Funghi, flora e fauna
Clitocybe alexandri
Clitocybe alexandri (Gillet) Gillet (= Paxillus griseotomentosus Secretan)
Famiglia: Tricholomataceae
Descrizione: Cappello: 4-12 cm. carnoso, convesso poi appiattito, margine involuto nel giovane poi ondulato, cuticola ricoperta da piccole squame e piccole macchie più scure areolate, viscida a tempo umido. Color nocciola chiaro che tende ad ingrigire. Imenoforo: lamelle fitte, uncinate, decorrenti, anastomosate sul gambo, concolori al cappello. Microscopia: spore 4-10 x 1,5-4 µ, ellittiche, lisce, basidi tetrasporici, pileipellis formata da ife appiattite, ricoperte da minute incrostazioni. Gambo: 4-10 x 1,5-4 cm, robusto e tozzo, cilindrico, clavato, ricoperto da fibrille bianche e base con residuo miceliare. Carne: consistente poi molle, color nocciola chiaro con odore pungente simile al lucido da scarpe che non si sente nel fungo appena raccolto ma solo dopo diverse ore, sapore tenue e leggermente erbaceo.
Commestibilità: commestibile mediocre.
Biologia e habitat: boschi di conifere e di latifoglie, in autunno, crescita gregaria.
Presenza nella zona di studio: zona appenninica interna (M. di Montiego, in MALETTI e PAOLINI 2011), Monti del Furlo (M. Paganuccio e M. Pietralata, in MALETTI e PAOLINI 2011), Monti della Cesana (in MALETTI e PAOLINI 2011) e zona collinare esterna (Bosco di S. Elia a Fano, nel dicembre 2014).
Note: si può confondere con Clytocybe geotropa, che però ha un odore gradevole, un colore più carnicino e non ingrigente, cuticola liscia e lamelle non anastomosate.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 28.12.2014
Ultima modifica: 30.12.2014
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