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La diga e le gallerie del Furlo (itinerari - TUR)

Il F. Candigliano a monte della Gola del Furlo e la Chi...

La Gola del Furlo dalle gallerie romane all'estremità di S.O. (itinerari - TUR)


La Gola del Furlo dalle gallerie romane all'estremità di S.O. (2° tratto F. Candigliano dalla Gola del Furlo alla Chiesa di S. Vincenzo )

Ultima verifica itinerario: 2012

Ripresa l'auto, al di là della Galleria di Vespasiano ci fermiamo ad un parcheggio per ammirare le pareti strapiombanti della Gola formate da Calcare Massiccio, con grandi incavi nella roccia a varie altezze, a testimonianza di una antica erosione fluviale.

da qui inizia un percorso pedonale che prosegue sino all'estremità di S.O. della Gola.
Dopo un chilometro sostiamo presso la cosiddetta Grotta del Grano (un riparo sotto roccia), il cui nome deriva dal ritrovamento nell'Ottocento di granaglie carbonizzate.
Siamo circondati da alte pareti rocciose attorno alle quali si possono osservare gruppi di Taccole nelle loro acrobatiche evoluzioni, Rondini montane, Rondoni alpini e vari rapaci, tra cui l'Aquila.
Qui sono stati eseguiti scavi archeologici nel deposito stratificato del riparo sotto roccia che hanno portato alla luce materiali del Bronzo medio e recente, esposti a Firenze nel Museo di Preistoria dell'Università.
Sul fondo della Gola le acque del Candigliano sono ferme e con rive fangose, per l'accumulo di grandi quantità di sedimenti a causa della costruzione della diga.
Ben diverso era l'ambiente originario, più brullo, con alveo assai più in basso di oggi, ingombro di sassi e macigni, come si può vedere in antiche carte e in foto scattate nel secolo scorso.
Subito a valle della Grotta del Grano, un sentiero seminascosto dagli arbusti si inerpica per breve tratto sul fianco sinistro della Gola, dandoci la possibilità di osservare varie specie arbustive tipiche di questo ambiente calcareo rupestre: il Leccio, la Fillirea, lo Scotano, lo Spino quercino, il Laurotino e il Terebinto. Si può osservare anche una grotta poco profonda e più in alto (raggiungibile con maggiori difficoltà) un'altra di dimensioni un pò maggiori.

Ritornati alla Flaminia, dopo 1 km siamo quasi all'uscita della Gola; qui prendiamo sulla destra la strada che con una serie di tornanti sale sul M. Pietralata, avendo la possibilità di osservare l'estremità di S.O. della Gola, più brulla dell'altra orientata a N.E. Al terzo tornante ci fermiamo sulla destra ad una cava di pietra (Cava Grilli o Cava del Fosso), ora abbandonata (1999). Qui sono visibili, sulle pareti scavate, le formazioni geologiche via via più antiche del Rosso Ammonitico, della Corniola e del Calcare Massiccio.
Formazioni più recenti, la Scaglia Rossa e le Marne a Fucoidi (dal Cretacico all'Eocene) compaiono sulle scarpate stradali vicine.
Per maggiori informazioni, vedi la scheda "Itinerario geologico lungo la Gola del Furlo".


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 04.11.2012

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