

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Carnevale: ben 40 gli appuntamenti. Oltre alle sfilate, feste danzanti, momenti musicali, cenoni ed una supertombola. C'è anche la cultura: incontri e film
Berardi – Harry Potter: moltiplicati gli eventi
FANO - Nel ricco programma del Carnevale, cui collaborano associazioni e operatori, appuntamenti ludici e culturali. Fra i primi gli appuntamenti musicali: allo "Scalo 6 ore" il 20 gennaio e 1 febbraio "Rock around the World", il 22 e 29 gennaio ed il 5 e 12 febbraio "Entrada libre", feste con musica latino americana, il 3 e 10 febbraio "Carnevale etnico" con musica, cucina cultura e mercato. Al Marylin Bistrot il 23 e 30 gennaio ed il 6 febbraio Cabaret, il 7 febbraio Caffè concerto.

 

Veglioni, feste e balli: il 20 gennaio, in Piazza, festa inaugurale, il 26 Festa in Maschera con l'orchestra Athos e Mancini all'Hotel Regina (dove il 9 febbraio ci sarà il Veglione della Gluppa con il 33% Music) e cena con ballo e selezioni di Miss Carnevale all'Alberone, dove il 2 febbraio si ripeterà la cena con ballo per l'elezione della Miss. Carnival Party per i giovani il 7 febbraio all'Hotel Astoria e per i bambini (oltre alle animazioni del martedì e giovedì grasso in centro storico) una festa l'8 febbraio allo Sport Park dove il 7 e 9 febbraio vi saranno delle Super Tombole con Perry.

 

Fra il ludico e la cultura lo spettacolo che il 12 febbraio, martedì grasso, precederà in Piazza la cremazione del Pupo: la rappresentazione storica del celebre quadro di Goya "Pelele"; sarà ripetuta anche quella dello scorso anno, da un quadro di Breughel, visione assicurata a tutti da un maxi schermo. Nel Camevalcultura le mostre: "Artista Carrista" al Caffè del Pasticciere, "Maschera e Carnevale" all'ex Luigi Rossi, "Il francobollo nel costume popolare" nella sala borsino della Carifano e, sul sito www.FanoFunny.com, "Umorismo on line", cartoons umoristici dei più grandi disegnatori internazionali. Due i convegni: "Porco corpo" su carnevale e gastronomia l'1.2 e "Il Carnevale nel periodo barocco" con il critico musciale del Carlino Adriano Cavicchi l'8.2, entrambi nella Sala della Fondazione Carifano. Tre film in cui si parla di carnevale nella Sala Verdi: il 5.2 "I vitelloni", il 6.2 "Nudo di donna", il 7.2 "L'eredità Ferramonti"; al Teatro della Fortuna il 9 e 10 febbraio lo spettacolo di marionette della compagnia Carlo Colla e Figli "Il giro del mondo in 80 giorni. C'è anche un po' di sport: il 2 febbraio, al palasport, il Trofeo di Carnevale, gara nazionale di ginnastica ritmica.

 

Da: Il Resto del Carlino del 17/1/2002

 

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DIVERTMENTO/ Ma nelle serate organizzate dai privati il tema conduttore è la cultura e le mostre. Va molto quest'anno anche il filone legato alle favole.
Il Carnevale riscalda i motori: al via le feste
FANO — Villa Piccinetti e la sua padrona di casa, Antonella, ancora una volta protagoniste di una iniziativa legata al mondo degli artisti. Si deve proprio alla signora Piccinetti l'organizzazione della mostra «La Maschera ed il Carnevale» che si inaugura sabato 2 febbraio, alle 18, nell'ex scuola Luigi Rossi, in collaborazione con l'assessorato alla Cultura, l'Ente Manifestazioni e l'Ente Carnevalesca.

Quarantuno artisti, di Fano, Pesaro, Urbino e Roma, esporranno le loro opere realizzate proprio in occasione del Carnevale. «L'idea — spiega Antonella Piccinetti — è nata in una delle tante cene che organizziamo insieme agli artisti: sono momenti di svago e di divertimento, ma anche occasioni per lanciare idee e progetti. Così si è pensato di dar vita, durante il Carnevale, ad una mostra che desse visibilità agli artisti locali».

All'inaugurazione seguirà un cocktail, ad invito, a villa Piccinetti. Se la giornata di sabato 2 febbraio è dedicata alla cultura, in quella di sabato 26 gennaio si pensa alla beneficenza.

L'attenzione è infatti rivolta alla festa con ballo organizzata all'hotel Flaminio di Pesaro dalla Croce Rossa. I biglietti costano 100 mila lire l'uno e, tra i fanesi, sembra siano andati a ruba. Gran lavoro per chi, in questo periodo, confeziona e affitta costumi carnevaleschi. Alla boutique Opera, ad esempio, sono in preparazione i costumi che dovranno raccontare, ripercorrendo i periodi più importanti, la storia del Carnevale: medioevo, '700 e '800. I primi a sfilare domenica 27 gennaio, in abiti medievali, saranno Cristina della Cecca e Gianfranco Angelucci, seguiranno domenica 3 febbraio Antonella Piccinetti nei panni di madame Pompadour e Lorenzo Uguccioni in quelli di Luigi XV e domenica 10 febbraio la figlia di Pacassoni con il fidanzato vestiti con i ricchissimi abiti stile '800 europeo. Questo è anche il periodo in cui proliferano le feste private. «Quest'anno sono di moda le favole — spiega la titolare de La Gazza Ladra — sono numerosi i clienti che ci chiedono costumi ispiranti a 'Bianca Neve e i sette nani', a Cappuccetto Rosso o a Cenerentola. C'è stato perfino chi ci ha chiesto la maschera di Bin Laden e della sua corte».

Infine i bambini, l'appuntamento è per venerdì 8 febbraio allo Sport Park con musica, animazione, truccatrici e merende per tutti. Il biglietto costa 5 mila lire per i bimbi, 10 mila per gli adulti. Insomma è iniziato il periodo del gran divertimento che ha avuto il là domenica con la piazza impazza.

An. Mar.

Da: Il Resto del Carlino del 24/1/2002
 

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MISS E SFILATE / Stasera l'anteprima all'Alberone di Cartoceto: festa in maschera e passerella
Chi sarà la regina del carnevale?
FANO — Nuovo avvicendamento ai vertici della classifica per la conquista del titolo «La Regina del Carnevale», l'iniziativa organizzata dal nostro giornale in collaborazione con Ente Manifestazioni e Ente Carnevalesca. Il primo posto, da oggi, è di nuovo occupato dalla fanese Lucia Pezzolesi, seguita a ruota da Monica Ridolfi e da Francesca Ferretti. Francesca Gallo, in gara dall'altro ieri, si è già conquistata la quarta posizione, subito dopo di lei, a pochi punti di distanza Sindi Manoni di Tavernelle. Al sesto posto un nuovo ingresso, Tania Andreoni, seguita da Erika Mariani. Chiude la classifica provvisoria Elisa Esposto in concorso da ieri. Questa sera tutte le concorrenti avranno l'occasione di presentarsi al pubblico, e dunque conquistarsi altri tagliandi, nella festa in maschera organizzata al ristorante l'Alberone di Cartoceto (prenotazioni: 0721-899592). I costumi sono offerti dal negozio di Fano "La Gazza Ladra". Brasiliane, donne tigri, abiti anni '30 o costumi ispirati a famosi cartoni animati: questi alcuni degli abiti scelti dalle ragazze in maschera.

E' la prima volta — commenta la bionda, trentenne Monica Ridolfi — che gareggio in un concorso, sono contenta ed emozionata». E' invece il secondo anno che partecipa, la bruna Lucia Pezzolesi, 17 anni, alta 1.74. Quest'anno Lucia, che nel 2001 era arrivata quarta, spera di vincere. «Sinceramente - conferma mi piacerebbe arrivare prima».

«Sono un po' emozionata - ammette Francesca Ferretti - è la prima volta che partecipo e anche io spero di vincere». Francesca, con Sindi Manoni e Erika Mariani, fa parte del gruppo delle sedicenni: giovanissime ma agguerrite. «L'importante è partecipare» è il principio a cui, invece, si ispira Francesca Gallo, 23 anni, con una grande passione per il flamenco. A inviare i tagliandi con il suo nome è stata la mamma. «Non me lo aspettavo - racconta Francesca - ma sono stata contenta».

Soddisfate per le nomination anche le new entry: Tania Andreoni, 20 anni, e Elisa Esposto, 22 anni che commenta: «A segnalare il mio nome è stato il mio ex ragazzo, sono stupita ma felice». Tra gli ospiti di questa sera ci saranno il sindaco di Fano Cesare Camaroli, i presidenti dell'Ente Manifestazioni Alberto Berardi e dell'Ente Carnevalesca Gianfranco Mazzanti. A presentare sarà Francesco Boiani, dj di Radio Fano. Curatissimo il menù: ogni piatto avrà il nome di una maschera della commedia dell'arte: Arlecchino, Pulcinella, Pantalone, solo per nominare le più famose. Tra le bellezze in concorso siederanno anche la finalista a Miss Italia 2001, Lucia Rondina e la Regina dell'Olio e dell'Oliva di Cartoceto Maruska Regini. A tutti partecipanti saranno offerti stelle filanti, coriandoli e maschere colorate.

Anna Marchetti

Da: Il Resto del Carlino del 26/1/2002
 

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Quest'anno c'è l'inno
FANO — Prendendo ad esempio il Carnevale di Viareggio, che ha una colonna sonora tutta sua, Alberto Berardi aveva rivolto un appello ai musicisti fanesi perché scrivessero dei brani dedicati al nostro Carnevale. Appello subito raccolto da due noti Maestri di Fano, Sauro Nicoletti e Salvatore Francavilla che, con la collaborazione di Meris Cangiotti, Daniele Ferri e Aldo Lazzarini hanno scritto testo e musica di una canzone che farà il suo esordio domani, al primo Corso Mascherato del Carnevale fanese. Il brano s'intitola "Fanocamevale" ed è un cha-cha-cha molto semplice ed orecchiabile.

Da: Il Resto del Carlino del 26/1/2002
 

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Ci siamo: domani a Fano parte il primo corso mascherato
FANO — Domani primo Corso Mascherato del Carnevale di Fano. Ora che l'ingresso è gratuito, il condizionamento del tempo è relativo. Le spese a vuoto sarebbero minime in caso di annullamento della sfilata. Comunque è previsto sereno o poco nuvoloso, anche sulle regioni vicine, e quindi c'è una preoccupazione in meno. Di novità in più ce ne sono tante, a cominciare dai quattro carri allegorici che, per la prima volta dopo diversi anni, sono tutti nuovi: "Grande Fratello...Grande Sorella" di Giovanni Sorcinelli, realizzato dall'Associazione Carristi Fanesi così come "Equilibrio instabile" di Ruben Mariotti; Riccardo Deli firma "Indovina chi viene a cena" mentre "Con le Tenne di Carignano fa fortuna tutta Fano" è di Pietro, Alfredo e Giorgio Pacassoni. Sfileranno con i carri otto mascherate, alcune nuove di zecca: "El Vulon è partit per la luna" dei Pacassoni; "A ognun la sua" di Valerio Ferretti e Maurizio Battistelli; "I chicchi di caffè" e "L'Euro" del Laboratorio Geniale; "La conca d'oro" a cura dell'Avis di Fano; "Buon compleanno Carnevale" realizzata dalla Pasticceria Arturo; "Troppi galli a cantare" del Corso di gommapiuma coordinato da Ruben Mariotti e Igino Simoncini e realizzata con la 4a Circoscrizione che, assieme al Corso ed ai Bagni Arzilla è autrice anche della mascherata "Per quest'anno stessa spiaggia stesso mare" ideata da Francesco Simoncini. Alla sfilata, che sarà aperta dal brio della Musica Arabita di Fano, parteciperanno le bande musicali Micromagnum di Normanno (RC) e di Castignano. Altra novità del Carnevale (oltre alla canzone "Fanocarnevale", la torta "El Vulon" ma anche il getto senza Baci Perugina) un'idea di M. Letizia Della Felice di "Opera" (costumi teatrali e maschere): dietro la Musica Arabita, in ognuno dei tre Corsi Mascherati sfilerà una coppia (domani M. Cristina Della Cecca e Gianfranco Angelucci) in costumi che ricorderanno tre date storielle del Carnevale fanese. La prima è il 1347, anno cui risale il primo documento che ne parla (e ne fa il carnevale più antico d'Italia), poi il 1765 (anno documentato da una canzonetta) e la coppia sarà formata da Luigi XV (Lorenzo Uguccioni) e Madame Pompadour (Antonella Piccinetti) ed il 1872 (manifesto della Società della Fortuna) con la coppia Daria Pacassoni-Domenico Ricci.

Da: Il Resto del Carlino del 26/1/2002
 

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Attese per la prima giornata della storica manifestazione almeno 50.000 persone anche grazie all'ingresso gratuito
Via alla girandola del carnevale
Oggi la prima delle sfilate con i carri ispirati all'attualità e un mare di dolci
Presi di mira il governo Berlusconi e i cibi transgenici, ma anche il Grande Fratello. Dedica speciale
di FRANCESCA PEDINELLI
FANO - La lunga ombra del Cavaliere si spinge fino alle soglie del Corso Mascherato di Fano. Sissignori, quest'anno ci sarà anche l'uomo di Arcore a vegliare sulle fortune del più antico Carnevale d'Italia: e lo farà dall'alto del suo ruolo, come del resto gli impone il titolo di Presidente del Consiglio. Rappresentato alla cima di un carro - "Equilibrio Instabile" – al suo fianco il pluridecorato Capo del Governo ad interim avrà alcuni dei suoi più fidati alfieri politici: toccherà infatti ai quattro moschettieri Fini, Casini, Bossi e Buttiglione aiutarlo a districarsi nel magico mondo del circo, dove protagonisti saranno foche, pagliacci e quant'altro di fantasioso avrà partorito la mente di Ruben Mariotti. Ma la natura goliardica dell'edizione 2002 non si limiterà a prendere di mira il panorama politico nazionale; in tema di denuncia sociale – come del resto si conviene ad un’edizione a lungo scandita dai rimandi della querelle politica Nestlè sì, Nestlè no – anche il carro di Giovanni Sorcinelli, "Grande Fratello... Grande Sorella". "Nulla a che spartire - tiene a sottolineare il consigliere dell'Ente Manifestazioni - con il programma televisivo: piuttosto un discorso che ruota attorno al controllo esercitato dai mezzi mediatici, da Echelon (il grande orecchio utilizzato dalle intelligence britannica e americana, ndr) dalle carte di credito e dai telefonini su tutti noi". "Da una parte - rincalza - il fattore "controllo" sarà rappresentato sul carro da due agenti muniti di lenti. Al tempo stesso, però, sarà richiamato anche il nostro gusto per la curiosità, con tanto di finestre che si apriranno a rotazione ogni 10 minuti e che lasceranno intravedere vari soggetti".

"Indovina che viene a cena" sarà il titolo del carro realizzato da Riccardo Deli e dall'Associazione Carristi Fanesi, dove ad essere presi di mira saranno i cibi transgenici, tema di estrema attualità che lo stesso Deli ha voluto affrontare mettendo in gioco tutta la propria dose di satira. Dalla famiglia Pacassoni - sugli scudi in tema di Carnevale da ormai cinquant'anni - arriva infine "Con le Terme di Carignano fa fortuna tutta Fano", dove un Jolly, che rappresenta la buona sorte, farà il bagno in una piccola vaschetta di acque termali. Tanti carri nuovi di zecca, insomma, per una manifestazione su cui quest'anno sembrano aver scommesso in tanti. "Dovrebbe essere l'anno del rilancio definitivo - afferma il presidente della Carnevalesca Gianfranco Mazzanti - per questa prima giornata attendiamo 50 mila persone, ma domenica prossima e la successiva dovremmo toccare quota 100 mila: a darcene conferma sono le prenotazioni di alberghi e tribune". Ma uno degli appuntamenti al solito più attesi dai tanti aficionados della sfilata allegorica, è quello col lancio dei dolciumi: "Ce ne sarà in abbondanza, quintali e quintali di cioccolatini Icam e Rovelli e di caramelle Perugina", riprende il numero uno dell'Ente Carnevalesca. Toccherà inoltre al tradizionale Pupo, quest'anno ribattezzato da Giovanni Sorcinelli "El lup de mar", aprire le danze di un Carnevale scandito come non mai dai ritmi sudamericani. A seguire “El Vulon è partit per la luna per cercà de fa fortuna”, del trio Pacassoni, “Ad ognuno la sua” del binomio Battistelli – Ferretti”, “L’euro” e “I chicchi di caffè” del Laboratorio Geniale di Fano, “Troppi galli a cantare” entrambe della IV circoscrizione e “Buon compleanno Carnevale” della pasticceria Arturo. Dopo la sfilata delle maschere, giro del getto ed a seguire luminarie, con tanto di fuochi d’artificio e spettacoli pirotecnici di fronte al Pincio.

Da: Il Messaggero del 27/1/2002
 

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LE TANTE NOVITA?
C’è anche la diretta di Internet
di MARCO GIOVENCO
Mi raccomando, portate gli ombrelli..., quelli rovesciati però, adatti a raccogliere cioccolatini, caramelle, torroni e croccanti! Il carnevale di Fano è famoso anche per questo, i quintali di dolciumi lanciati sulla folla in delirio. E allora, dalle 15 di questo pomeriggio, tutti pronti per la grande festa di suoni, luci, colori, odori e sapori che da 650 anni caratterizzano il "Carnevale più antico d'Italia". Dopo l'assaggio di domenica scorsa con "Impazza la Piazza", oggi sfileranno i quattro nuovi "giganti", veri protagonisti dell'evento. I carri allegorici sono intitolati "Grande fratello... Grande sorella", realizzato da Giovanni Sorcinelli e dall'Associazione Carristi Fanesi autori anche del Vulòn “El lup de mar”, “Equilibrio instabile", satira politica al Governo Berlusconi di Ruben Eugenio Mariotti e Associazione Carristi Fanesi, "Indovina chi viene a cena", di Riccardo Deli, dedicato ai cibi transgenici e ultimo, "Con le Terme di Carignano fa fortuna tutta Fano", di Pietro, Alfredo e Giorgio Pacassoni. "L'impegno per quest'anno è stato eccezionale - afferma Gianfranco Mazzanti, presidente della Carnevalesca - e testimonia il grande amore dei fanesi verso un evento così ricco di fascino, storia e tradizione. Il tragitto dei carri sarà quello classico di ogni anno tra il Pincio e viale Gramsci. Il secondo giro sarà quello del tanto atteso "getto" di dolciumi e invito i visitatori a non perdere, verso le 18, la suggestiva sfilata delle “luminarie” con i carri illuminati. Concluderà la giornata, intorno alle 19, uno spettacolo pirotecnico dalla torretta del Pincio." La sfilata sarà aperta dall'incalzante "musica arabita", dalla banda calabrese "Miromagnum” di Mormanno (CS) e da quella di Castigliano di Chiaravalle. Come ha ricordato il Presidente dell'Ente Manifestazioni, Alberto Berardi, "per partecipare al Carnevale di Fano non servono né euro né lire. E’ giusto che il popolo faccia propria una festa che storicamente gli appartiene." In perfetta sintonia con il terzo millennio una web cam trasmetterà i tre "corsi mascherati" su internet al sito www.carnevaledifano.com

Da: Il Messaggero del 27/1/2002
 

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Folla curiosa ieri pomeriggio al debutto della sfilata di Fano con quattro nuovi carri allegorici ed un Pupo marinaro
Carnevale, rodaggio "agrodolce"
Per gli organizzatori sfiorate le 30.000 presenze, ma diverse tribune erano vuote
Forte attesa anche per il "getto" orfano della Nestlè. Berardi promette "uno spettacolo più bello" nei prossimi corsi
(di Marco Giovenco)

 

FANO - Debutto del corso mascherato tra luci ed ombre che, purtroppo, non sono solo quelle delle luminarie ... Tribune semivuote, ed è un peccato, nonostante le 25-30mila presenze stimate dagli organizzatori e le decine di telefonate arrivate dalla Romagna, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno. Insomma, come sempre, la prima sfilata è quella più difficile. Rodaggio dunque per il "Carnevale più antico d'Italia". Solo dopo il primo passaggio delle bande e dei carri si è entrati nel vivo con il tradizionale e attesissimo "getto" di dolciumi (Icam, Rovelli e - solo caramelle - Perugina) e il "tappeto umano" di Viale Gramsci in delirio. Dietro al simpatico Pupo "El lup de mar", realizzato da Giovanni Sorcinelli e dall'Associazione Carristi Fanesi, è comparso il carro "Con le Terme di Carignano fa fortuna tutta Fano" di Pietro, Alfredo e Giorgio Pacassoni che hanno valorizzato l'acqua "miracolosa" delle nostre terme. "Grande fratello... Grande Sorella" di Giovanni Sorcinelli e Associazione Carristi Fanesi, ha proposto un'idea originale vista "dal buco della serratura", in barba alla privacy: telecamere, cellulari, antenne, carte magnetiche..., il mondo ci spia! Il carro di satira politica "Equilibrio instabile", realizzato da Ruben Eugenio Mariotti e dall'Associazione Carristi Fanesi, ha messo in campo un muscoloso Silvio Berlusconi intento a cercare l'equilibrio tra i "pagliacci" del grande circo della politica. Riccardo Deli, con il suo "Indovina chi viene a cena" ha presentato "Tutto il mio disprezzo per i criminali e irresponsabili che manipolano la vita e agiscono contro le leggi della natura". Tra polli, ortaggi di "dubbia" origine, cibi transgenici ed altre diavolerie, dove finiremo? Le mascherate di contorno hanno presentato creazioni del corso "Creare con la gommapiuma", del Laboratorio Geniale di Fano, opere dei Pacassoni, di Valerio Ferretti e Maurizio Battistelli, dell'Associazione Carristi e della Pasticceria Arturo. "Lo spettacolo c'è stato - ha precisato il Presidente dell'Ente Manifestazioni, Alberto Berardi - ma aspettiamo le prossime due domeniche per entrare ancor più nel vivo. Secondo Mauro Giampaoli del Consorzio Alberghi Associati, "servono promozione e visibilità perché mancano le prenotazioni." Cosi, tra fuochi d'artificio e tasche colme di dolci, è calato il sipario sulla prima sfilata.

 

Da: Il Messaggero del 28/1/2002

 

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Fano, ieri la prima grande sfilata dei carri allegorici
In trentamila al Carnevale più "dolce"
Mascherate, musica e folclore
I politici dell'attuale Governo, il fenomeno del Grande Fratello, le polemiche sui cibi transgenici e le Terme di Carignano sono gli argomenti a cui si sono ispirati gli artisti della cartapesta per l'edizione di quest'anno
(di Massimo Foghetti)

 

E' partito alla grande il Carnevale di Fano, immergendosi in un bagno di folla che ormai da qualche anno ci ha abituato a cifre stratosferiche. Grazie ovviamente all'ingresso libero, ma anche alle caratteristiche della festa che rendono ciascun partecipante, non uno spettatore passivo, ma un vero e proprio protagonista della manifestazione. Abbiamo calcolato in trentamila le persone che hanno preso parte al primo grande corso mascherato che, fin dal mattino, quando si sono aperti i capannoni di Viale Gramsci lasciando vedere per la prima volta le grandi costruzioni allegoriche, ha radunato gente nel percorso. La curiosità era tanta, anche se dai maestri carristi che costituiscono il vero patrimonio della manifestazione, quest'anno ci si aspettava qualcosa di meglio. Pur essendo sempre belli i carri, nella maggior parte sono apparsi piuttosto spogli e impiantati su vecchie elaborazioni.

 

Fa eccezione l'idea del tutto innovativa di Giovanni Sorcinelli che ha sviluppato il tema del "Grande Fratello". Il carro gioca tutto sulla moda di spiare la vita privata degli altri, mentre la tutela alla privacy viene infranta da tutta una serie di strumenti elettronici che ci introducono nel mondo della trasgressione. L'idea è bella, il risultato: non molto scenografico, come se fornisse l'impressione di incompletezza. Ha aperto la sfilata il carro "Con le Terme di Carignano fa fortuna tutta Fano" della famiglia Pacassoni, di più solido impianto tradizionale: un omaggio ad una delle ricchezze della nostra terra, a un "jolly" che Fano può giocare per rilanciare la propria economia. La scenografia è ricca di brocche e di bottiglie di acqua minerale, mentre i signori di Da Carignano, indossando bei costumi medioevali, salutano la folla dall'alto del loro castello. Il castello, in verità, ricorda costruzioni già viste; forse è solo un'impressione.

 

L'unico appunto che si può fare a Riccardo Deli, autore di "Indovina chi viene a cena" è un certo vuoto nell'impianto inferiore del carro e il ritorno a una tecnica figurativa spiccatamente geometrica, che sembrava addolcita e superata in questi ultimi anni; mentre la parte superiore esprime bene la satira contro i cibi transgenici, simboleggiati da animali ibridi e mostruosi. Ruben Mariotti dà un nuovo saggio della sua abilità nel realizzare le caricature dei politici, proponendo un gigantesco Berlusconi, come in passato aveva fatto con un gigantesco Bertinotti. Il suo carro "Equilibrio Instabile" pone il capo del governo all'interno di un cilindro, dove la "magia" si sposa con l'abilità acrobatica espressa dall'atmosfera da circo che gli volteggia attorno. Estremamente curata anche la parte posteriore del carro, dove fanno capolino animali esotici, come zebre e giraffe.

 

Ma il corso mascherato non si è esaurito qui. Ricca quest'anno è apparsa la sfilata di mascherate e di gruppi folcloristici. Una vera e propria novità per il Carnevale di Fano ha rappresentato la partecipazione del gruppo "scozzese" proveniente da Castignano, in provincia di Ascoli Piceno, mentre sono giunti addirittura dal Comune di Mormanno, in provincia di Cosenza, i giovani e le ragazze che si sono esibiti in balli popolari. Tra le mascherate, una vivace macchia di colore ha rappresentato la gigantesca torta, realizzata dal gruppo "E lasciatemi divertire" per la pasticceria di Massimo Mei, che dividendosi in altrettante grandi porzioni, ha dato vita a un brioso effetto coreografico. Con la torta si è augurato buon compleanno al Carnevale di Fano che vanta il primato di essere il più antico d'Italia.

 

Chi ha detto che dalla manifestazione, sarebbe scomparsa la Perugina? Se ai famosi "baci" e alle "banane" di cioccolata, si sono sostituiti prodotti di altre marche, sempre di buona qualità, per quanto riguarda le caramelle è di nuovo apparso il marchio contestato dal Carnevale etico; un marchio che alcuni soci della Carnevalesca, in piena assemblea si sono augurati torni al più presto a far parte del tradizione del "getto". Getto che nel primo corso mascherato è stato animato e abbondante.

 

Da: Corriere Adriatico del 28/1/2002

 

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Carnevale/ Fano invasa soprattutto per il "getto". Bene la musica, mentre alcuni carri erano… da completare
In trentamila impazziti e golosi
FANO - Dopo "Poveri ma belli"... "Poveri ma bruttini". I carri del Carnevale. Dai maestri carristi fanesi, notoriamente bravi, ci si aspettava qualcosa di meglio. Un "dispetto" del Carnevale di Viareggio che quest'anno giudicava i bozzetti? Sono, i carri, soprattutto "incompleti". Qualcuno lo era davvero come il "Grande Fratello.. Grande Sorella" di Giovanni Sorcinelli sul quale non si era riusciti a montare due alti periscopi. Carro originale come fattura (un "grande occhio", porte che si aprivano mostrando fra l'altro un torso nudo, forse quello di Mascia?) ma forse il meno carnevalesco; maestoso e colorato "Indovina chi viene a cena" di Riccardo Deli, ma troppo squadrato; bello il grande pupo centrale raffigurante Berlusconi di "Equilibrio instabile" di Ruben Mariotti, ma con poco "contorno" così come "Con le Terme di Carignano fa fortuna tutta Fano" di Pietro, Alfredo e Giorgio Pacassoni, il carro più gioioso.

 

Giudizi, si badi, di chi segue il Carnevale da 50 anni e può cercare il pelo nell'uovo; ma ai 30.000 che hanno affollato ieri Viale Gramsci per il primo Corso Mascherato, in gran parte forestieri, i carri sono piaciuti specie quando hanno sfilato con la luminaria. Ancor più è piaciuto il getto, abbondantissimo e contesissimo seppur "orfano" della Perugina (ma qualche crumiro ne ha lanciato le caramelle). Ed i 30mila, si è visto (pochi in maschera, pochi a ballare) erano arrivati soprattutto per il getto. La sfilata era aperta dalla Musica Arabita dietro la quale c'erano Maria Cristina Della Cecca e Gianfranco Angelucci in abiti del 1300 a ricordare che è del 1347 il documento che fa di quello di Fano il Carnevale più antico d'Italia, e poi il presidente della Carnevalesca Gianfranco Mazzanti ed il sindaco Cesare Carnaroli (con la "guardia del corpo" Fabrizio). Dopo il Pupo, un indovinato "El lup de mar" di Giovanni Sorcinelli e dell'Associazione Carristi Fanesi, i carri e le mascherate che forse avrebbero dovuto avere di più, come sottofondo l'apprezzata (ma poco suonata) e bella canzone cha-cha-cha "Fano-carnevale" di Sauro Nicoletti e Salvatore Francavilla. Sono molto piaciuti i due gruppi musicali "Micromagnum" di Mormanno (Cosenza) che ha offerto anche danze calabresi e quello di Castignano (Ascoli) con tutti i musicisti in costumi scozzesi.

 

Da: Il Resto del Carlino del 28/1/2002

 

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Nella prima uscita non sono mancate le "incompiute"
Lo scherzo di Carnevale

(di Massimo Foghetti)

Il carnevale è una cosa seria: richiede centinaia di milioni di investimento, mesi e mesi di organizzazione, bravura, competenza tecnica e artistica. In questi ultimi anni la componente organizzativa si è mossa e ha fatto alcuni passi avanti: attuando la formula dell'ingresso libero, senza pregiudicare l'aspetto finanziario, ha moltiplicato ad esempio in modo esponenziale il pubblico presente; si è dato valore agli agganci storici e folcloristici della manifestazione, incentivandone gli aspetti culturali, si sono intrecciate relazioni con tutti i Carnevali d'Italia, tanto che un esponente fanese ricopre la vice presidenza dell'associazione che li rappresenta. Ci si aspetta ora che anche i carristi, le cui qualità nessuno mette in dubbio, si mostrino all'altezza delle migliori edizioni carnevalesche passate, quando i carri hanno impressionato il pubblico per dimensioni, coreografia, soluzioni tecniche e fantasia creativa. Quest'anno. i carri hanno lasciato un po' a desiderare e molta gente che ha assistito al primo corso mascherato lo ha detto chiaramente. Che cosa è accaduto? Lo abbiamo chiesto al presidente dell'Ente Manifestazioni Alberto Berardi.

"E' accaduto che quest'anno, a causa della cadenza stagionale del Carnevale, molto basso rispetto agli anni scorsi, i carristi hanno avuto poco tempo per eseguire il loro lavoro. La vicinanza delle festività natalizie con la data in cui si sarebbe svolto il primo corso mascherato ha influito negativamente sulla programmazione del lavoro, tanto che qualcuno ha sfilato domenica scorsa con l'opera incompiuta".

Non è stato per caso anche colpa dei finanziamenti che sono stati messi a disposizione in ritardo? "Assolutamente no, perché tutto quello che era stato concordato, è già stato consegnato, quindi nessun problema è sorto da questo punto di vista. Si badi bene, quando attribuisco la colpa al tempo, non mi riferisco al fatto che si è incominciato in ritardo rispetto alle date della manifestazione, dato che tutti compresi i carristi erano ben a conoscenza con notevole anticipo delle date dei corsi mascherati; mi riferisco invece proprio alla vicinanza del Natale al Carnevale che ha provocato in certi casi, alcune pause in un periodo estremamente importante e delicato della lavorazione".

Ritiene ancora giusto, nel momento in cui il Carnevale di Fano aspira alla ribalta nazionale, insistere su tematiche prettamente "paesane" nello svolgimento dei bozzetti, come la fanesitudine, le Terme di Carignano, il "lupo di mare"? "Non ci trovo nulla di male, anche perché il carro di Pacassoni svolge in realtà un discorso sul termalismo che esula dal mero dato locale. In realtà i vari aspetti cittadini potrebbero essere ben valorizzati su scala più ampia, se ciascuna componente rappresentativa della città, come le associazioni di categoria o le grandi ditte che si sono insediate nel nostro territorio, prendessero a cuore e finanziassero la costruzione di un carro, mettendo in atto una competizione di carattere promozionale che si risolverebbe tutta a vantaggio sia dei diretti interessati che della manifestazione. Occorre fare insomma uno sforzo collettivo". Cosa ne pensa del carro del "Grande Fratello" che si è differenziato da tutti gli altri? "Si tratta di un carro innovativo che come tutte le novità, non è esente da contestazioni"

Da: Corriere Adriatico del 29/1/2002

 

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Giovanni Sorcinelli, autore del “Grande fratello”, contesta i giudizi negativi

“Il mio carro tradito da folate di vento”

Per una volta tanto non sono piovute critiche sugli organizzatori del Carnevale che domenica scorsa  hanno conseguito un buon successo di pubblico al primo corso mascherato che ha inaugurato il Carnevale, ma sono stati i  carri che hanno conseguito giudizi non proprio lusinghieri. Si è parlato di incompiute, di vuoti, di scenografie poco carnevalesche; ma su questi giudizi,  Giovanni Sorcinelli, che ha realizzato “Il grande fratello … la grande sorella”, la costruzione più innovativa, ma anche la più chiacchierata, non ci sta. “Il carro che abbiamo realizzato è stato completato in tutti i particolari, solo che, per ragioni di sicurezza, abbiamo creduto opportuno non montare certe strutture che avrebbero potuto mostrarsi pericolanti”

Che cosa è accaduto”

“E’ accaduto – afferma Sorcinelli – che come al solito la gru che doveva servire a montare tre grossi periscopi sulla parte più alta del carro, ci è stata messa a disposizione in ritardo e proprio in quel momento si è levato un forte vento che avrebbe potuto pregiudicare l’operazione. Siamo stati costretti quindi a rinunciare, ma il carro era completamente ultimato.

Sorcinelli confuta la tesi del presidente dell’Ente Manifestazioni Alberto Berardi, secondo il quale la vicinanza delle feste natalizie con il periodo di Carnevale avrebbe influito negativamente sull’organizzazione dle lavoro, provocando dei tempi morti.

“Vorrei far notare a Beradi – evidenzia il carrista – che noi durante le festività di Natale abbiamo lavorato alacremente; l’unico ad andare in vacanza è stato proprio lui! Per quanto mi riguarda inoltre, risulta che il presidente è venuto solo una volta a trovarci nei capannoni e come consigliere dell’ente manifestazioni sono riuscito a prendere visione del programma del Carnevale di quest’anno, pochissimi giorni prima della prima manifestazione, dal sito Internet”.

Ancora una volta, dunque sarebbe stata l’organizzazione, a parere di Sorcinelli che ha paragonato la sua opera “un carro degno di Viareggio” ad evidenziare manchevolezze, in quanto non avrebbe messo a disposizione dei maestri carristi, tutto quel supporto necessario per assicurare idonee condizioni di lavoro. Non risulta comunque che domenica scorsa si sia abbattuta una tempesta di vento sulla zona dove si trovano i capannoni del Carnevale.

Da: Corriere Adriatico del 1/2/2002

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E dalla nebbia emerge l’allegria

Oltre cinquantamila presenze al Carnevale

Di Massimo Foghetti

La nebbia non ha offuscato l’allegria del Carnevale di Fano, che ieri ha registrato la partecipazione di non meno di cinquantamila persone al secondo grande corso mascherato che si è svolto sul percorso di Viale Gramsci. Ormai la formula dell’ingresso gratuito ci ha abituati al bagno di folla, ma ieri il successo della manifestazione è stato documentato da una partecipazione di gente veramente eccezionale, che si è lasciata contagiare dall’allegria che la festa ha saputo suscitare. Tante sono state le persone che si sono mascherate: dai bambini che sono stati trasformati dai loro genitori in animaletti di pelouche, agli adulti che hanno dato  prova di grande autoironia.

E’ stato un tripudio di festa e di creatività, con le tribune e i palchi gremiti di folla e tante novità, rispetto alla sfilata inaugurale.  La prima sorpresa è stata data da uno schermo gigante in cui verranno proiettati in diretta le immagini del Carnevale; un modo spettacolare per far notare infiniti particolari del corso mascherato per dare la possibilità la gente, specie a quella in maschera, di ammirarsi come se si trovasse di fronte a un grande specchio; poi hanno preso parte alla sfilata una moltitudine di gruppi nuovi, rispetto  a quelli già visti domenica scorsa, che hanno contribuito a ravvivare il carattere di novità della manifestazione, mai uguale a se stessa, se non nei momenti caratterizzanti la sfilata della presentazione, quella del getto e quella della luminaria che non manca di destare, con la sua suggestione scenografica, la meraviglia del pubblico.

Il corso mascherato  stato aperto dalla “Musica Arabita”, il tradizionale complesso fanese che fa uso di strumenti musicali e acustici, costruiti con la fantasia degli stessi musicanti i quali si sono serviti degli oggetti più umili per mettere insieme una banda che si è sempre distinta per la sua allegria e vivacità.  E’ dal 1923 che questo gruppo partecipa ala carnevale e si distingue quale miglior interprete delle sue espressioni folcloristiche. La banda ha dato il ritmo ad una sfilata  che è stata molto apprezzata per la varietà e le moltitudine dei gruppi mascherati e dei complessi folcloristici che vi hanno preso parte. Un tocco di rievocazione storica, niente affatto stonata se si tiene conto della antichità del carnevale di Fano che, come è noto, si festeggiava addirittura prima del XIV secolo, è stato dato dagli sbandieratori della città di Camerino che per l’occasione hanno intonato le loro bandiere a una fantasia di colori prettamente carnevaleschi. Essi hanno introdotto due “maschere” particolarmente elaborate e preziose nei loro costumi risalenti all’epoca barocca, indossate da Antonella Piccinetti e Lorenzo Uguccioni nelle vesti dei reali di Francia. Lei ha curato in questi giorni la mostra sull’arte del carnevale, a cui hanno partecipato quaranta artisti fanesi, che è stata inaugurata sabato scorso al palazzo delle esposizioni; lui è uno dei più noti attori dialettali, che proprio in questo periodo è solito calcare il palcoscenico della ribalta fanese. A seguire il Pupo, è seguita la bella mascherata dei “Chicchi di caffè” realizzata dal Laboratorio geniale che si è ispirato alla fantasia brasiliana e ha dimostrato sempre più di sapersi destreggiare con la gomma piuma. Del resto questa tecnica, vanta un sempre maggior numero di estimatori, grazie all’opera di divulgazione operata da Pierluigi Piccinetti e dai corsi organizzati dalla Quarta Circoscrizione che, quest’anno, ha presentato – presidente Corrado Fehervari in testa – le allegre mascherate: “Per quest’anno non cambiare”, animata da tanti pesci curiosi e variopinti e “Troppi galli a cantare”, ricca di simpatici pennuti. Sempre bella la torta del gruppo “E lasciatemi divertire” che insieme alla pasticceria Mei ha augurato un buon compleanno al carnevale di Fano, e soprattutto bellissimi i costumi dello zodiaco indossati dal gruppo di S. Croce dell’Arno che ha dato un tocco di trasgressione alla sfilata, a cui ha preso parte anche la banda di Chiaravalle, in abiti romani. Dai quattro carri realizzati da Giovanni Sorcinelli, Riccardo Deli, Ruben Mariotti e dalla famiglia Pacassoni, sono piovuti quintali di dolciumi.

Da: Corriere Adriatico del 4/2/2002

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Carnevale, domenica record

Per gli organizzatori, presenti 80.000 spettatori

Di Massimo Foghetti

Ieri si sono verificate le concomitanze ideali per favorire il successo del Carnevale di Fano: l’inverno ha sfoderato una delle sue giornate più miti, rallegrata dal calore del sole e da un cielo che, mostratosi imbronciato nella mattinata, si è rasserenato in maniera strepitosa nel pomeriggio, proprio quando, i classici “botti” hanno dato il via  alla sfilata dei carri. Questa volta – è proprio il caso di dirlo – la Fortuna si è mostrata particolarmente benigna con la manifestazione, respingendo dalla fontana di pazza, il plumbeo carico di nuvoloni che avanzavano da levante, gonfi di pioggia. Così anche il terzo ed ultimo corso mascherato si è svolto nel migliore dei modi.

Ovviamente, viste le favorevoli condizioni del tempo,  da cui dipende molto la riuscita della sfilata, di gente ieri nel percorso di Viale Gramsci ce n’era tanta. Tanta, come nelle edizioni più riuscite. Addirittura secondo i dati dell’Ente Manifestazioni, sarebbero state presenti ottantamila persone. Certamente ce n’erano più della domenica precedente che, di per sé, aveva già fatto registrare un record.

La folla ha cominciato ad arrivare in città fin dalla mattinata, i parcheggi si sono riempiti piuttosto in fretta di camper e di auto; i ristoranti hanno registrato centinaia di coperti e certo hanno fatto buoni affari. Gli esercizi aperti sono stati letteralmente presi d’assalto da tutti coloro che sono venuti da altre località, tanto che ogni locale è stato trasformato in una babele di accenti. Perfino le pizzerie hanno fruttato la buona occasione, proponendo invece della solita pizza, un menu ben più elaborato. L’ingresso al cvarnevale era invece libero per tutti. La gente ha gremito il percorso di Viale Gramsci, ha riempito il largo di Porta Maggiore e si è distesa nell’incrocio di Borgo Cavour, da dove ha preso inizio la sfilata dei carri. Questi si sono immessi in un mare di folla, le grandiose scenografie realizzate dei maestri carristi fanesi, veri e propri “carri navalia”, come li chiama, rilevando l’analogia del carnevale, il presidente dell’Ente Manifestazioni Alberto Berardi.

La sfilata è stata aperta dal carro realizzato dalla famiglia Pacassoni che ha voluto rilevare le potenzialità  economiche connesse alle Terme di Carignano. Sul carro è salita Susy Blady che ha indossato con grande senso dell’humor e simpatia, le vesti di madrina del Carnevale. L’attrice ha mostrato di divertirsi tantissimo a gettare dolciumi tra la folla e a provocare, con un pizzico di orgoglio e di civetteria, con le foto del suo calendario pubblicato da “Max”, i baldi giovani che la salutavano ai lati del percorso. Particolarmente vivace è stato il brio che ha animato il carro “Il grande fratello … la grande sorella” realizzato da Giovanni Sorcinelli, mentre i clown del circo berlusconiano di Ruben Mariotti e i cuochi di “Indovina chi viene a cena” di Riccardo Deli, non erano stati da meno.

Le novità nella sfilata di ieri sono state rappresentate dal gruppo folcloristico della città di Cortona, lo splendido centro etrusco non lontano dal lago Trasimeno e le mascherate che, nella sera precedente, avevano preso parte al “Veglion dla gluppa” : ovvero gli spaventapasseri, il cielo di stelle, i clown. I valori storici della manifestazione sono stati evidenziati da tre coppie di noti personaggi in costume: da Maria Cristina Della Cecca e Antonio Fortuna, in abiti del XIV secolo, da Lucia Morelli e Adolfo Paganucci che hanno impersonato i reali di Francia del XVIII secolo e Ilaria Pacassoni e Domenico Ricci con vesti ottocentesche, nonché dagli sbandieratori di Corinaldo. Presenti nuovamente le mascherate realizzate dal Gruppo “E lasciatemi divertire” (la torta di buon compleanno), “Laboratorio Geniale” (I chicchi di caffè), Scuola di cartapesta della Quarta Circoscrizione con i galli e i pesci di gommapiuma.

Domani il Carnevale chiude in bellezza con la festa in piazza e la cremazione del Pupo

Da: Corriere Adriatico del 11/2/2002

 

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Fano, col rogo del “Pupo”, è finito il Carnevale

Arrivederci al 2003

Di Luciano Murgia

Fano – Il “Pupo” in fiamme per l’arrivederci al prossimo anno. E’ finita, peccato. Anche l’edizione 2002 dello storico Carnevale di Fano va in archivio dopo la grande festa in paizza del martedì grasso. Una piazza al buoi, gremita, per il suggestivo spettacolo medievale magnificamente interpretato dal gruppo della “Pandolfaccia”, dalle allieve di Chiara Danza, dagli arcieri di Mondavio e dal gruppo “E lasciatemi divertire”. L’ennesimo successo per un’edizione nel segno dei record: le sfilate, cosa abbastanza rara, che non hanno dovuto fare i conti con il cattivo tempo, la folla arrivata da tutte le Marche, ma anche da Umbria, Emilia Romagna ed altri centri più lontani. Gli “ottantamila” – ma la cifra è tutta degli organizzatori – domenica scorsa. Il getto di dolciumi che ha scatenato anche la più recondita fantasia degli spettatori, che non volevano perdere un solo pezzo.

Fano e Carnevale, un connubio imprescindibile. Con un piccolo neo, che non è esclusiva della manifestazione fanese: le bombolette schiumogene. Una tortura, una condanna, una moda che ha preso piede da anni e malgrado l’impegno della Manifestazione comunale, con tanto di regolamento, non si riesce ad eliminare. Non un solo ragazzino, o ragazzina, anche ieri, dal Pincio a Piazza Venti Settembre, ne era privo, talvolta sotto lo sguardo “ammirato” dei genitori. Una lunga stupida battaglia. Vetrine, auto, passanti, ma anche la storica fontana della Fortuna che hanno subito l’assalto dell’orda armata di bombolette. Una guerra per bande a colpi di schiuma, per la felicità di chi le bombolette le ha vendute, per la rabbia di chi ne ha dovuto sopportare le conseguenze, anche rischiando di cadere inciampando su quelle, vuote, gettate per terra.

Da: Corriere Adriatico del 13/2/2002

 

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Caso RAI, sulla poca attenzione al Carnevale continuano ad infuriare polemiche

Il sindaco si arrabbia e scrive

Lettera ai vertici dell’azienda

Nuove proteste per il trattamento riservato dalla RAI al Carnevale di Fano: da una parte il presidente della Carnevalesca Gianfranco Mazzanti, che è anche consigliere comunale del CDU chiede a tutti i componenti della civica assise di sottoscrivere una dura nota contro chi ha snobbato la manifestazione fanese, alla presidenza della RAI ad alla Commissione parlamentare di vigilanza; dall’altra il sindaco Cesare Carnaroli scrive direttamente al direttore della redazione del TG delle Marche, Tonino Carino, esternandogli tutta la sua amarezza.

“Se una televisione regionale – afferma Carnaroli – ha il compito di fare informazione, con l’obiettivo di trattare i principali avvenimenti che avvengono nelle Marche, io credo che il Carnevale di Fano non possa essere ignorato. Non soltanto perché è la manifestazione che in assoluto in tutte le Marche ha il più alto numero di spettatori, ma anche perché è storicamente e culturalmente il carnevale più antico d’Europa, oltre che la manifestazione folcloristica più importante della nostra regione, con ospiti come Syusy Blady, che non è forse la star della terza rete?” La lettera termina con una presa di posizione alquanto critica per il modo con cui il telegiornale delle Marche ha trattato la nostra manifestazione.

Al sindaco si associa il consigliere regionale Adriana Mollaroli che evidenzia come “L’informazione RAI abbia fatto finta di non sapere che Fano è una città che vanta una tradizione carnevalesca tra le più antiche d’Italia. La sfilata dei carri vede la partecipazione di migliaia di cittadini ma la Rai non se ne accorge. Questo mi preoccupa, perché così non si rende un buon servizio pubblico”.

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Il caporedattore spiega la sue ragioni

La replica di Carino

Fano – “Pochi servizi sul carnevale di Fano? Non credo proprio. Devo dire che sono un po’ perplesso di fronte a tutte queste critiche che mi sono piovute addosso. L’ho detto anche al sindaco Carnaroli al quale provvederò ad inviare la cassetta con tutti i servizi andati in onda”. Non ci sta il il caporedattore della redazione RAI di Ancona e allora passa al contrattacco.

“Se quattro servizi sul Carnevale di Fano sembrano pochi, allora vuol dire che abbiamo una diversa visione  dell’equilibrio giornalistico”.  Tonino Carino replica così alla consigliera dei DS Adriana Mollaroli, che si era lamentata della presunta scarsa attenzione del TG regionale al Carnevale fanese, e a tutti coloro che hanno protestato.

Sulla manifestazione ha puntualizzato: “il Tg ha mandato in onda un servizio di presentazione il 17 gennaio, un primo servizio sulle sfilate il 28 e un servizio più ampio, di un minuto e 52 secondi il giorno 3 febbraio, preceduto da un “lancio” su quanto gli spettatori avrebbero visto di lì a poco”. Ma non è tutto, sottolinea ancora Carino: “Il 5 febbraio è stato trasmesso un quarto servizio su una mostra di opere ispirate al Carnevale realizzate da 40 artisti”. Senza contare poi che “tutti gli anni va in onda uno speciale di RAI International dedicato al Carnevale di Fano”. “Cosa devo aggiungere? Questi attacchi sono del tutto pretestuosi”.

Da: Corriere Adriatico del 15/2/2002

 

 

 

 

 


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 12.12.2004
    Ultima modifica: 31.12.2005

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