Opere specialistiche
Orciano di Pesaro (Castelli prima del sec. XIII)
ante 1156
Territorio di Fano. Orciano è oggi comune della Provincia di Pesaro e Urbino, 264 s.l.m., alla destra del Metauro.
La località appare nel 1112 tra i possessi dell'abbazia di S. Lorenzo in Campo: "curtem Numero, curtem Urciano, massam Barchi cum pertinenciis suis" (AS Firenze, Urbino, cl. III, filza II, ff. 21r-23v: privilegio di Pasquale II). La curtis viene confermata nei privilegi di Anastasio IV del 1153 e di Urbano III del 1187 (ibidem, ff. 25r-27v; Urbino, cl. I, div. D, filza XXXVI, ff. 539r-541r). Il castello è attestato in un privilegio di Adriano IV per l'abbazia di S. Paterniano di Fano: "plebem Sancte Marie Urciani ... medietatem castri Urciani cum omnibus que habetis in curte eius" (ASVa, Reg. Vat., 300, ff. 168v-169v, a. 1156); ed è confermato, con l'aggiunta di una cappella di S. Cristoforo, dal privilegio di Alessandro III del 1178 (ibidem, ff. 169v-170v). Un Petrus tabellio de Urciano roga alcune carte di Fonte Avellana a Senigallia e nel suo comitato tra 1152 e 1155 (C.F.A., 2, nn. 228, 232 e 240). Una carta d'enfiteusi di S. Paterniano viene rogata nel 1180 "comitatus Phani, ad ecclesiam Sancti Christofari de castro Orciani": in essa "unum terrenum case in s(uprascript)o castro iuxta casam Iohannis Attonis et casam Petri Açoli" potrebbe riferirsi proprio a Orciano piuttosto a MONTIS SANCTI SILVESTRI (v.) (SAS Fano, Pergg. di S. Paterniano, n. 2). Una carta di concessione di Fonte Avellana viene redatta nel 1238 in foro castri Urciani e concerne un appezzamento sito "in [curte] castri Urciani" (C.F.A., 4, n. 592). Si apprende da un altro istrumento dello stesso anno, anch'esso redatto [in] f[oro castri Urtiani], che la corte di Orciano aveva assorbito l'effimero castello di Monte S. Silvestro (C.F.A., 4, n. 595). Un contractus venditionis del 1249 è redatto "in co(m)itatu Fani in curte castri Urtiani, in via ante domum Symonis Mathei" (C.F.A., 4, n. 678). Nel 1283 Orciano era soggetto al comune di Fano (ASVa, A.A. Arm. C, 156).
Chiese: S. Silvestro e S. Martino (ASVa, Reg. Vat., 300, ff. 169v-170v, a. 1178; per S. Silvestro v.a. R.D., nn. 568, 658, 781, a. 1290-91), S. Angelo (R.D., nn. 485, 608, 694, 800, aa. 1290-91), S. Cristoforo (R.D., nn. 505, 665, 698, 794, 908, 945, 1001, aa. 1290-92 e 1299), pieve di S. Maria (R.D., nn. 543, 661, 703, 836, 917, 982, 1015, aa. 1290-92 e 1299).
Non si intravede chiaramente una linea di continuità fra la curtis appartenente a S. Lorenzo in Campo e il castrum, appartenente per metà a S. Paterniano, che possedeva anche la pieve di S. Maria. Tra la popolazione del castello dovevano esservi diversi notai dalla metà del sec. XII. Il castello aveva una struttura abitativa ben definita nello stesso periodo e uno spazio adibito a mercato (forum). Come altri castelli di S. Paterniano, anche Orciano finì per essere conquistato dal Comune di Fano.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 12.10.2009
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