Funghi, flora e fauna
Amanita solitaria
Amanita solitaria (Bull. : Fr.) Kummer
Famiglia: Amanitaceae
Descrizione: Cappello: 5-18 cm, subsferico, convesso-spianato; margine con frangia, residuo del velo parziale; cuticola asportabile, umida, liscia, ricoperta di verruche piramidali grigiastre. Imenoforo: lamelle bianco-crema, fitte, libere al gambo. Spore: 10-13 x 7-9 micron, bianche, ellittiche, amiloidi. Gambo: massiccio, alto, ricoperto da squame farinose. Anello poco consistente, fioccoso. Base bulbosa ben piantata nel terreno. Volva farinosa, friabile. Carne: bianca; odore nullo; sapore gradevole.
Commestibilità: commestibile.
Biologia e habitat: boschi e prati su terreno calcareo; isolata; non comune.
Presenza nella zona di studio: pianura costiera (periferia di Fano), zona collinare esterna (Bosco di Montevecchio e colline di Fano, Bosco del Beato Sante presso Mombaroccio), Monti del Furlo, Monti della Cesana (Bosco di Montebello di Urbino), rilievo M. Raggio-Montalto Tarugo (Bosco di Montalto Tarugo), zona appenninica interna (M. Nerone, Serre).
Note: si confonde con l'Amanita ovoidea, dalla quale differisce per le verruche o placche presenti sul cappello, la volva poco consistente e non avvolgente e bianca. L'odore tipico dell'A. ovoidea è nullo nell'A. solitaria.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 19.07.2004
Ultima modifica: 16.05.2014
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