Funghi, flora e fauna
Clavariadelphus pistillaris
Clavariadelphus pistillaris (L.: Fr.) Donk 1933
Nome volgare: Mazza d'Ercole
Famiglia: Clavariaceae
Descrizione: Carpoforo: 5-15 (25) cm di altezza e 1-2,5 cm di diametro, a forma di clava a punta arrotondata a volte sdoppiata o schiacciata, superficie opaca e rugosa solcata longitudinalmente, inizialmente di colore giallo poi tende a scurire in ocra, ocra-brunastro. Imenoforo: è nella parte superiore del carpoforo che a maturità si presenta pruinoso e più scuro per le spore mature. Microscopia: spore ellissoidali di 10-13 x 6 -7 µ, lisce. Basidi bisporici e tetrasporici. Carne: soda e piena nel giovane poi spugnosa e molle, bianca, esposta all’aria tende a diventare brunastra-violacea . Odore nullo, sapore amaro. Reagisce se trattata con KOH al giallo oro.
Commestibilità: commestibile scadente.
Biologia e habitat: faggete ma anche in boschi di conifere, dall’estate all’autunno.
Presenza nella zona di studio: basso bacino: Bosco del Beato Sante a Roncosambaccio (in PARA, 1987). Zona appenninica interna (Bosco di Tecchie nella Serra di Burano).
Note: in Provincia di Pesaro e Urbino possiamo trovare sia Clavariadelphus pistillaris che C. flavoimmaturus, mentre C. truncatus è tipico dei boschi di conifere alpini. Volendo mettere in evidenza le differenze, diciamo che:
reazione al KOH sapore habitat
C. pistillaris giallo oro amarognolo faggio
C. flavoimmaturus giallo arancio amaro castagno-quercia
C. truncatus rosso vivace dolce conifera
C. ligula (dimensioni minute) negativa appena amarognolo abetaie
.
Dettaglio scheda
-
Data di redazione: 05.04.2017
Ultima modifica: 06.04.2017
Nessun documento correlato.