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LA GROTTA DI SAN PIERDAMIANI (Comune di Serra San’Abbondio) (Itinerari - ESCURS)


LA GROTTA DI SAN PIERDAMIANI (Comune di Serra San’Abbondio)

Tempo di percorrenza: h 1.00 (percorso in linea andata/ritorno)
Lunghezza: 3 km
Difficoltà: T.   Dislivello: 80 m
Ultima verifica dell'itinerario: 2024

Il Monastero di Fonte Avellana nel tempo ha emanato la sua energia e la sua influenza in un’area piuttosto vasta, salvando boschi, creandone altri (quello di castagni) e svelando luoghi di lavoro, come l’orto botanico, e di contemplazione, raccoglimento e preghiera come la grotta del suo monaco simbolo: San Pierdamiani.

Fonte Avellana si raggiunge da Serra Sant’Abbondio e, nella bella stagione, anche direttamente da Frontone; il punto di partenza di questo facile percorso adatto a tutti è il parcheggio di fianco al bar.

Il sentiero inizia in fondo al parcheggio, dove uno stradello di breccia sale a sinistra sfiorando il bosco per arrivare sulla strada asfaltata sovrastante. Questo punto è l’ideale per vedere il Monastero nella sua bellezza e grandezza. Sull’altro lato della strada lo stradello prosegue e adesso la pendenza aumenta così come la sua naturalità che lo rende più connesso al bosco che lo circonda: di qui non passano abitualmente mezzi a 4 ruote. Meglio per noi, che entriamo subito nello spirito giusto per immedesimarci con la passeggiata mistica che per secoli i monaci hanno compiuto con grande frequenza per celebrare il loro santo di riferimento e per raggiungere quel rifugio dello spirito che, pare, lo stesso Pierdamiani aveva scoperto e scelto per i suoi momenti di distacco da tutti e da tutto. Il bosco inizialmente è misto e contiene dal faggio al frassino maggiore, dagli aceri ai sorbi montani, ma quando la salita lascia spazio ad un falso piano si gira l’angolo e si cambia versante. Ora che siamo esposti a sud si propongono sui due lati della strada i lecci assieme a numerose piante aromatiche di elicriso e santoreggia. Ora che ci stiamo sentendo protetti dal bosco e dalle rocce, la cornice purtroppo cambia improvvisamente. Da circa 50 anni, tra gli assalti fatti al Monte Catria, è annoverata anche l’assurda strada delle Scalette, che dal Monastero sale in direzione della vetta, passando per Pian d’Ortica e passando anche di qui, dove per il lungo rettilineo che abbiamo davanti ha smantellato lo stradello che andava alla Grotta di Sanpierdamiani sostituendolo con un’ampia carreggiata che cambia completamente l’atmosfera. Atmosfera che ritroviamo quando, prima del tornante, sotto le pareti della Balza della Porrara, un sentiero si rivede sulla sinistra: è la deviazione che porta alla nostra meta. Un muretto a secco e un sottobosco con muschi e felci ci conduce alla Grotta. Il termine grotta è esagerato: si tratta in realtà di una piccola caverna, praticamente un rifugio naturale sottoroccia comunque molto suggestivo per la storia che racconta e per l’altare che si staglia al centro e pervade tutto il luogo di misticismo. Per tornare da dove siamo partiti occorre ripercorrere a ritroso la stessa via.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 18.12.2024
    Ultima modifica: 18.12.2024

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