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Lumache in umido fanesi

Lumache in umido di Cantiano

Lumache in umido della Ciuciarìa


Seguendo questa ricetta, le lumache venivano cucinate fino a qualche anno fa in una vecchia osteria, ora chiusa, della "Ciuciarìa " di Fano (1).

Si utilizzano 60-70 lumache di modeste dimensioni ("schieffne") che si raccolgono lungo le fratte o i fossi appena cessata la pioggia. Dopo averle fatte spurgare per circa 10 giorni con l'aiuto di farina o polenta e ben lavate con aceto e sale, le lumache vengono messe in un recipiente con acqua fredda e fatte bollire per circa trenta minuti. Quindi vengono nuovamente lavate e scolate. A parte, intanto, in un tegame si fanno soffriggere in olio d'oliva aglio, finocchio selvatico, peperoncino, scorza di limone e sale. Si aggiunge qualche piccolo pomodoro pelato e un bicchiere di vino bianco. A questo punto le lumache vengono versate nel tegame avendo cura di girarle continuamente perché prendano sapore. Infine si aggiunge ancora del vino e, quando sarà completamente evaporato, se ne aggiunge ancora a più riprese fino a che le lumache non saranno ben cotte e il sughetto ristretto.

NOTE
(1) Un quartiere del centro storico di Fano con case povere (anni 1950-1970), ubicato nella zona delle Mura Sangallo e della Chiesa di San Marco.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 10.02.2012

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